Redazione CISM
Sogno e profezia nella vita religiosa
2023/10, p. 1
In queste pagine la presentazione di due significativi appuntamenti per la vita religiosa in Italia: la 63ª Assemblea generale della Conferenza Italiana Superiori Maggiori (Assisi, 6-10 novembre 2023), e il 40° convegno dell’Area Animazione della Vita Consacrata della USMI e CISM (Collevalenza, 20-24 novembre 2023).

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LXIII ASSEMBLEA GENERALE CISM
Sogno e profezia nella vita religiosa
In queste pagine la presentazione di due significativi appuntamenti per la vita religiosa in Italia: la 63a Assemblea generale della Conferenza Italiana Superiori Maggiori
(Assisi, 6-10 novembre 2023), e il 40° convegno dell’Area Animazione della Vita Consacrata della USMI e CISM (Collevalenza, 20-24 novembre 2023).
«Non è un mondo che sta morendo, ma un nuovo mondo che sta nascendo. Papa Francesco ci ricorda che stiamo vivendo in un cambio d’epoca e questo chiede alla Chiesa tutta di mettere in atto processi di conversione pastorale, come richiesto in Evangelii gaudium, affinché la sinodalità ecclesiale divenga nuovo paradigma attraverso il quale ripensare i modelli di comunione, partecipazione e missione. Per queste ragioni è necessario cambiare e rivedere le stesse Assemblee come snodi di un processo di accompagnamento». Lo annuncia il presidente della Conferenza Italiana Superiori Maggiori, padre Luigi Gaetani, nella lettera di convocazione della 63a Assemblea generale della CISM, che si terrà ad Assisi dal 6 al 10 novembre 2023. Sollecitando la loro partecipazione, padre Gaetani invita i superiori maggiori a far partecipare insieme a loro all’Assemblea, anche un altro confratello (Vicario oppure un referente della formazione), con il quale, al termine dell’assemblea, rinarrarsi quanto vissuto e riflettere su come poterlo applicare nel cammino della Provincia religiosa che sono stati chiamati a guidare e a servire.
L’invito a partecipare alla LXIII Assemblea Generale CISM, scaturisce dalla consapevolezza che tutta la vita religiosa italiana deve «unire le forze per operare insieme nel realizzare più agevolmente il fine proprio dei singoli Istituti…, come pure per trattare questioni di comune interesse e per stabilire una idonea cooperazione e coordinamento con la Conferenza Episcopale Italiana e i singoli Vescovi» (Statuto CISM, n. 2), aiutandoci a vivere la sinodalità itinerante e fraterna come esperienza di comunione e collaborazione. «Uscire da se stessi», annota papa Francesco in Evangelii gaudium n. 87, «per unirsi agli altri fa bene».
Al centro delle giornate di Assisi il tema: «Sogno e profezia nella vita religiosa. Discernere in un cambio d’epoca», frutto di condivisione con il Consiglio nazionale e di presidenza. Il tema nasce dalla consapevolezza che la vita religiosa è pienamente coinvolta nelle trasformazioni che stanno modificando relazioni personali e sociali, lo stesso stile ecclesiale.
La proposta di rivedere le Assemblee CISM come snodi di un processo di accompagnamento si muove su questa linea così da ripensare, non tanto a partire dal dato antropologico e sociale ma da quello spirituale, un cambiamento profondo di mentalità.
Questa sfida rappresenta un processo da accompagnare e verificare, fornendo strumenti per poter avviare processi di discernimento sui territori, con il coinvolgimento anche dei Presidenti regionali della CISM e dei loro Consigli, con la costituzione di un team nazionale che svolga questo ruolo per le realtà che lo desidereranno.
Il cammino che la CISM nazionale propone si dispiegherà secondo le tre fasi del processo di discernimento (cfr. documento preparatorio del Sinodo dei vescovi su giovani e discernimento): riconoscere-interpretare-scegliere. Tre verbi che rappresentano tre distinte fasi del discernimento, visto come processo in divenire in relazione all’agire missionario e alla realtà che si incontra. Tre verbi per operare non ciò che il soggetto proietta sulla realtà, restando schiacciati su di essa e sui bisogni che essa esplicita, ma per poter operare «ciò che è più bello e gradito a Dio» (Romani 12,2), «ciò che è più necessario, bello, attraente, utile» (Evangelii gaudium, 35).
