Graziani Marta
Sensibilmente donna
2024/5, p. 37
Alla scoperta delle ragioni che fanno della sensibilità una competenza trasversale, per esprimere la bellezza e la profondità della relazione, con se stesse, con le persone che vivono con noi e che incontriamo, con l'ambiente e con il creato.

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Testimoni
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TESTIMONIANZE AL FEMMINILE
Sensibilmente donna
Alla scoperta delle ragioni che fanno della sensibilità una competenza trasversale, per esprimere la bellezza e la profondità della relazione, con se stesse, con le persone che vivono con noi e che incontriamo, con l’ambiente e con il creato.
Il 9 marzo scorso presso il Cenacolo Mariano di Borgonuovo (Sasso Marconi – Bologna), si è realizzato il desiderio di dedicarci “un pomeriggio, alcune ore, per prenderci cura di noi. Per una pausa”. Sempre di corsa tra la famiglia e il lavoro, i figli, gli impegni vari nel sociale, di parrocchia, di volontariato… è salutare dedicarsi un tempo che ci faccia fare un’esperienza di benessere fisico ma non solo… un benessere dell’anima, interiore… L’idea nata alcuni anni fa, era stata poi sospesa a causa del Covid.
Le relatrici Sabrina Dalla, esperta in scienza dell’educazione e in scienze religiose, Rossella Bignami, sociologa e guida di esercizi spirituali ignaziani, Claudia Bianchi, psicologa e psicoterapeuta, hanno guidato il percorso invitando a lasciarsi «trasportare in questo piccolo vortice esperienziale, di benessere interiore, spirituale… prendiamoci cura di noi, per dare la priorità alla vita interiore/contemplativa e non all’azione; per ascoltare più che la nostra mente, il nostro cuore con le sue sensibilità, emozioni… Diamo spazio ai nostri sensi, ai sentimenti per vivere la consapevolezza della sensibilità femminile, della nostra sensibilità… affinché tutto il nostro corpo, viva concretamente una breve esperienza, del vedere, dell’ascoltare, del toccare, o dell’ assaporare un istante… o di “respirare” la tonalità emotiva di questo luogo, di questo incontro…».
Non c’è relazione interpersonale che non sia mediata dai sensi. Sono strumenti dell’incontro e della comunicazione e sono i linguaggi con cui ci rapportiamo a tutto ciò che è interiore.
Due testimonianze di chi ha partecipato
«Tutto è cominciato con un passaparola fra amiche, fra vicine di casa. L'invio sulla chat di una locandina che ci invitava ad un incontro davvero insolito e molto attraente. Sensibilmente donna: proposta di un tempo per se stesse, per approfondire al femminile alcuni contenuti, e condividerli con altre donne. Una riflessione sui nostri cinque sensi, compagni di viaggio e canali di ricezione e di comunicazione col mondo.
Ci siamo ritrovate in una saletta accogliente, al termine di un corridoio illuminato da candele che aiutavano ad entrare nel clima di intimità e confidenza. Sorrisi, sguardi, chiacchiere spontanee animavano l'ambiente. Nell'introduzione alla giornata, Marta ci ha invitato a non pensare al tempo, alla scaletta della giornata, a dove dirigerci per le proposte successive, perché avrebbero pensato a tutto loro, le missionarie organizzatrici. "Per una volta ci sarà qualcuno che provvede a voi". Poi si sono succeduti i tre interventi, tutti originali e stimolanti. La dott.ssa Dalla ci ha condotte dentro tre vicende evangeliche in cui Gesù incontra una donna e da questo incontro parte una nuova strada. La dott.ssa Bignami ha approfondito l'aspetto antropologico di educarsi al "sentire", la dott.ssa Claudia Bianchi quello psicologico: l’incontro con sè per incontrare l’altro. Poi una passeggiata fuori dalla sala per recarsi in diversi ambienti in cui sperimentare la potenza di ciascuno dei nostri sensi. È stata un'idea bellissima e che ha funzionato immediatamente. Anche solo il fatto di essere tutte donne ha creato un clima confidenziale anche fra chi non si conosceva affatto. Commenti, battute di spirito, partivano spontanei e subito capiti. Un elemento decisivo è stata la consapevolezza di essere accomunate tutte dalla voglia di prenderci un tempo per noi, finalmente, di valorizzare ciò che troppe volte si dà per scontato, per ovvio. E ovvio non è, ma vitale e insostituibile. Tanta gratitudine rientrando a casa, e voglia di trovare altre occasioni analoghe a questa». (Angela Pagani)
«Sensibilmente donna: un viaggio attraverso il benessere e la spiritualità in sintonia con noi stessi per ristabilire rapporti di reciprocità. È il tempo di un dono a me stessa senza la fatica di individuare una meta. Mi giunge un invito, un appuntamento al buio, la richiesta di essere puntuale per poter assaporare ogni attimo dell’esperienza. L’unica garanzia il nome e l’indirizzo: Cenacolo Mariano viale Giovanni XXIII, 15 – Borgonuovo- Sasso Marconi. Scegliere di esserci e vivere l’esperienza, mi ha permesso di appurare che il tempo da dedicarmi è diventato quasi un lusso. È necessario un tempo per noi, trovare il coraggio di fermare per qualche ora il flusso delle cose che vertiginosamente ci travolgono, catapultandoci nel tempo e nello spazio, ma allo stesso tempo intrappolati dalle mille azioni da compiere. Un tempo, se vogliamo, utile per riflettere e ricominciare, per