Salvaguardare il vangelo
2022/7, p. 17
Siamo chiamati ad un continuo e costante discernimento, per salvaguardare ad un tempo sia la fedeltà a Cristo e al Vangelo, sia il bene comune della Chiesa: una tensione che ci mette non poco sotto pressione, ma che in questo momento fa parte del nostro servizio pastorale. Pregare per la pace (anche e soprattutto la pace dei cuori) diventa allora non solo la cosa migliore da fare ma forse, almeno
in alcuni casi, l’unica. In questo contesto, alcuni sacerdoti hanno comunque deciso di tornare nei loro Paesi di origine e persino alcune Congregazioni religiose hanno chiuso le loro presenze in Russia.
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Testimoni
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Salvaguardare il vangelo
Cari lettori amici delle missioni, rieccomi qui, dopo un paio di mesi… che, a causa delle turbolenti vicende storiche che stiamo attraversando, sono davvero volati via come il vento!Cerchiamo di riprendere il filo… tre giorni dopo quel fatidico 24 febbraio siamo finalmenteriusciti a celebrare il Battesimo del piccolo Luka, e in quei giorni è stato davvero un segnoimportante, perché il nostro nuovo piccolo parrocchiano ha la mamma di nazionalità russa e il papà ucraino! A questo proposito… Il 21 Marzo si è tenuta una delle nostre periodiche riunioni pastorali del Decanato e, a parte alcune questioni prettamente locali, buona parte del tempo è stata dedicata, naturalmente, al tema della situazione della Chiesa cattolica russa in questo particolare momento storico. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di condividere ciò che sta vivendo sia personalmente, sia come comunità religiosa, sia in parrocchia. In linea generale è emerso il desiderio di continuare a servire questo popolo, questa Chiesa, nel miglior modo possibile, cioè come testimoni del Vangelo chiamati ad essere operatori di pace, consolazione, riconciliazione e concordia in un contesto sociale ed ecclesiale sempre più segnato da fatiche e tensioni… e nel quale la libertà di espressione è soggetta a limitazioni. Siamo quindi chiamati ad un continuo e costante discernimento, per salvaguardare ad un tempo sia la fedeltà a Cristo e al Vangelo, sia il bene comune della Chiesa: una tensione che ci mette non poco sotto pressione, ma che in questo momento fa parte del nostro servizio pastorale. Pregare per pace (anche e soprattutto la pace dei cuori) diventa allora non solo la cosa migliore da fare ma forse, almeno in alcuni casi, l’unica. In questo contesto, alcuni sacerdoti hanno comunque deciso di tornare nei loro Paesi di origine e persino alcune Congregazioni religiose hanno chiuso le loro presenze in Russia: i Vescovi lasciano a tutti e a ciascuno piena libertà di coscienza (per non parlare dell’autonomia canonica goduta dagli Istituti religiosi), senza giudicare le scelte di nessuno… tuttavia è stato ricordato che il popolo di Dio può sentirsi ferito o addirittura tradito dall’abbandono di ogni sacerdote o comunità religiosa. In tale panorama, la nostra comunità parrocchiale è una “isola felice”: piccola e piuttosto omogenea, non è attraversata da tensioni particolari e continua il suo cammino pastorale: gli incontri sinodali, la giornata di ritiro quaresimale, gli eventi interparrocchiali. Tra questi, il 25 Marzo anche noi ci siamo uniti spiritualmente a Papa Francesco e insieme al nostro Vescovo Nikolaj abbiamo celebrato l’Atto di affidamento del mondo, e in particolare di Russia e Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria. Il sabato precedente la Domenica delle palme, invece, come lo scorso anno abbiamo preso parte alla Via Crucis cittadina, che ha “dato il via” alle celebrazioni più direttamente rivolte alla Pasqua: dopo la Messa crismale, anche quest’anno il Giovedì e il Venerdì Santo ci siamo uniti ai fratelli Conventuali, mentre la Veglia e la Messa del giorno di Pasqua ogni comunità ha celebrato per conto proprio. Il Giovedì Santo era presente alla Messa in Coena Domini anche il nostro amico Misha Fateev, che ha realizzato un video nel quale, oltre a riassumere brevemente il senso della celebrazione, ha voluto sottolineare il fatto che fossero riuniti a pregare insieme fedeli lituani, bielorussi, polacchi, russi e ucraini: https://www.youtube.com/watch? Desidero, infine, rivolgere con voi l’attenzione a due interventi del nostro Arcivescovo: https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/arcivescovo-di-mosca-angoscia-ma-ultima-parola-e-della-misericordia
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/la-pasqua-particolare-dei-cattolici-russi-pezzi-c-e-tanto-bisogno-di-perdonoContinuiamo a pregare per la pace e andiamo avanti.
FR. IURI CAVALLERO