I volti di queste donne e le loro vicende aprono la prospettiva di un cammino biblico e psicologico, per un approfondimento della fede e per la propria maturazione interiore: il libro è un vero capolavoro di finezza e armonia umana e spirituale, grazie alle Autrici, entrambe appartenenti alla Fraternità della Trasfigurazione, avviata nella diocesi di Vercelli, nel 1997, da Anna Bissi, psicologa e psicoterapeuta con il dottorato in psicologia ottenuto presso la Pontificia Università Gregoriana. Elisa Cagnazzo, della Fraternità della Trasfigurazione presente ad Asti dal 2019, dopo la laurea in scienze della comunicazione e gli studi presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, dove è attualmente dottoranda. È docente di Antico Testamento presso l’Istituto di Scienze religiose di Torino.

Mettendo a frutto i loro talenti, le Autrici hanno creato un prezioso itinerario «a due voci» che favorisce un dialogo tra le grandi domande dell’uomo con la Parola di Dio. Parola che «si fa specchio dei nostri desideri e delle nostre fragilità, delle nostre paure e dei nostri slanci». Le donne protagoniste del libro diventano così non solo figure bibliche da conoscere ma anche esempi di vita da cui trarre stimoli per la conoscenza di sé e per la propria crescita umana e spirituale. Il percorso proposto ha anche un valore pedagogico, espresso dal fatto che di ogni personaggio non si offre solo una lettura biblica e psicologica, ma anche strumenti concreti in riferimento ad altri testi, suggerimenti di brani biblici paralleli, e a conclusione di ogni capitolo, una proposta di sosta nella preghiera. Non per caso il libro nasce da un'esperienza di preghiera che raduna tutti gli ultimi sabati del mese nella basilica di Sant'Andrea in Vercelli un gruppo di persone desiderose di ritrovarsi per riflettere, meditare la Parola di Dio e pregare insieme. Un testo, dunque, che offre un duplice itinerario: nasce dalla preghiera e ad essa desidera ricondurre, accompagnando un percorso di trasformazione interiore. Il lettore interessato gradirà sapere in anticipo chi sono le figure femminili con cui confrontarsi: Erodiade e Salomè (il male); Sara (tra manipolazione e paziente abbandono); la Samaritana (tra bisogno e desiderio); Marta e Maria (il servizio: tra pretesa e dono); Maria Maddalena (l’amore fragile e ardente); Ester (tra coraggio e paura); Anna (l’attesa e la speranza); la cananea (l’intercessione); Rut (l’amore fedele); la vedova nel tempio (perdere la vita per donarla); Maria (la donna accogliente).

Alla fine del percorso, «ci auguriamo che i personaggi presentati siano stati occasione per illuminare anche gli angoli bui della nostra persona alla luce della Parola, prima di tutto, e degli stimoli offerti dalla psicologia.

Con il desiderio che questo scritto possa aver contribuito a quella trasformazione dello sguardo di cui parla la prima lettera ai Corinzi, apriamo il nostro cuore ad attendere e desiderare sempre più quel tempo in cui non guarderemo più come in uno specchio in maniera confusa ma conosceremo perfettamente come anche noi siamo conosciuti [(cf. 1Cor 13,12)» (dalla Conclusione p. 165)].