Un concilio eurocentrico
2023/11, p. 38
«il Vaticano II è stato l’ultimo concilio eurocentrico», per la presenza di vescovi e teologi, tedeschi e francesi in primis, di grande levatura, che hanno discusso e trattato con solida competenza i temi posti dalla città secolarizzata quali la libertà religiosa, l’ecumenismo, la salvezza per i non credenti.
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UN CONCILIO EUROCENTRICO
Mi ha sempre intrigato l’affermazione «il Vaticano II è stato l’ultimo concilio eurocentrico», per la presenza di vescovi e teologi, tedeschi e francesi in primis, di grande levatura, che hanno discusso e trattato con solida competenza i temi posti dalla città secolarizzata quali la libertà religiosa, l’ecumenismo, la salvezza per i non credenti.
Subito dopo si imposero i temi della povertà, dell’ingiustizia sociale e della liberazione, argomenti sui quali si distinsero per la passione e l’impegno soprattutto i religiosi e i vescovi dell’America Latina. Ma poi, ecco emergere, a partire dagli Stati Uniti e dai paesi dell’Occidente, il problema dei «diversi», delle culture magari cancellate, dell’approccio talvolta violento ad argomenti considerati da sempre tabù, quali l’omosessualità, il gender, e tutta una serie di rivendicazione di diritti umani, che mettono in difficoltà il nostro modo di vedere le cose e il nostro genere di vita.
A me vien da pensare che il prossimo Capitolo potrebbe essere l’ultimo Capitolo eurocentrico della nostra Congregazione, per la prospettiva di una diversa rappresentanza numerica dei vari continenti, con i loro specifici problemi, che ci obbligheranno a mutare alcune priorità ridimensionandone altre, che potrebbero incidere sul volto e sul colore attuale delle nostre comunità.
Sarà saggio avere familiarità con l’arte del discernimento, al quale bisogna allenarsi. E capirlo con l’uso. E qui spunta una piaga che stenta a rimarginarsi: abbiamo pregato molto e poi molto per le vocazioni, con i risultati che vediamo. E se capitasse la stessa cosa con il discernimento?
Qui mi fermo, per pensarci su un poco di più e con più calma.
Pensemus et Oremus!
PIERGIORDANO CABRA