Cabra Piergiordano
Le palme
2024/3, p. 34
Nei giorni di calma, quando le nostre oasi assomigliano ai vostri negozi in crisi, che vedono entrare pochi clienti, noi palme ne approfittiamo per fare due chiacchiere tra di noi. In questi giorni — attacca la palma cronista — ho sentito un viaggiatore esclamare, mentre ci guardava ammirato, le parole del salmo: «Il giusto fiorirà come palma... nella vecchiaia daranno ancora frutto, saranno vegeti e rigogliosi» (Sal 92).

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Le palme
Nei giorni di calma, quando le nostre oasi assomigliano ai vostri negozi in crisi, che vedono entrare pochi clienti, noi palme ne approfittiamo per fare due chiacchiere tra di noi. In questi giorni — attacca la palma cronista — ho sentito un viaggiatore esclamare, mentre ci guardava ammirato, le parole del salmo: «Il giusto fiorirà come palma... nella vecchiaia daranno ancora frutto, saranno vegeti e rigogliosi» (Sal 92).
— Noi palme — chiosa pronta la nostra portavoce — abbiamo avuto un'educazione severa: crescere nel deserto non è facile. Ma in compenso siamo diventati alberi robusti e capaci di resistere al tempo, proprio perché abbiamo pazientato. Pazienti, forti, utili e longevi. Ecco perché i giusti vengono paragonati a noi.
- Di giusti, comunque, ne vediamo passare ben pochi, commentano alcune palme di lungo corso.
- Sto ammirando la vostra innocente ignoranza, interviene l'esperta di botanica. Forse voi non sapete che esistono 2500 specie di palme. Noi, in questa oasi, apparteniamo ad una sola specie e abbiamo un solo criterio, il nostro, per riconoscere un giusto, ma se fossero qui riunite tutte le specie ci sarebbero almeno 2500 criteri di valutazione. E quanti dei nostri ospiti che noi istintivamente bocciamo, passerebbero l'esame!
- Ma questo è relativismo, interviene decisa la palma filosofa. Praticamente si rischia di accettare tutto. Ci dovrà pure essere un criterio per fissare ciò che è giusto.
- Certo che esiste, rassicura con voce ferma e dolce la palma contemplativa: noi quando ci slanciamo verso il sole e diamo frutti e ombra, ricordiamo le due dimensioni dell'unico comandamento dell'amore che fanno un giusto: «Al primo posto amerai il Signore Dio tuo e subito dopo ama il prossimo tuo». Tutto il resto è dettaglio.
- Avete visto ancora un giusto di questo calibro passare da noi? - insinua sorniona la palma scettica.
- Certamente, replica pronta la palma più anziana: io ho visto un giorno passare, proprio qui, Giuseppe, l'uomo giusto del vangelo. Chi è pari a lui nell'arte d'amare?
A questo nome l'oasi viene scossa da una brezza insolita, fresca e profumata, che sembra venire dal cuore delle potenze del cosmo, tutto avvolgendo in un fremito di esultanza. Scoppiò un applauso spontaneo e interminabile che fece acclamare all'unisono: «Diamo a Giuseppe la palma del giusto, a lui la più bella di tutte le palme».
Mai proclamazione, né prima né poi, fu più convinta e condivisa. Quale giusto infatti può misurarsi con Giuseppe?
PIER GIORDANO CABRA