Adriano Giorgio
Università e mondo del lavoro: quale possibilità d’incontro?
2025/5, p. 20
Nel contesto attuale, il rapporto tra università e mondo del lavoro rappresenta uno degli aspetti strategici e cruciali per lo sviluppo economico-sociale del nostro Paese. Tuttavia per le nuove generazioni risulta davvero difficoltoso individuare un’occupazione che possa rispondere al percorso di studi accademici svolti.

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STUDIO E LAVORO
Università e mondo del lavoro:
quale possibilità d’incontro?
Nel contesto attuale, il rapporto tra università e mondo del lavoro rappresenta uno degli aspetti strategici e cruciali per lo sviluppo economico-sociale del nostro Paese. Tuttavia per le nuove generazioni risulta davvero difficoltoso individuare un’occupazione che possa rispondere al percorso di studi accademici svolti.
GIORGIO ADRIANO
Se fino a qualche decennio fa le università e il mondo del lavoro viaggiavano su strade parallele ma con poche possibilità d’incontro, per di più di carattere puramente istituzionale (convegni, seminari di approfondimento), oggi, i vari atenei italiani sia statali che privati, si sono progressivamente avvicinati al sistema produttivo e al mondo del lavoro con progetti, iniziative, partnership e reciproci scambi di buone pratiche.
Il mondo delle università si è aperto alle nuove istanze della società cercando di accompagnare i giovani neolaureati nel mondo del lavoro e alla prima occupazione. Per le nuove generazioni risulta davvero difficoltoso individuare un’occupazione che possa rispondere al percorso di studi accademici svolti. Molto spesso i giovani neolaureati si trovano costretti ad accettare posizioni lavorative non in linea con il percorso accademico scelto; questi disallineamenti professionali provocano grande frustrazione e vanno ad inficiare pesantemente sul senso di autoefficacia di questi nuovi giovani lavoratori.
Domanda e offerta lavorativa
Per cercare di rispondere sempre più ai mutevoli cambiamenti del mondo produttivo, le università in collaborazione con il mondo dell’imprenditoria, hanno individuato alcune forme di collaborazione per tentare di rispondere al meglio alle reciproche esigenze cercando di permettere un incontro sempre più puntuale tra la domanda e l’offerta lavorativa.
Negli anni, nel susseguirsi delle riforme dei corsi di laurea, quasi la totalità delle facoltà ha inserito esperienze di tirocinio curricolare da spendersi nelle realtà organizzative a seconda della facoltà frequentata. Tali percorsi permettono di approfondire la conoscenza del contesto organizzativo mediante l’utilizzo di adeguati strumenti ed osservare il professionista in azione. Questi percorsi servono principalmente a colmare il divario tra teoria e pratica, permettendo di applicare le conoscenze acquisite durante gli studi a situazioni reali.
Si tratta di un supporto fondamentale per comprendere le dinamiche aziendali, sviluppare competenze trasversali come il problem-solving, la comunicazione e il lavoro di squadra e familiarizzare con strumenti e metodologie specifiche del settore.
L’esperienza del tirocinio formativo diviene per gli studenti e gli enti ospitanti un’utile occasione di conoscenza reciproca in cui lo studente può sperimentarsi, in una situazione ancora protetta, mettendo in pratica le competenze acquisite durante il percorso accademico.
Competenze teoriche e professionali
Esistono anche altre forme di contatto tra mondo universitario e mondo del lavoro, tra cui alcune formule di tirocinio extracurricolare o esperienze di stage formativo. Tali esperienze consentono al giovane laureato di coniugare competenze teoriche apprese all’università con competenze professionali apprese «in situazione» nel quotidiano. Negli anni gli atenei, accanto alle lezioni frontali, hanno inserito nei piani di studio delle varie facoltà, attività didattiche integrative tra cui le attività di laboratorio tenute, molto spesso, da conduttori-docenti appartenenti al mondo del lavoro. Anche queste iniziative sono estremamente formative per i giovani oltre ad essere un’altra forma di collaborazione sinergica tra mondo accademico e mondo del lavoro. Da un punto di vista metodologico, inoltre, le università hanno richiesto ai propri docenti di progettare lezioni sempre più interattive e coinvolgenti in cui la partecipazione degli studenti nella risoluzione di situazioni di problem solving, di case history, di simulazione di casi e di esempi pratici rappresentano solo alcuni esempi di una didattica innovativa che soddisfa maggiormente anche i nuovi bisogni del mercato del lavoro. Sempre più spesso i recruiter delle grandi organizzazioni non cercano soltanto i migliori laureati, ma anche coloro in grado di articolare le proprie competenze e dimostrare le proprie capacità. Il mondo del lavoro si aspetta che uno studente abbia anche affinato le soft skills come la gestione del tempo, la comunicazione e il lavoro in team. Negli anni le università hanno altresì pensato di attivare piattaforme in cui gli studenti, una volta laureati, possono caricare i loro curricola vitae così da permettere al mondo del lavoro di poter reperire profili professionali da inserire nel comparto lavorativo.
Sempre più spesso accade che le varie associazioni di categoria richiedano alle università percorsi di perfezionamento professionale poiché necessitano di particolari figure altamente specializzate e con competenze specialistiche. Corsi di perfezionamento post laurea e master possono divenire per i giovani occasioni per acquisire competenze altamente specialistiche e raggiungere profili professionali di «nicchia» richiesti dal mercato del lavoro. Tramite borse di studio, inoltre, le grandi organizzazioni produttive permettono agli studenti di poter accedere e conoscere le realtà organizzative per sperimentarsi e per comprendere le dinamiche del mondo del lavoro.
Nel contesto attuale, il rapporto tra università e mondo del lavoro rappresenta oggi forse uno degli aspetti strategici e cruciali per lo sviluppo economico-sociale del nostro Paese. In un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e trasformazioni profonde del mercato del lavoro, diventa sempre più urgente costruire sinergie efficaci tra il mondo accademico e quello lavorativo al fine di sostenere i nostri giovani pieni di grandi aspettative e di importanti progettualità professionali.