Cabra Piergiordano
IANUA COELI
2023/2, p. 3
Quando padre Pietro fu destinato alla casa di riposo della sua famiglia religiosa, tirò un sospiro di sollievo: finalmente si sarebbe liberato dall’ansia di non riuscire a svolgere il pur ridotto compito assegnatogli e si sarebbe preparato al grande passo. Non è che quel trasloco, che poteva essere l’ultimo, non gli costasse, ma capiva che era giunta l’ora di lasciare tante cose che erano state una parte della sua vita, per prepararsi all’incontro con il Signore della Vita.

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IANUA COELI
Quando padre Pietro fu destinato alla casa di riposo della sua famiglia religiosa, tirò un sospiro di sollievo: finalmente si sarebbe liberato dall’ansia di non riuscire a svolgere il pur ridotto compito assegnatogli e si sarebbe preparato al grande passo. Non è che quel trasloco, che poteva essere l’ultimo, non gli costasse, ma capiva che era giunta l’ora di lasciare tante cose che erano state una parte della sua vita, per prepararsi all’incontro con il Signore della Vita.
Il giorno dell’entrata, era stato accompagnato dal Superiore, che ebbe la gentilezza di fermarsi a pranzo e di presiedere l’Eucaristia, durante la quale disse parole molto belle sulla missione, tipica di una casa di preghiera, dove si preparavano armi e munizioni per quelli che, fuori, dovevano combattere il buon combattimento della fede. Naturalmente quelle armi sarebbero state tanto più efficaci quanto più i costruttori le testavano personalmente contro se stessi.
Ma la sera, venendo con le sue ombre, gli portò anche un’inquietudine: nessuno gli aveva parlato della cosa più importante : lì ci saremmo aiutati a fare l’ultimo passo dell’uscita da questo mondo, sperando che le porte del cielo fossero aperte. Quante volte visitando questa casa, si era detto: questa casa potrebbe chiamarsi “Porta del cielo” meglio ancora se in latino Ianua coeli, tanto d’aver la tentazione di proporre questo nuovo nome, così evocativo per il cristiano.
Sono però bastati pochi giorni per fargli capire che era meglio che le sue fantasie le tenesse per sé perchè di funerali ne avevano visti troppi ed ora non sembrava proprio opportuno auspicarne altri, e per di più cosi allegramente. Allora gli venne il dubbio che forse sarebbe stato meglio pensare che quella porta celeste si aprisse di più per far entrare un pezzo di cielo che far uscire anime per il cielo.
Da quel giorno padre Pietro si diede da fare per essere più attento ai suoi confratelli, meno severo con le loro stravaganze, più attento alle loro storie e via dicendo e scoprì che quando parlava della porta del cielo era ascoltato con meno fastidio, perché parlava del cielo che si doveva far entrare prima di soccombere al dovere di uscirne per abitare fra i beati.
E così arrivò a sperare che quella casa potesse essere intitolata a Maria, ianua coeli.
PIERGIORDANO CABRA