Gellini Anna Maria a cura
«Fraternità per sanare il mondo»
2024/6, p. 24
Il 53° Congresso eucaristico internazionale si terrà a Quito in Ecuador dall’8 al 15 settembre 2024. Sarà voce di speranza «con accento latinoamericano per la Chiesa di tutto il mondo».

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EVENTO MONDIALE
«Fraternità per sanare il mondo»
Il 53° Congresso eucaristico internazionale si terrà a Quito in Ecuador dall’8 al 15 settembre 2024. Sarà voce di speranza «con accento latinoamericano per la Chiesa di tutto il mondo»
Durante la conferenza stampa di presentazione del 53° Congresso eucaristico internazionale, il salesiano Alfredo José Espinoza Mateus, arcivescovo di Quito e presidente del Comitato locale, ha sottolineato che «non si può negare che vi siano molte ferite nel mondo; ma come guardare i fratelli e le sorelle che soffrono?» Da qui l’invito a riflettere se «si è in grado di ascoltare la voce di quanti gridano per le loro ferite e di curarle, diventando “missionari eucaristici” della fraternità».
Padre Juan Carlos Garzón, segretario generale del Congresso, ha sottolineato che il tema evoca l’enciclica Fratelli tutti e coincide con il significato ecclesiale dell’Eucaristia, «fonte di comunione per coloro che la celebrano, con la sua missione di rendere visibile l’opera di guarigione di Cristo nelle ferite del mondo».
Il documento di base è stato redatto dalla Commissione teologica del Congresso eucaristico e dal Pontificio Comitato per i congressi eucaristici internazionali, con l’intento di evidenziare «la centralità dell’Eucaristia nella vita della Chiesa» e «favorire l’approfondimento teologico, il rinnovamento spirituale e il bene della Chiesa particolare».
Il monfortano Corrado Maggioni, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali, ha ripercorso la storia di questi avvenimenti ecclesiali. «L’idea di chiamare a congresso gente di vari Paesi per celebrare l’Eucaristia e riflettere sulla sua portata ecclesiale e sociale – ha spiegato – ha avuto fin dall’inizio l’intento di ravvivare la coscienza che la presenza di Cristo in mezzo a noi e attraverso di noi è il cuore della Chiesa e della sua missione». Riunirsi insieme per l’Eucaristia, «con diverse sensibilità, culture, storie, nonostante le differenze linguistiche, forse con ferite ancora aperte da ostilità fratricide», significa puntare «sull’unico fermento capace di lievitare davvero la storia umana rendendola pasta nuova del Regno dei cieli». L’internazionalità del congresso, ha poi evidenziato, «manifesta l’universalità del Mistero eucaristico che plasma ogni battezzato, nel suo stato di vita, come ogni famiglia cristiana, comunità religiosa, parrocchia, diocesi».
Il cardinale Kevin Farrell è stato nominato Legato pontificio per le celebrazioni a Quito.
a cura di ANNA MARIA GELLINI