Gellini Anna Maria
Regno dei cieli e pieno compimento
2022/6, p. 47
Dopo anni di insegnamento accademico, Manicardi propone in 12 capitoli, una rilettura approfondita del Discorso del monte secondo l’evangelista Matteo. Nel Discorso, la parola di Gesù non solo annuncia che il Regno dei cieli si è fatto vicino, ma presenta con concretezza le esigenze che scaturiscono da questo dono divino e che sono affidate a chi voglia davvero convertirsi.

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Ermenegildo Manicardi Regno dei cieli e pieno compimento EDB, Bologna 2022, pp. 224, € 21,00
Dopo anni di insegnamento accademico, Manicardi propone in 12 capitoli, una rilettura approfondita del Discorso del monte secondo l’evangelista Matteo. Nel Discorso, la parola di Gesù non solo annuncia che il Regno dei cieli si è fatto vicino, ma presenta con concretezza le esigenze che scaturiscono da questo dono divino e che sono affidate a chi voglia davvero convertirsi. Il Discorso non contiene soltanto delle esigenze etiche impegnative, ma chiama a una comprensione teologica precisa del dono di Dio. Rispondendo attraverso la fede e accogliendo l'essersi fatto vicino del Regno nel Vangelo, nei propri atteggiamenti e nel proprio stile di vita, il discepolo di Gesù lo rende concreto. Il Discorso è rivolto a chiunque voglia ascoltare. Lo scenario iniziale è la garanzia della sua destinazione universale. Gesù si muove perché vede le folle: egli, infatti, sale sul monte per rivolgersi alla grande massa che lo sta cercando; i discepoli si avvicinano, rimangono presenti e appaiono come gli ascoltatori in primo piano, anche se le categorie di «beati», elencati nelle prime otto beatitudini, parlano di tutti gli uomini e non solo dei seguaci di Gesù. Dal monte, lo sguardo di Gesù vede la realtà nella confluenza, «sorprendente» e dinamica, per cui al centro del suo cuore sono sia Dio che l'uomo. Pur non negando il primato di Dio, colloca con il Padre, quasi sullo stesso gradino, anche l’uomo che è l'oggetto chiaro dell'attenzione divina e dei sentimenti di Gesù. L’uomo arriva al centro della realtà, quando raggiunge la perfezione del Padre celeste, che si rivolge all'universo senza esclusioni e senza «scarti», ma riassorbendo nella misericordia e nell'amore tanto i buoni quanto i cattivi. Allora l'uomo può diventare il vero figlio di Dio. Dal monte Gesù rende trasparente il mondo, facendo vedere come in esso si muovano la paternità di Dio e la forza del vangelo che può rendere l’uomo figlio del Padre, a condizione che egli accetti il Regno dei cieli e partecipi con le sue scelte alla realizzazione del suo pieno compimento nell'amore.