2022/4, p. 1
Si possono distinguere tre livelli in cui si sedimentano elementi di corresponsabilità nella guerra: la teologia del «mondo russo» elaborata dalle élites
ecclesiastiche moscovite; lo scisma slavo-ellenico avviato con il riconoscimento dell’autocefalia ucraina nel 2018-2019; la tradizionale dottrina della «sinfonia»
che regge il rapporto fra Chiese e imperi, fra Chiese e Stati.
2022/4, p. 1
Continuiamo a dar conto del tradizionale Convegno organizzato dalla CISM,
dall’USMI e dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Cei sul tema “C’è dell’oro in queste ferite. Traumatizzati o trasformati?
La Vita Consacrata durante e dopo il Covid-19”, tenutosi a Collevalenza dal 15 al 19 novembre 2021, presso la Casa del pellegrino-Santuario dell’Amore
misericordioso. In particolare, in queste pagine presentiamo una nostra
riduzione della impegnativa relazione del teologo e biblista Danilo Verde, che – dopo aver spiegato che cosa la letteratura specializzata intenda per trauma
individuale, collettivo e culturale – ha riletto il Salterio alla luce di questi concetti.
2022/4, p. 3
Dante fa del Purgatorio la cantica della pazienza, del tempo della sofferenza sostenuta dalla speranza. Se all’entrata dell’Inferno sta scritto Lasciate ogni speranza, o voi che entrate e dove la sofferenza, priva di speranza, in questo regno, diventa insopportabile e maledetta, nel Purgatorio la sofferenza
è accettata con pazienza, sapendo che, attraverso le prove, l’umano spirito si purga e di salir al cielo diventa degno.
2022/4, p. 3
I Salmi hanno senz’altro aiutato il popolo d’Israele a trasformare il caos generato dai traumi individuali e collettivi, organizzandolo attraverso il potere terapeutico della parola indirizzata a qualcuno, YHWH, l’unico che per l’Antico Israele poteva offrire un limite e una speranza al dolore.
2022/4, p. 4
In questo numero presentiamo una specifica copertura assicurativa che, anche se non molto conosciuta, presenta caratteristiche particolari che riteniamo possano essere di interesse per le Congregazioni Religiose.
2022/4, p. 5
Il card. Betori, arcivescovo di Firenze ha indicato i seguenti problemi da affrontare:
quello climatico, della giustizia sociale e della dignità della persona umana e delle migrazioni. Inoltre il problema del ruolo delle religioni nelle società. Si è prodotta così una “Carta” comune da portare nelle città quale patto di amicizia sociale.
2022/4, p. 7
2022/4, p. 8
Gli Istituti e gli Ordini religiosi sembrano destinati a scomparire fra 25/30 anni.
Ma c’è ancora tempo per prendere le contromisure. Potranno sopravvivere,
ma in modo molto diverso. Intervista a Paul Wennekes, cappuccino, che da decenni
osserva e accompagna il panorama degli Ordini religiosi in Olanda.
2022/4, p. 10
2022/4, p. 12
Come una sorta di preludio alla riflessione che segue, si vorrebbe condividere
una iniziativa che stiamo vivendo nella nostra arcidiocesi di Catania e che sta arricchendo tanto anche la nostra comunità monastica.
2022/4, p. 14
Mano a mano che abbiamo accolto in chiesa quelli che potevano entrare, dopo le varie difficoltà insorte nella gente nei primi mesi della diffusione del virus, oggi abbiamo la netta impressione che i credenti stentano ancora a considerare la Messa, e soprattutto la Messa domenicale, come luogo nel quale riconoscersi membri della comunità di Gesù.
2022/4, p. 15
La Chiesa ha conosciuto insieme una grave (e legittima) perdita di credibilità come istituzione (di fronte all’enormità dei numeri emersi), ma allo stesso tempo ha guadagnato un credito morale presso l’opinione pubblica per essere stata capace di fare questo lavoro.
2022/4, p. 18
Il cammino della Chiesa nella storia non è una strada a senso unico, ma un dramma
di lotta continua tra grazia e peccato. Noi condividiamo non solo la luce del mattino di Pasqua, ma anche le tenebre del Getsemani e del Calvario. Nella vita della Chiesa, nelle sue crisi e sofferenze, nelle sue ferite, continua anche la sofferenza di Cristo, è una passio continua.
