Camminare a fianco dei più vulnerabili
2024/7, p. 8
Si è tenuta il 23 maggio, presso l’Augustinianum di Roma, la seconda edizione del Premio Sisters’ Anti-Trafficking, alla presenza di circa 200 ospiti. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Arise, dalla Fondazione Conrad N. Hilton e dalla UISG.Oggi occorre svestire la vita consacrata dell’immagine di una cultura non evolutiva.
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PREMI SISTERS’ ANTI - TRAFFICKING
Camminare a fianco dei più vulnerabili
Si è tenuta il 23 maggio, presso l'Augustinianum di Roma, la seconda edizione del Premio Sisters’ Anti - Trafficking, alla presenza di circa 200 ospiti. L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Arise, dalla Fondazione Conrad N. Hilton e dalla UISG.
Dopo il benvenuto di Sr. Mary Barron, OLA, Presidente della UISG e di Delia Gallagher, giornalista vaticanista e moderatrice della cerimonia, sr. Nathalie Becquart, xmcj, sottosegretaria del Sinodo dei vescovi, ha tenuto il discorso principale, esprimendo la sua gratitudine per l'impegno delle sorelle nella lotta contro la tratta di esseri umani: «Il vostro impegno ci ispira e ci coinvolge». Ha evidenziato le caratteristiche dei loro servizi, che riflettono perfettamente il percorso sinodale: lavorare insieme, ascoltare le vittime, i sopravvissuti e le persone che lavorano alla base, il desiderio di camminare al fianco dei più vulnerabili.
Il panel centrale dell'evento ha visto la partecipazione di relatori che, in modi e ruoli differenti, sono coinvolti nella lotta contro la tratta di persone: Mary Mugo, ambasciatrice giovanile della lotta alla tratta del Kenya, Nasreen Sheikh, propugnatrice dei diritti dei sopravvissuti e delle sopravvissute, e Kevin Hyland, ex Commissario per la lotta alla schiavitù del Regno Unito.
Le sorelle premiate
Il momento più intenso della serata è stato quello della consegna dei premi alle tre sorelle che hanno dimostrato eccezionale coraggio, creatività, collaborazione e risultati nella protezione delle loro comunità dalla tratta di esseri umani.
Sr. Gracy Luisa Rodrigues FDCC (Sorelle Canossiane della carità) dall'India ha ricevuto il Common Good Award dal Presidente fondatore di Arise, John Studzinski CBE.
Suor Gracy lavora da 13 anni nell’ambito della prevenzione alla tratta di esseri umani in Maharashtra, Gujarat e Goa. A Mumbai, ha lavorato per proteggere gli emarginati dallo sfruttamento a contatto con i bambini che vivono nelle baraccopoli e i transgender, tra tutti. A loro offre sessioni di sensibilizzazione sulla protezione e la sicurezza dallo sfruttamento sessuale. Con l’obiettivo di empowerment, ha organizzato vari corsi di formazione di sartoria, corsi di estetista, corsi di alfabetizzazione anche per adulti, corsi di computer. Ha organizzato corsi per bambini sui diritti e protezione dei minori, sulla salute e l'igiene, sul lavoro minorile, sulla sicurezza informatica, sullo sfruttamento online e sulla legge in materia di giustizia minorile.
Sr. Gracy ha anche lavorato con reti più ampie, tra cui IJM e Justice and Care, partecipando a operazioni di soccorso nel ruolo di assistente sociale e aiutando nella riabilitazione dei sopravvissuti. Nel 2022 è entrata a far parte, in quanto membro fondatore, di una ONG chiamata «Mukti Kiran», appena registrata, che lavora sul tema della tratta di esseri umani in collaborazione con la polizia di Goa. Organizza sessioni di sensibilizzazione sulla tratta di esseri umani nelle scuole e università locali, negli alberghi, nei villaggi e anche con le forze di polizia. Organizza anche raduni, quiz, spettacoli di strada e campagne porta a porta.
La Presidente della UISG, Sr. Mary Barron, OLA, ha consegnato il premio Servant Leadership a sr. Anne Victory HM dagli Stati Uniti. Suor Anne Victory ha iniziato il suo ministero sanitario come infermiera presso il St. Joseph Hospital di Lorain, dove ha lavorato come medico, educatrice infermieristica presso la St. Joseph School of Practical Nursing, amministratrice infermieristica, direttrice dell'istruzione e vicepresidente della missione. Attualmente ricopre una posizione in due consigli di Mercy: il Consiglio di amministrazione del Mercy Willard e il Consiglio della Mercy Regional Foundation di Lorain, in cui impiega le sue conoscenze e la sua esperienza per mantenere la missione e i valori dell'organizzazione. La Mercy Health si è recentemente impegnata a sensibilizzare l'opinione pubblica sul traffico di esseri umani e a formare il personale per far sì che questo venga opportunamente riconosciuto. Suor Anne è stata in prima linea nello sviluppo Collaborative to End Human Trafficking, con sede a Cleveland, Ohio, con la missione di educare, difendere e collegare i servizi pensati per le persone vittime di tratta. Si tratta di uno sforzo congiunto iniziato nel 2007 da membri di diverse comunità religiose. Suor Anne Victory è stata una delle prime leader e sostenitrici. In quanto membro fondatrice delle US Catholic Sisters Against Human Trafficking (USCSAHT), ora Alliance to End Human Trafficking (AEHT), suor Anne ha collaborato con Talitha Kum per sviluppare la comprensione delle cause profonde della tratta di esseri umani, partecipando all'Assemblea di Talitha Kum del 2019 a Roma.
Il premio Human Dignity Award, annunciato dalla Vicepresidente associata delle Operazioni di Programma della Fondazione Conrad N. Hilton, Sr. Jane Wakahiu, LSLA, è andato a sr. Marie Claude Naddaf RGS dal Libano, religiosa di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore e coordinatrice regionale di Wells of Hope in Medio Oriente. «Considero che lavorare contro la tratta di persone – ha affermato – significhi promuovere la prevenzione a tutti i livelli della società limitando qualsiasi tipo di sfruttamento sessuale di donne e ragazze, abusi che danneggiano i più vulnerabili. Prevenire e limitare i matrimoni precoci. Prevenire i pericoli e lo sfruttamento dei bambini lavoratori, bambini di strada, soprattutto in un momento in cui la povertà raggiunge circa il 70% della popolazione; denunciare coloro che assumono questi bambini. Significa condurre campagne di sensibilizzazione e prevenzione nei quartieri più poveri e popolari e nei campi profughi e sfollati per combattere il traffico di organi. Rafforzare la rete locale, regionale e internazionale per denunciare i trafficanti. Stabilire dei programmi personalizzati per la protezione delle vittime e sopravvissuti attraverso il supporto materiale, psicologico, spirituale e legale alle vittime e per coloro che non sono in grado di pagare le loro spese. Per coloro che rimangono in paese, la nostra rete fornisce programmi di formazione e riabilitazione delle vittime e gruppi vulnerabili per la loro reintegrazione nella società».
a cura di ANNA MARIA GELLINI