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I Giubilei nella storia
2024/10, p. 11
Anni di grazia, dichiarati santi fn dalle origini ebraiche.

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SPECIALE GIUBILEO
I Giubilei nella storia
Anni di grazia, dichiarati santi fin dalle origini ebraiche.
Presso gli antichi Ebrei, il Giubileo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) era un anno dichiarato santo. In questo periodo la legge mosaica prescriveva che la terra, di cui Dio era l’unico padrone, facesse ritorno all’antico proprietario e gli schiavi riavessero la libertà. Cadeva solitamente ogni 50 anni.
In era cristiana, dopo il primo Giubileo nel 1300, le scadenze per la celebrazione giubilare furono fissate da Bonifacio VIII ogni 100 anni. In seguito a una petizione dei Romani fatta a papa Clemente VI (1342), il periodo fu ridotto a 50 anni.
Nel 1389, in ricordo del numero degli anni della vita di Cristo, fu Urbano VI a voler fissare il ciclo giubilare ogni 33 anni, e indisse per il 1390 un Giubileo che però fu celebrato, in seguito alla sua morte, da Bonifacio IX. Tuttavia, nel 1400, alla scadenza dei cinquant’anni fissati in precedenza, Bonifacio IX confermò il perdono ai pellegrini che erano accorsi a Roma.
Martino V, celebrò nel 1425 un nuovo Giubileo, facendo aprire in S. Giovanni in Laterano, per la prima volta, la porta santa.
L’ultimo a celebrare un Giubileo cinquantennale fu papa Niccolò V nel 1450, infatti da Paolo II il periodo intergiubilare fu portato a 25 anni, e nel 1475 un nuovo Anno Santo fu celebrato da Sisto IV. Da allora i Giubilei ordinari si svolsero con periodicità costante. Purtroppo, le guerre napoleoniche impedirono le celebrazioni dei Giubilei del 1800 e del 1850.
Ripresero con quello del 1875, dopo l’annessione di Roma al Regno d’Italia, che fu celebrato senza la solennità tradizionale.
2015: Francesco
Con la bolla Misericordiae Vultus dell’11 aprile 2015, papa Francesco dichiarava un Giubileo per il 50° anniversario della fine del Concilio vaticano II. Il Giubileo era dedicato alla misericordia. Prima dell’apertura ufficiale, come segno della vicinanza della Chiesa alla Repubblica Centrafricana, colpita dalla guerra civile, papa Francesco il 29 novembre aprì la porta santa della Cattedrale di Notre-Dame di Bangui, in occasione del suo viaggio apostolico in Africa, anticipando l’inizio del Giubileo straordinario. La porta santa della Basilica di San Pietro in Vaticano fu aperta l’8 dicembre 2015, festa dell’Immacolata. Fu la prima volta, la «porta della misericordia» veniva aperta nelle cattedrali del mondo, nei santuari, negli ospedali e nelle carceri. Il Papa istituiva per l’occasione i Missionari della Misericordia a cui affidava la facoltà di perdonare i peccati riservati al Santo Padre.
2000: Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II, il 29 novembre 1998, con la bolla Incarnationis Mysterium, indisse il grande Giubileo del 2000. Per tutto l’anno Giovanni Paolo II compì diversi pellegrinaggi e gesti simbolici non previsti dalle pratiche usuali delle celebrazioni, tra cui la richiesta di perdono per i peccati commessi nella storia e il Martirologio dei cristiani uccisi nel XX secolo. Uno degli eventi principali del Giubileo fu lo svolgimento della Giornata Mondiale della Gioventù a Roma: parteciparono più di due milioni di giovani. Il Papa fece inoltre un pellegrinaggio in Terra Santa, incoraggiando il dialogo fra Chiesa cattolica, Islam ed ebraismo.
1983: Giovanni Paolo II
Con la bolla Aperite Portas Redemptori, del 6 gennaio 1983, Giovanni Paolo II indiceva il Giubileo, che celebrava il 1950° anniversario della morte e risurrezione di Gesù.
1975: Paolo VI
Papa Paolo VI decise che l’Anno Santo fosse dedicato alla riconciliazione. Lo indisse con la bolla Apostolorum Limina del 23 maggio 1974. All’apertura della Porta Santa la notte di Natale del 1974, erano presenti anche monaci buddisti. Fu il primo Giubileo ad essere trasmesso in mondovisione, e vide la celebrazione della fine delle scomuniche con la Chiesa di Bisanzio e la partecipazione del Patriarca di Alessandria Melitone. Quell’anno Roma fu minacciata dalla siccità e per far fronte a ciò, in vista della grande affluenza dei pellegrini alla città, fu imposto un razionamento dell’acqua.
1950: Pio XII
Il 26 maggio 1949, con la bolla Jubilaeum Maximum, venne indetto l’Anno Santo del 1950. In occasione delle celebrazioni per il Giubileo, papa Pio XII proclamò il dogma della Assunzione della Beata Vergine Maria in cielo e trasformò il Collegio di Cardinali in una sorta di rappresentanza universale del mondo cattolico, riducendo drasticamente la presenza italiana e aumentando il numero di cardinali provenienti da varie nazioni. In questo anno prende corpo il turismo religioso di massa. Il governo De Gasperi si organizzò per assicurare l’accoglienza di milioni di pellegrini, ai quali fu consegnata una «Carta del Pellegrino» che in territorio italiano ebbe validità di passaporto.
