Cabra Piergiordano
Perchè gli alberi non parlano
2024/1, p. 36
«Ci piacerebbe dare un nostro modesto contributo a quella spiritualità che si ispira all’ecologia, la spiritualità auspicata da papa Francesco nella sua enciclica Laudato si’»

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Perché gli alberi non parlano
«Ci piacerebbe dare un nostro modesto contributo a quella spiritualità che si ispira all'ecologia, la spiritualità auspicata da papa Francesco nella sua enciclica Laudato si'»
Noi alberi ci stupiamo dell'importanza che voi esseri umani date alla parola per comunicare. La parola vi permette certamente una comunicazione più sofisticata sulle cose da dire e da fare, ma è sempre sincera e profonda?
La nostra comunicazione, invece, è esclusivamente basata sul silenzio, tanto è vero che l'unica volta che, nella Bibbia, abbiamo preso la parola, come narrato nel libro dei Giudici («Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi», Gdc 9,8), abbiamo fatto una pessima figura: i migliori di noi si sono dimostrati egoisti, dando la possibilità di emergere al peggiore di tutti. L'ulivo, il fico, la vite non vollero rinunciare ai loro frutti, defilandosi dalle responsabilità, e così si impose il rovo. Proprio una figuraccia. Che ci ha fatto sentire simili a voi esseri umani, che adoperate sovente le parole per distorcere la comunicazione, usando un tono tanto più elevato quanto più volete giustificare il vostro comportamento interessato. Da quel giorno non abbiamo più pronunciata una parola, ma non abbiamo smesso di comunicare col nostro laborioso e silenzioso esserci.
Con le nostre radici estraiamo dalla terra e dall'humus la vita; con le nostre foglie, grazie alla fotosintesi clorofilliana, purifichiamo l'ambiente, cresciamo rigogliose e siamo utili, ciascuna secondo la propria specie. In silenzio mettiamo in comunicazione terra e aria per crescere, senza propagandare i nostri risultati e senza lamentarci delle nostre fatiche. In silenzio sopportiamo pazientemente le avverse condizioni, in silenzio cresciamo insieme formando immense foreste, campi dorati di grano e verdissimi prati d'erba, in silenzio accettiamo che nessuno si curi di noi; in silenzio ci dispiace di non essere considerati come compagni indispensabili di voi esseri umani nell'avventura della vita.
Vi confessiamo, però, che siamo lieti di stare presenti al mondo più con il nostro essere che con il nostro parlare, essere più utili per quello che diamo che per quello che pretendiamo, di comunicare a tutti i doni che abbiamo ricevuti mettendoli a di­ sposizione degli altri.
Immergiti nella natura per comprendere che il silenzio è la premessa di una comunicazione profonda: nel silenzio orante saprai perdonare e riprendere il sorriso; nel silenzio è più facile ritrovare le vie della pace e diventare costruttori di pace; nel silenzio metterai a tacere il tuo io narcisista, nel silenzio eviterai l'offesa che guasta la comunicazione, nel silenzio comprenderai le difficoltà del fratello, nel silenzio invocherai lo Spirito che ti aiuta a scacciare il demonio dell'invidia e della gelosia, grandi ostacoli alla comunicazione sincera e fraterna. Nel silenzio ti renderai conto della necessità di passare dalla comunicazione superficiale alla comprensione dell'altro. Impara a tacere per comprendere, per scendere in quella parte di te, dove ti è possibile incontrare tuo fratello nella sua e nella tua verità.
PIER GIORDANO CABRA