«E’n la sua volontade è nostra pace»
2022/2, p. 4
La prima persona che Dante incontra in Paradiso è Piccarda, sua concittadina nota per la vita travagliata. Aveva vestito l’abito di Santa Chiara, ma Uomini poi, a mal più ch’a bene usi, / fuor mi rapiron de la dolce chiostra, obbligandola a
sposare un poco di buono, ben noto a tutta Firenze. A Dante, che le chiede se non desidera salire più in alto, ella risponde che la felicità consiste nello stare dove piace a Dio: «E ‘n la sua volontade è nostra pace:/ ell’è quel mare al qual tutto
si move / ciò ch’ella cria o che natura face».
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«E’N LA SUA VOLONTADE È NOSTRA PACE»
La prima persona che Dante incontra in Paradiso è Piccarda, sua concittadina nota per la vita travagliata. Aveva vestito l’abito di Santa Chiara, ma Uomini poi, a mal più ch’a bene usi, / fuor mi rapiron de la dolce chiostra, obbligandola a sposare un poco di buono, ben noto a tutta Firenze. A Dante, che le chiede se non desidera salire più in alto, ella risponde che la felicità consiste nello stare dove piace a Dio: «E ‘n la sua volontade è nostra pace:/ ell’è quel mare al qual tutto si move / ciò ch’ella cria o che natura face». La pace del cuore viene dal continuo confronto della libertà umana con la volontà di Dio, per cambiare quello che può e deve essere cambiato e per accettare ciò che non può essere cambiato.
Piccarda rappresenta le persone che soffrono tradimento e violenza, quelle che perdono tutto per rovesci della fortuna, quelle che sono umiliate o emarginate dalla prepotenza dei più forti, quelle che non hanno un motivo per vivere… e tuttavia riescono a continuare, perché sanno di essere sorrette dalle mani di un Padre che pensa a loro, che non le
abbandona, al quale dicono ogni giorno “sia fatta la tua volontà”, sperimentando che e‘n la sua volontade è nostra pace. E diffondendo pace.
È l’esperienza di Dante, che esule e solitario, trova pace nel cammino verso Dio.
È l’esperienza che tu ed io siamo chiamati a fare nelle alterne vicende del cammin di nostra vita.
PIERGIORDANO CABRA