INTELLIGENZA ARTIFICIALE E APPRENDIMENTO
2025/4, p. 22
Il mondo dell’educazione e della scuola si sta interrogando ormai da un decennio
sull’utilizzo di tale tecnologia negli apprendimenti.
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AI E SCUOLA
Intelligenza artificiale
e apprendimento
Il mondo dell’educazione e della scuola si sta interrogando ormai da un decennio sull’utilizzo di tale tecnologia negli apprendimenti.
GIORGIO ADRIANO
Prima di poter riflettere sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito scolastico è fondamentale interrogarsi sull’impatto che la sua diffusione sta avendo sulle nostre vite. L'intelligenza artificiale sicuramente è una tecnologia straordinaria; soltanto qualche anno fa era quasi impensabile prevederne una così rapida diffusione.
L'intelligenza artificiale è innanzitutto una tecnologia che consente ai computer di simulare capacità umane come l’apprendimento, il ragionamento e l’adattamento. Attraverso algoritmi molto avanzati e l'analisi di grandi quantità di dati, l’intelligenza artificiale riesce a compiere previsioni fino ad arrivare a prendere decisioni autonome. Per quanto sia un tema che è diventato molto popolare negli ultimi anni, le origini di questa tecnologia risalgono a diversi decenni fa; il concetto di intelligenza artificiale nasce infatti intorno al 1950.
Questa nuova tecnologia è già presente nella nostra vita quotidiana da diverso tempo, anche se spesso non ne siamo totalmente consapevoli. Gli assistenti vocali, ad esempio, come «Siri», «Alexa» e «Google Assistant» utilizzano l'intelligenza artificiale per comprendere e rispondere alle richieste degli utenti, grazie a tecniche di elaborazione del linguaggio così come le raccomandazioni che troviamo su piattaforme come «Netflix» e «Amazon» che utilizzano modelli di intelligenza artificiale per proporre consigli personalizzati agli utenti.
Intelligenza artificiale e apprendimento
Anche il mondo dell’educazione e della scuola si sta interrogando ormai da un decennio sull’utilizzo di tale tecnologia negli apprendimenti; ancora oggi è un tema di grande attualità e rilevanza, in quanto può offrire opportunità di apprendimento personalizzato, inclusivo e innovativo interagendo con gli studenti, oltre ad aumentare il coinvolgimento degli stessi, fornendo nuovi ambienti di apprendimento interattivi e stimolanti. D’altro canto l’intelligenza artificiale non è una persona, di conseguenza non ha un’etica; per tale ragione bisogna prestare molta attenzione al modo in cui viene usata così come i contenuti e le risposte forniti dalla stessa non sempre risultano di qualità o affidabili, proprio perché mancanti dell’ aspetto umano che possa verificarli e confutarli. Un altro elemento da considerare è legato all’utilizzo di tali strumenti da parte dei docenti: essi devono assicurarsi di promuovere l’equità assicurandosi di non escludere chi non ha accesso o familiarità con le tecnologie di questo tipo.
Analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, creare contenuti sulla base degli apprendimenti individualizzati degli alunni e automatizzare processi ripetitivi, rappresentano solo alcuni degli ambiti di applicazione che posizionano l’intelligenza artificiale come prezioso supporto per il mondo dell’educazione in genere. Gli strumenti dell’intelligenza artificiale consentono inoltre di creare «contenuti smart»: pensiamo alle piattaforme di e-learning, alle lezioni digitali, ai contenuti visivi, sviluppate tenendo conto dei reali bisogni apprenditivi e delle potenzialità del singolo studente. Il vantaggio che ne consegue è di poter offrire agli studenti una didattica sempre più «su misura»; in un’ottica puramente inclusiva l’utilizzo di questa tecnologia permette ad ogni studente di poter raggiungere il successo scolastico e formativo senza particolari frustrazioni emotive e psicologiche. Le nuove tecnologie possono fornire quindi un valido supporto per rispondere alle esigenze di tutti, anche per gli studenti che mostrano fragilità o funzionamenti atipici perché, grazie ad esse, è possibile personalizzare la proposta didattica. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato, nel mese di settembre, alcuni progetti pilota inerenti l’utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale in quattro regioni, Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria. La finalità è quella di colmare il divario di apprendimento tra gli studenti, in particolare tra quelli con buoni voti e quelli in difficoltà, con un’attenzione particolare ai ragazzi di origine straniera.
Impatto etico e sociale
Molti studi recenti mettono in risalto l’impatto etico e sociale dell’utilizzo di questa tecnologia, così innovativa, nei vari ambiti di vita dell’uomo compreso l’ambito educativo e scolastico. Alcuni esperti si stanno interrogando se con l’introduzione massiva dell’intelligenza artificiale non possa insorgere il pericolo che la figura del docente scompaia o comunque diventi secondaria nella formazione ed educazione delle nuove generazioni. Ritengo che la figura del docente debba rimanere costante e imprescindibile nel processo educativo; il docente conserva un’importanza fondamentale nella crescita apprenditiva ed umana del soggetto. Riconosco comunque che l’intelligenza artificiale si possa configurare come un valido supporto, una assistente di processo del docente, facilitandone la parte didattica e metodologica. È di fondamentale importanza offrire ai docenti una conoscenza di base dell’intelligenza artificiale affinché possano promuoverne un utilizzo positivo, consapevole ed etico. Anche gli studenti devono, necessariamente, essere educati a vivere consapevolmente l’uso dell’intelligenza artificiale per permettere loro di sfruttarla al meglio e a proprio vantaggio.
Il primo passo verso l’adozione consapevole di una qualsiasi innovazione è comunque quella di individuare oltre alle potenzialità anche alcuni possibili rischi. Come abbiamo potuto mettere in evidenza, l’intelligenza artificiale ha indubbiamente un impatto positivo nel mondo scolastico ma richiede di analizzare i vantaggi e gli svantaggi in modo organico richiedendo un impegno collettivo per garantire che essa sia percepita e considerata in modo corretto ed utilizzata da tutti i componenti della scuola in modo che arricchisca l’esperienza educativa senza sostituire gli elementi umani e sociali, le relazioni, i rapporti personali che, oggi più che mai, sono indispensabili per la crescita sana ed equilibrata dei nostri giovani.