Quel silenzio imposto
2023/3, p. 30
Negli anni ruggenti attorno al Sessantotto, di fronte alla rivoluzione sessuale imperante, ricordo d’aver chiesto ad un saggio professore di teologia, perché la Chiesa fosse diventata quasi muta e bloccata di fronte a quella ribellione....
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Testimoni
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Quel silenzio imposto
Negli anni ruggenti attorno al Sessantotto, di fronte alla rivoluzione sessuale imperante, ricordo d’aver chiesto ad un saggio professore di teologia, perché la Chiesa fosse diventata quasi muta e bloccata di fronte a quella ribellione. «Gli è che, in questi tempi ne abbiamo parlato troppo», rispose senza difficoltà il santo prete, che mi sembrava poco in sintonia con l’imperialismo del «de sexto», ma anche in difficoltà con la cultura libertaria, così aggressiva e irridente nei confronti della «bella virtù». Le argomentazioni del passato sembravano del tutto inadeguate per parlare di cose tanto facili a vivere e, nello stesso tempo tanto difficili da motivare e da regolamentare, proprio in un momento in cui la stampa e i media si stavano liberalizzando e la pornografia imporsi tranquillamente.
D’altra parte, bastava osservare il fatto che in quel periodo tra le pubblicazioni riguardanti la vita religiosa, erano straripanti quelle sulla povertà, sobrie e timide quelle sull’obbedienza… e quasi nulle quelle sulla castità, sulla quale pesava il retaggio di un passato giudicato repressivo e sessuofobico, contro il quale si era messo in atto dai media un vero e proprio fuoco di sbarramento, per stroncare sul nascere un temuto suo ritorno.
Eppure l’opera di ricostruzione culturale e teologica, non ha mai cessato di riprendere il tema con gli apporti anche delle scienze umane, che possono offrire nuovi elementi per un‘antropologia cristiana.
Eppure… il nocciolo del problema è più profondo, è mistico: si tratta di centrare l’esistenza umana sull’amabilissimo Signore Gesù, che con la sua forma di vita povera, casta e obbediente ha indicato il percorso dell’uomo nuovo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio.
La mistica salverà la vita consacrata e la stessa vita cristiana nel mondo non perché intende guarire il mondo con ricette sempre più all’altezza dei tempi (anche se utili e necessarie) ma in primis con la ripresentazione umile e ferma dell’unico Salvatore, con la «tensione conformativa» alla sua forma di vita.
Signore Gesù, Tu solo puoi salvarci. Aiutaci a tenere fisso lo sguardo al tuo amore e «non saremo confusi in eterno».
PIERGIORDANO CABRA