Sviluppare le capacità orientative nei giovani
2024/12, p. 24
L’accompagnamento dei giovani, nel loro percorso di crescita, necessita, oggi più che mai, di percorsi di orientamento che prevedono azioni di concreto supporto e sostegno nelle scelte personali, scolastiche e professionali.
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GIOVANI E FUTURO
Sviluppare le capacità orientative
nei giovani
L’accompagnamento dei giovani, nel loro percorso di crescita, necessita, oggi più che mai, di percorsi di orientamento che prevedono azioni di concreto supporto e sostegno nelle scelte personali, scolastiche e professionali.
Nel contesto socio-culturale e politico attuale i giovani d’oggi si ritrovano spesso spaesati e incerti rispetto alle scelte da compiere per la progettazione del loro futuro personale e professionale. La stessa società appare disorientata e, solo in apparenza, interessata al mondo giovanile; i ragazzi così trovano poco spazio, non hanno fiducia in loro stessi, mancano di autostima, le famiglie a volte sono assenti e loro soffrono di questa indifferenza che li porta alla solitudine e a caratteri sempre più introversi, chiusi nel loro io, sfiduciati dal mondo adulto. Tanti giovani abbandonano il loro percorso di formazione già dalla scuola secondaria di II grado e, sono in aumento, gli abbandoni anche presso le università. Non esiste una causa unica per l’abbandono universitario, ma sono molte: la mancanza di programmi di orientamento e di tutorato, l’assenza di supporto psicologico, un ambiente universitario che non sempre risulta così attrattivo, difficoltà economiche e la mancanza di una prospettiva professionale chiara e concreta. Parecchi giovani oggi vivono stati d’ansia influenzati dal periodo di didattica a distanza vissuto durante la pandemia, che ha contribuito a generare maggiori timori per il futuro ed uno stato di incertezza generalizzata. Ad aggravare la percezione di difficoltà da parte degli studenti, si aggiungono i rincari degli affitti e del costo della vita, causati dalla presente congiuntura economica.
Percorsi di orientamento
L’accompagnamento dei giovani nel loro percorso di crescita necessita, oggi più che mai, di percorsi di orientamento che prevedono azioni di concreto supporto e sostegno nelle scelte personali, scolastiche e professionali. È indispensabile attivare percorsi di orientamento per aiutare i giovani a costruire le loro competenze orientative e le loro capacità di autodeterminazione così da orientarsi nel loro personale viaggio attraverso la vita usando tali competenze per costruire il proprio futuro.
È necessario che i giovani sviluppino le proprie capacità orientative che non sono innate ovvero le competenze di sapersi orientare, di saper gestire la propria esperienza di vita; sia quelle specifiche di sviluppo e di monitoraggio (le più alte), sia di quelle «generali e trasversali quali premesse indispensabili per un efficace auto-orientamento» (CU, Accordo Governo Regioni ed Enti locali sulla definizione di standard minimi dei servizi e delle competenze professionali degli operatori con riferimento alle funzioni e ai servizi di orientamento attualmente in essere nei diversi contesti territoriali e nei sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro (2014).
L’Europa, nell’ultimo ventennio, ha dedicato molta attenzione allo sviluppo di un nuovo modello di orientamento permanente, con le Risoluzioni del Consiglio Europeo del 2004 e del 2008 invitando i vari stati ad individuare dei percorsi di orientamento rivolti ai giovani già a partire dalla scuola secondaria di I grado. Anche nell’ambito della riforma del sistema di orientamento prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il nostro Ministero dell’Istruzione e del Merito ha firmato il decreto che approva le Linee guida per sostenere i giovani e per agevolare il loro ingresso nel tessuto sociale ed economico.
La definizione condivisa nelle Linee guida è quella che indica l’orientamento come un processo volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di riferimento al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative.
Prima di avviare un progetto di orientamento scolastico e professionale è essenziale iniziare a lavorare sul senso di efficacia personale che comprende le abilità che permettono ai giovani di gestire efficacemente il proprio sé in base alle proprie caratteristiche personali, ai valori, agli interessi e sviluppare la loro carriera formativa e professionale. È quindi necessario aiutare i giovani a compiere un’analisi introspettiva mettendo in luce le cose in cui riescono bene e quelle invece in cui sentono la necessità di migliorarsi. Questa analisi permette loro di acquisire una maggiore autoconsapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità.
Valore delle relazioni
Altro elemento che i giovani devono tenere in grande considerazione nella costruzione del loro personale progetto di orientamento è il valore delle relazioni nella gestione della propria carriera formativa e lavorativa nonché le capacità di valutare e accedere a percorsi di apprendimento, sia in contesti formali (corsi, master, seminari) sia in contesti non formali o informali (tirocini, volontariato, ed altre esperienze), e alle migliori opportunità di lavoro, attraverso diversi canali e modalità. Questa competenza permette di poter comprendere i propri bisogni di formazione e individuare adeguati percorsi e opportunità di apprendimento in contesti diversi e durante tutto l’arco della vita. Per poter scegliere, i giovani necessitano di una conoscenza approfondita del mondo produttivo e delle professioni tenendo in considerazione che, oggi più di ieri, il lavoro e l’apprendimento sono influenzati e condizionati da differenti fattori esterni di tipo sociale, economico e politico. Compito del mondo adulto è aiutare i giovani ad accettare di non poter avere il controllo totale sul proprio percorso di crescita personale e professionale ma che possono acquisire quelle capacità e atteggiamenti che possono supportarli nel gestire la complessità e gli imprevisti esplorando nuove opportunità di crescita.
GIORGIO ADRIANO