recuperare energia interiore, ascoltarsi ed ascoltare, rallentare il ritmo frenetico della routine quotidiana e sentire il proprio respiro, sentire il gusto e la forza delle cose rimanendo collegata sul qui e ora. Alla reception ad accoglierci una Missionaria che dopo i saluti indica il percorso da seguire. Si intravede una location che richiama l’atmosfera di un centro benessere con la presenza di alcuni dettagli per esprimere un concetto di bellezza che va oltre l’apparire, si pregusta un’armonia che vuole comunicare una bellezza capace di essere e rimanere nel proprio equilibrio interiore. Sono presenti altre donne e insieme percorriamo il corridoio che conduce alla sala delle relazioni. Le relatrici si susseguono, illustrando come nel tempo la donna assuma denotazioni differenti nella società attraverso ruoli diversi e anche nella presenza nella Chiesa, come Dio stesso ha rivelato attraverso Gesù. Viene ripristinata l’immagine di una donna che attraverso la sensibilità e l’empatia, caratteristiche indispensabili, intesse relazioni sane, volte al rispetto e alla reciprocità. Il progetto di Dio offre l’opportunità di riflettere sul dono della fede, proponendo attraverso la Parola, figure femminili da imitare, incarnare la bellezza della verità, la forza di non arrendersi, l’onestà di lasciare l’altro libero e la determinazione di dire-agire con coraggio nelle situazioni di criticità. Maria, madre di Gesù, donna sempre presente a se stessa, alle nozze di Cana, mostra ciò che è giusto e dice ciò che pensa. Gesù si fida e l’ascolta! Nella richiesta di Maria non si nasconde un proprio tornaconto personale, ma esprime un puro desiderio di amore e di comunione. La storia dell’emorroissa ci mostra come la forza risanatrice di Gesù vince l’energia negativa che sminuisce l’esistenza di ciascuno. Forte è l’immagine della donna cananea che mediante il suo coraggio e la sua fede “converte” Gesù. Questa donna ci mostra come il dono della fede ci rimanda la certezza della donna, quale contenitore di emozioni, erede di una bellezza unica, nonché grembo pronto a partorire situazioni nuove, volte al cambiamento come elemento fondamentale per non rimanere chiusi in una buia staticità che non lascia intravedere la luce. La donna educa a vivere, ad accogliere ogni situazione e a trasformare il pianto in gioia. Per camminare in questa direzione è fondamentale esercitare il dono della sensibilità, un potenziale che, se allenato, può diventare un vero e proprio patrimonio per l’esistenza umana, soprattutto per una folla che ha sempre più bisogno della crescita di un “noi” che affievolisca un “io” che non riconosce un punto d’incontro con l’altro. Non solo parole! L’invito a conoscere di cosa sono capaci i nostri sensi e prenderne consapevolezza attraverso la degustazione dei cibi e l’osservazione del creato. Coglierne il messaggio, metterlo a fuoco e leggere la traccia che lascia dentro di noi. Personalmente ho ascoltato il silenzio e ho trattenuto il messaggio che sicuramente affiorerà nel bisogno con sfumature diverse. Gustare il momento e dare importanza al contesto ha fatto sì che, nella sala delle degustazioni, mentre sorseggiavo una tisana, attraverso il tatto, ho percepito il calore del bicchiere che lentamente ha iniziato a diffondersi nel mio cuore e intorno a me, mentre gli occhi erano intenti ad ammirare piacevolmente la “danza” del fumo che delicatamente formava nuvole leggere rendendo ancora più piacevole il momento. Il colore rosso intenso della tisana trasmetteva energia, volontà, coraggio, spontaneità, indipendenza. L’olfatto intanto era impegnato a recepire impulsi che mi facevano sentire coccolata e consapevole. Il gusto assaporava, apprezzava ciò che stavo vivendo. Quando mi sono diretta verso l’ampio parco che contorna la casa delle Missionarie, ho percepito la piacevole sensazione di essere attesa dalla bellezza del creato. Un albero mi ha scelta. Mi sono avvicinata e l’ho accarezzato. La corteccia ad un tratto sembrava velluto: era il muschio che silenziosamente risaliva emanando un profumo che rievocava in me ricordi di infanzia e perle di saggezza della nonna. La bellezza vera comunica tanto e parla senza le parole, occorre ascoltarla con la sensibilità del cuore. Mettersi in ascolto per poter ascoltare, attraverso una sensibilità che viene dal cuore non è facile, necessita di un grande esercizio, a volte faticoso, ma se costante nel tempo e con lo sguardo rivolto verso Gesù fatto uomo, tutto assume una dimensione diversa. Siamo donne in cammino, a volte sognatrici, con l’eco nel cuore dei racconti più belli, quelli delle fiabe a lieto fine. Si cade in un errore diffuso, trascurando un dettaglio: e vissero felici e contenti si celebra solo dopo aver superato prove ed ostacoli!! Nell’ottica di una crescita continua, consideriamo che, a volte, possiamo essere il nostro più audace antagonista se non ci conosciamo, percepiamo, e alleniamo ad ascoltare con il cuore. Grazie!» (Raffaella Di Marzo)
L'iniziativa è nata insieme ad alcune donne impegnate nel mondo del lavoro. Un percorso di ricerca, di ascolto che ha dato forma all'idea... tanta gratitudine e tanta ricchezza.
MARTA GRAZIANI Missionaria
e "promotrice" del convegno