Edith Stein - Matté Marcello
Ecco la stella… Supplica della cometa
2022/12, p. 36
Una festa di amore e di gioia: ecco la stella, alla quale tutti mirano nei primi mesi dell’inverno. Ma per il cristiano, e specialmente per il cristiano cattolico, si tratta anche di ben altro. La stella lo guida al presepe, presso il Bambino che porta la pace sulla terra.

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VOCE DELLO SPIRITO
Ecco la stella…
Quando i giorni si fanno sempre più corti, quando in un normale inverno incominciano a cadere i primi fiocchi di neve, allora, timidi e lievi, fanno capolino anche i primi pensieri di Natale. […] Da settimane e mesi scende su tutta la terra come una calda corrente d'amore. Una festa di amore e di gioia: ecco la stella, alla quale tutti mirano nei primi mesi dell'inverno. Ma per il cristiano, e specialmente per il cristiano cattolico, si tratta anche di ben altro. La stella lo guida al presepe, presso il Bambino che porta la pace sulla terra. […] A chi vive con la Chiesa, le campane del «Rorate» e gli inni dell'Avvento risvegliano nel cuore una santa nostalgia, e chi sa attingere copiosamente alla fonte inestinguibile della santa liturgia, sente bussare giorno per giorno il grande profeta dell'incarnazione con le sue potenti parole di ammonimento e promessa: «Stillate o cieli dall'alto la rugiada e le nubi piovano il giusto. Il Signore è già vicino. Invochiamolo! Vieni Signore e non indugiare! Esulta o Gerusalemme con grande gioia, che il tuo Salvatore a te viene».
Edith Stein
da Il mistero del Natale
EDB Bologna, 2017
Supplica della cometa
Non volere da me che io sia una stella,
perché una stella non sono.
Non porto in grembo una luce mia.
Posso riverberare nel buio del cielo
la luce dell’unico Sole
dato ai piccoli
del vostro nano pianeta.
Se vedete la mia luce
imparate a non credervi sole.
Non pretendere da me
l’indicazione di una meta.
La mia fronte indica sempre l’unico Sole
dato ai piccoli del vostro nano pianeta.
Due millenni or sono
la mia fronte si è chinata
verso la vostra Terra
per indicarvi ancora l’unico Sole.
Da allora cercatelo nel cielo
e sempre nei piccoli del vostro pianeta.
Nel mio cuore sono più nera
del più nero della Terra.
Non chiedere a me luce.
Sono io a invocare il Sole
perché accenda la mia chioma.
Sublima la materia minuscola del mio corpo
e divento luce
sospinta da un vento che soffia
al di là dei cieli.
Non sei stella.
Tu pure un corpo minuscolo
in viaggio ellittico
nello spazio infinitamente grande
per un tempo infinitamente piccolo.
Non hai luce tua
ma il Vento sopra i cieli
infiamma la tua chioma scura.
E il tuo volto indica il Sole.
Quello che illumina l’universo intero.
MARCELLO MATTÉ