2022/4, p. 22
2022/4, p. 23
Una città – Vicenza – un periodo storico, un’aggettivazione che qualifica le coordinate esistenziali nel segno dell’endiadi più che dell’ossimoro: è questa la scarna cornice entro cui possiamo seguire lo svolgersi della dirompente biografia di Elisa Salerno (1873 –1957), donna scomoda, dallo straordinario spirito profetico e dall’infaticabile energia intellettuale.
La sua vita si dipana a cavallo di due secoli cruciali, intercettando un periodo storico segnato da mutamenti profondi e passaggi irreversibili, non solo sul piano politico e socioculturale, ma anche dal punto di vista ecclesiale. Se molti protagonisti di questa stagione non furono in grado di riconoscere i segni dei cambiamenti in atto, Elisa Salerno rivela, nella capacità di leggere con acutezza il tempo presente alla luce della storia e nella prospettiva del domani, un pensiero sostenuto da profonda tensione profetica.
2022/4, p. 24
Nata a Genova nel 1925, entrata nel monastero trappista di Vitorchiano nel 1968, di cui fu badessa dal 1964 al 1988, madre Cristiana Piccardo durante il suo impegno in Azione Cattolica negli anni ‘50 ebbe modo di conoscere Armida Barelli (1882-1952) di cui ha trasmesso il suo ricordo.
2022/4, p. 29
In una conferenza tenuta il 21 febbraio scorso a Zurigo, Anselm Grün ha parlato sul tema “Non perdere la tua vita”. Si è trattato di una conversazione sulla felicità, la riconciliazione con la propria storia e la propria normalità e sulla necessità di una riforma nella Chiesa cattolica. Jacqueline Straub lo ha intervistato per l’agenzia svizzera cath.ch.
2022/4, p. 31
Sono tante le situazioni che mettono di fronte alla propria impotenza, incluse le calamità naturali, ma una in particolare porta a disarmare i viventi: l’impatto con la morte. Le risorse per farvi fronte. La grande risorsa della speranza.
2022/4, p. 33
A Praga si progetta una campana di 9.801 chilogrammi come il numero delle campane sottratte dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. In Germania si rinnova il dibattito sulle campane con le scritte inneggianti al Führer.
Ritornano in Polonia alcune delle campane requisite dall’esercito tedesco.
2022/4, p. 36
Calcutta: Sr. Joseph nuova superiora delle Missionarie della Carità
Spagna: Beatificazione di 16 martiri
Africa: Il Papa in Congo e Sud Sudan dal 2 al 7 luglio
Svizzera: Prima Messa dalla Riforma celebrata nella cattedrale di Ginevra
2022/4, p. 39
Se siamo veramente risorti, se veramente crediamo alla risurrezione, allora acquistiamo una libertà che ignoreremmo se fossimo senza Cristo, cioè senza speranza: ci scopriamo capaci di orientare tutti i nostri desideri verso «le cose di
lassù», non abbiamo più paura della morte, né nostra, né dei nostri cari. […]
La morte non può farci più paura perché con la risurrezione di Cristo il suo senso
è cambiato: non più la fine, ma l’inizio di tutto.
2022/4, p. 40
Pubblichiamo questo intervento dell’arcivescovo Antonio Mennini, dal 2002 al 2010 rappresentante della Santa Sede nella Federazione Russa e dal 2008 anche nunzio apostolico in Uzbekistan. Vi traspaiono competenza storica e saggezza diplomatica.
Stupende le testimonianze presenti nel testo. Siamo grati a Francesco Strazzari per aver sollecitato questo contributo.
2022/4, p. 46
Ogni credente mutua la visione dell’azione di Dio nella storia facendo riferimento al proprio immaginario religioso, spesso basato su una lettura superficiale e maldestra della Scrittura...
2022/4, p. 47
2022/4, p. 47
«… sono un prete cattolico, sono ebreo. Cittadino israeliano, sono nato in Egitto, dove ho vissuto 18 anni. Porto quindi in me quattro identità: sono veramente cristiano e prete, veramente ebreo, veramente israeliano, e mi sento pure, se non proprio egiziano, almeno assai vicino agli arabi, che conosco e che amo». Così si presenta p. Hussar....