Nello specifico:
RICONOSCERE ciò che già nella realtà si muove e che lo Spirito anima. Riconoscere le dinamiche sottostanti alla realtà, non tanto in chiave socio-antropologica ma spirituale.
INTERPRETARE ciò che si è ascoltato e intrecciarlo con le conoscenze, le competenze, gli orientamenti pastorali che ci si è dati, definendo dei criteri attraverso i quali avviare delle sperimentazioni.
SCEGLIERE quali prassi è opportuno mettere in atto (kairos).
Le assemblee lungo i tre anni
In questo primo anno si avvierà una fase di discernimento che ha lo scopo di delineare un ‘sogno missionario’ per la vita religiosa. Questo avverrà non mediante un dibattito sulle buone prassi o problematizzando su necessità e mancanze. Per accedere a risorse simboliche ad oggi non in nostro possesso è necessario attingere alle fonti: la Parola, i segni dei tempi, la propria vita, il carisma e il magistero. Da ogni discernimento si faranno emergere dei nuclei evangelici in grado di riorientare il futuro. Non si tratterà quindi di sintetizzare tutto quanto viene detto, ma di cogliere dei nuclei vitali, dinamici, che possano fornirci tre indicazioni: quei nuclei evangelici e carismatici che sentiamo attuali e in grado di scaldare oggi i cuori; delle scelte di discontinuità nello stile, nelle priorità, nel metodo; degli ambiti in cui operare un’azione trasformativa della realtà e non di mera gestione. L’assemblea sarà sollecitata nella riflessione da alcuni relatori in grado di aiutarci a prendere consapevolezza di alcuni processi in atto, a cui seguiranno delle sessioni di discernimento in piccoli gruppi.
Nello specifico, il verbo del primo anno sarà RICONOSCERE, e porrà al centro il versetto del profeta Gioele: «I vostri anziani avranno sogni, i vostri giovani avranno visioni» (3,1).
I cambiamenti non si avviano da bisogni, ma a partire da sogni. Per dirigerci verso una terra straniera occorre una promessa da narrare e custodire.
Cosa vuol dire ‘sognare’ sul piano spirituale e come si realizza? Come favorire e custodire la gestazione del sogno missionario di una comunità? Come trasmettere questo sogno? Una lectio divina giornaliera ci aiuterà a meditare su queste domande di fondo.
Il sogno è dello Spirito, è quel ‘vino nuovo’ che chiederà di attrezzarsi per realizzare otri nuovi idonei a custodirlo.
Il sogno missionario ci aiuta a ridire il perché del nostro esserci oggi come vita religiosa, Conterrà tre elementi: nuclei evangelici in grado di scaldare oggi il nostro cuore, elementi di discontinuità che siamo chiamati a realizzare per tornare ad essere attrattivi, elementi trasformativi che vogliamo generare laddove si vive per poter coinvolgere altri.
Il metodo in questo primo anno del triennio prevede: tre esperti per aprire cuore e mente su tre distinte fonti: la Parola, i segni dei tempi, il magistero; la divisione dell’assemblea in gruppi di 8 persone, attorno a tavoli guidati da un facilitatore; dopo gli interventi si adotterà il metodo del dialogo spirituale, come sperimentato anche nel cammino sinodale universale; i superiori maggiori sono invitati a far partecipare insieme a loro all’assemblea anche un altro confratello (ad esempio il vice o il referente della formazione), con il quale poter poi rinarrare quanto vissuto e riflettere su come poterlo applicare nella provincia; una lectio divina giornaliera che aiuterà a tenere viva la cornice del sogno e a disporre i partecipanti nella adeguata postura di discernimento e apertura allo Spirito.
La parte che segue potrebbe essere un piccolo box
Agenda di lavoro dell’Assemblea di Assisi
Lunedì 6 novembre 2023Introduzione all’Assemblea da parte del Presidente
Martedì 7 novembre 2023Primo discernimento: ParolaSecondo discernimento: Segni dei tempi
Mercoledì 8 novembre 2023Terzo discernimento: Magistero
Giovedì 9 novembre 2023Comunicazioni da parte della CISM su aggiornamenti e materie afferenti alla vita religiosa.