Gellini Anna Maria
Sorelle d'acqua - La pulce e l'elefante - Preti spezzati
2022/2, p. 47

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Testimoni
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Mariangela Antifora Sorelle d’acqua EDB, Bologna 2021 pp. 88 € 8,00
In questo libretto, veramente avvincente, l’Antifora, docente di italiano e latino al Liceo Scientifico Majorana di Torino, crea uno sfondo narrativo con la presenza dell'acqua che avvolge e plasma la vicenda di tre donne dalla femminilità esemplare: Nausicaa, Rebecca e Miriam. Nausicaa emerge dalla mitologia greca come un canto alla vita. In lei ogni gesto, prima ancora ogni desiderio, sorgono come anelito di apertura verso il nuovo, il bello, il buono. Miriam, attenta al piccolo fratello Mosè, deposto nella cesta cullata dalle acque, è precocemente donna, e della donna possiede già i gesti di cura. Sa che dall’acqua del Nilo dipende la vita. E sarà Miriam a intonare il canto del Mare per la liberazione del suo popolo. Rebecca, accanto al pozzo da cui ogni giorno attingeva acqua, emerge come esempio delicato e coinvolgente di femminilità e prossimità. Tre donne generose in atti di fede, capaci di aprirsi al nuovo e all’inedito, superando, con mite audacia, confini e pregiudizi.
Alessandro Anderle La pulce e l’elefante EDB, Bologna 2021, pp. 136, € 12,00
Il libro di Anderle costituisce un contributo importante non soltanto per inquadrare la delicata e discussa questione che riguarda l'essenza della vita animale, ma anche per alzare il sipario su quella sorta di «zona rimossa» che concerne lo statuto ontologico dell'umano, ossia quella parte «caotica», fatta di pulsioni e di passioni, di cui negare l'esistenza vorrebbe dire recidere una parte essenziale della nostra umanità. In ciò che comunemente chiamiamo mondo animale si cela un'opportunità per il mondo umano, cioè quella di riconoscersi abitanti dello stesso mondo, della stessa realtà. «Già al tempo di Noè, per salvare l’uomo, Dio ha voluto pensare a un’arca in cui ci fosse posto per uomini e animali, perché senza il proprio mondo l’uomo non avrebbe più potuto essere se stesso». Ciò dovrebbe implicare un nuovo paradigma filosofico, che vada a evidenziare e parta da ciò che all'animale indiscutibilmente ci accomuna, e cioè la nascita.
Gérard Daucourt Preti spezzati, EDB, Bologna 2021, pp. 80, € 8,00
«Un prete va in pezzi quando perde le sue relazioni essenziali: con Dio, prima di tutto, poi con il proprio vescovo e con i confratelli, nonché con i collaboratori e gli amici laici. Il libro di mons. Daucourt può essere considerato la raccolta delle riflessioni di un padre che ama i suoi figli, soprattutto quelli più sofferenti e derelitti, un vescovo che nutre un'accorata preoccupazione per le fatiche e le crisi a cui la vita e il ministero dei preti possono andare incontro. Un prete a pezzi può essere considerato come uno specchio rotto, che non riflette più un'immagine intera e non è più in grado di svolgere il proprio compito naturale; d'altra parte, anche un solo pezzo di quello specchio, se recuperato, ripulito e messo nella giusta posizione può tornare a rendere un servizio prezioso in un modo nuovo» (dalla prefazione del card. Parolin). Nella postfazione, p. Cencini evidenzia la necessità di una formazione permanente perchè «…preti non si nasce, si diventa!»