1933: Pio XI
Pio XI, il 6 gennaio 1933, con la bolla Quod Nuper, indisse anche un Giubileo straordinario, nella ricorrenza dei 1900 anni dalla morte di Gesù. L’evento fu celebrato con particolare grandiosità. Il Papa tenne ben 620 discorsi e a Roma si riversarono oltre 2 milioni di pellegrini. Furono oltre 500 le carrozze ferroviarie che vennero usate per il trasporto dei fedeli da tutto il mondo.
1925: Pio XI
Papa Pio XI, evidenziando l’impegno della Chiesa e di tutti i cristiani per una società migliore, proclama il Giubileo del 1925, con la bolla Infinita Dei Misericordia del 29 maggio 1924, dando l’impulso per l’avvio di missioni in tutto il mondo, cosa che gli valse il titolo di «Papa delle Missioni». Il Papa bandì i simboli politici in Vaticano e fu tuttavia il primo a benedire lo Stato Unitario italiano.
1900: Leone XIII
Properante ad Exitum Saeculo fu la bolla con la quale l’11 maggio 1899 Leone XIII indisse l’Anno Santo universale per il 1900. Per la prima volta dall’Unità d’Italia, il Re annunciava il Giubileo all’interno del «Discorso della Corona». Il Papa inviò un appello al risveglio della fede nel popolo cristiano in tutto il mondo. L’intento principale fu quello di vincere la sfida della modernizzazione della vita cristiana e della cristianizzazione della vita moderna. L’organizzazione dell’accoglienza fu per la prima volta a cura delle autorità italiane. All’Anno Santo, inoltre, resero omaggio le montagne d’Italia. Monumenti sorsero sulle vette di tutto il Paese ad omaggiare il Redentore, dal Piemonte alla Sicilia.
1875: Pio IX
Tornato dall’esilio e ripreso il governo dello Stato, Pio IX poté indire il Giubileo il 24 dicembre 1874 con la bolla Gravibus Ecclesiae. L’anno giubilare, tuttavia, fu privato delle cerimonie di apertura e di chiusura della Porta Santa a causa dell’occupazione di Roma da parte delle truppe di Vittorio Emanuele II.
1825: Leone XII
Durante il Giubileo del 1825, indetto il 24 maggio 1824 con la bolla Quod Hoc Ineunte, Leone XII si prodigò, nonostante la malattia, nel tentativo di instaurare un legame più stretto tra il Papa e il popolo cristiano, attraverso un programma che mirava a coinvolgere tutte le forze della Chiesa nella lotta contro gli errori che minacciavano la fede. Giunsero a Roma oltre 325.000 pellegrini da tutta Europa. Infine, data l’inagibilità della basilica di San Paolo fuori le mura distrutta dal precedente incendio del 1823, Il Papa la sostituì con la basilica minore di Santa Maria in Trastevere, per le consuete visite dei fedeli.
1775: indetto da Clemente XIV, presieduto da Pio VI
Questo Giubileo venne indetto il 30 aprile 1774, con la bolla Salutis Nostrae Auctor, da papa Clemente XIV, ma sfortunatamente il 22 settembre dello stesso anno morì per cause naturali. Pio VI fu eletto Papa il 15 febbraio 1775 e pochi giorni dopo, il 26 febbraio, inaugurò solennemente l’Anno Santo che non aveva potuto aprirsi come di consueto alla Vigilia di Natale essendo vacante la sede pontificia.
1750: Benedetto XIV
Il 5 maggio 1749 venne indetto l’Anno Santo 1750, con la bolla Peregrinantes a Domino. Dalle cronache del tempo si narra che accorsero a Roma più di un milione di pellegrini, tra cui varie ambascerie, un gruppo dalle Antille, dall’Egitto e dall’Armenia. L’affluenza così elevata che le istituzioni caritative e ospedaliere romane furono costrette ad affittare alcuni palazzi principeschi. Per la prima volta, la cupola di San Pietro e il Colonnato del Bernini furono illuminati da migliaia di fiaccole. Tremila croci furono piantate in tutta la città. Il pontefice Benedetto XIV, inoltre, istituì la processione del Venerdì Santo, la Via Crucis al Colosseo, consacrando l’anfiteatro a luogo emblematico del martirio dei primi cristiani.
1725: Benedetto XIII
Durante l’Anno Santo del 1725, indetto con la bolla Redemptor et Dominus Noster del 26 giugno 1724, papa Benedetto XIII visitava regolarmente le basiliche viaggiando in modeste carrozze e partecipando alle pratiche per l’indulgenza. Il 15 aprile del 1725 inaugurò in San Giovanni in Laterano il Sinodo romano le cui delibere vennero raccolte in 32 capitoli. Durante quest’anno venne anche aperta la scalinata di Piazza di Spagna per congiungere la piazza con la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti.