Gionatan De Marco, La scelta conviviale. Cittadinanza elegante e felicità sociale, Ave Editrice, Roma 2023, pp. 160 - € 13,00

RECENSIONE più breve della precedente 1.500 battute

L’autore, presbitero della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca e direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale del turismo, sport e tempo libero della Cei, ha anche ideato l’evento internazionale ‘Carta di Leuca’ per educare i giovani del Mediterraneo alla convivialità delle differenze. «Penso che oggi “essere umani” e “fare comunità” siano le scommesse più importanti che ciascuno è chiamato a cogliere nel corso della propria vita». È necessario fermarsi e ascoltare il battito affannato della Terra che chiede ossigeno e acqua, il battito sfinito dell’umanità che ha diritto alla felicità sociale, il battito affievolito della storia che ci consegna il tempo come opportunità di futuro. Nel libro del Qoelet si ricorda che Dio «ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell’eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l’opera compiuta da Dio dal principio alla fine» (3,10-11). Per capire l’eternità occorre imparare l’eleganza della vita: «il domani chiede cittadini che abbiano l’eleganza […] che è arte innata del saper vivere, pensare e agire e che deriva dal verbo latino eligere, cioè scegliere». L’eleganza ci fa scegliere di vivere la convivialità delle differenze. L’ecologia integrale, cara a papa Francesco, può trovare nella forma della cittadinanza elegante un laboratorio di sperimentazione e di educazione, per elaborare un «Piano per la felicità sociale» che si genera in sei botteghe del fare da aprire in ogni comunità: cultura, politica, dono, arte, sport, turismo.