Pellegrini Rita
Glosse conciliari
2023/2, p. 18
DEI VERBUM (n. 25) «La lettura della Sacra Scrittura dev’essere accompagnata dalla preghiera, affinché si stabilisca il dialogo tra Dio e l’uomo».

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Glosse conciliari
DEI VERBUM (n.25) «La lettura della Sacra Scrittura dev'essere accompagnata dalla preghiera, affinché si stabilisca il dialogo tra Dio e l’uomo».
Quando leggiamo la sacra Scrittura in atteggiamento di fede - come suggerisce il documento della Dei Verbum - viviamo un’esperienza spirituale, diventiamo destinatari dell’opera dello Spirito Santo che coinvolge e impegna tutte le nostre facoltà: non solo la nostra «intelligenza», ma anche il nostro «cuore», i nostri «affetti», la nostra «volontà». Nella «Parola» il Dio di Gesù Cristo si fa presente, si fa incontrare e ci parla invitandoci a vivere in una profonda e intima comunione con lui. La preghiera è la risposta che la parola stessa di Dio genera e suscita in noi quando l’ascoltiamo con attenzione, quando con rispetto e costanza ne cerchiamo il senso, quando permettiamo ad essa di abitare la profondità del nostro cuore, lasciandoci scuotere, interrogare, rimproverare, amare. La preghiera è un’esperienza interiore alla quale conduce la parola di Dio, letta in comunione con la Chiesa. È l'incontro con la verità, la bellezza, la bontà del Dio di Gesù Cristo! Ha lo scopo di suscitare in noi una conoscenza più profonda e intima del Signore Gesù. Chi legge le Scritture nella potenza dello Spirito e le comprende con l'intelligenza che viene dall'alto, sente che un mistero di bene visita il suo cuore e lo risana. Esse sono insieme verità e forza, ci rendono capaci di operare secondo i criteri e i pensieri di Dio.
RITA PELLEGRINI