Gellini Anna Maria
69° Assemblea USMI: “Da cammini solitari e paralleli ad una presenza sinodale nella Chiesa”
2022/12, p. 6
Questo il tema che ha guidato la 69° assemblea nazionale dell’USMI, svoltasi dal 10 al 12 novembre presso la sede di via Zanardelli in Roma.

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Testimoni
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69° Assemblea USMI: “Da cammini solitari e paralleli
ad una presenza sinodale nella Chiesa”
Questo il tema che ha guidato la 69° assemblea nazionale dell’USMI, svoltasi dal 10 al 12 novembre presso la sede di via Zanardelli in Roma. Circa 320 le partecipanti tra Superiore Generali, Superiore Provinciali e Consigliere, in rappresentanza delle 600 Congregazioni religiose presenti in Italia. In apertura dei lavori, la presidente dell’USMI, Madre Yvonne Reungoat fma, ha invitato le partecipanti ad ascoltare con l’orecchio del cuore, a vivere insieme una esperienza di sinodalità «per avviare processi di conversione che lo Spirito Santo ispirerà. La sinodalità è il DNA della Chiesa come della vita consacrata, è parte essenziale e profonda della loro identità. Dunque la sinodalità è una vocazione, una chiamata costante, una sfida a cui porre attenzione». E l’attenzione, nella prima giornata, è stata data alla relazione del Prof. Giovanni Grandi, professore associato di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università degli Studi di Trieste, che ha presentato il tema: “Con stile sinodale, dai bisogni alle pratiche”.
«La grande sfida della sinodalità - ha poi detto Rosanna Virgili, biblista e scrittrice - non è parlarne ma metterla in pratica: abbracciare la vulnerabilità, camminare con gli ultimi, prestare attenzione ai più poveri… cercare strade per attuare questa accoglienza». Affermazioni introdotte e illuminate da una sua lectio divina sul cap. 15 degli Atti degli apostoli.
Al termine della prima mattinata, l’assemblea ha ascoltato la testimonianza di suor Nathalie Becquart, sotto-segretario al Sinodo dei vescovi, su “Vita religiosa e Sinodo”. «Il percorso sinodale, che è un cammino di conversione, sta trasformando le persone e la Chiesa, … anche la vita consacrata. È necessaria una formazione più profonda perché non c’è vita sinodale se non c’è una vita mistica e una formazione al lavoro di squadra». Anche il card. João Braz de Aviz, prefetto del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, durante l’omelia, ha ribadito che la sinodalità è propria della natura della Vita consacrata.
Nella seconda giornata sono seguite altre relazioni del prof. Giovanni Grandi e la testimonianza relativa a una metodologia di discernimento per la preparazione del capitolo provinciale, tenuta da suor Paola Rebellato delle suore Elisabettine. Dopo la condivisione nei tavoli di lavoro e la focalizzazione di pratiche sinodali, è seguito un dibattito in assemblea.
Al mattino del 12 novembre si sono tenute diverse comunicazioni a cominciare da quella di sr. Annunziata Remossi, O.M.V.F., officiale della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e segretaria della Commissione per le strutture sanitarie cattoliche: ha presentato gli aspetti canonici nel costituire un ente di terzo settore presso un istituto religioso a servizio delle opere di misericordia spirituale e corporale. Di seguito sr Tiziana Merletti, Francescana dei Poveri, esperta di Diritto Canonico, ha presentato le Convenzioni tra Istituti di Vita consacrata o Società di vita apostolica e Diocesi e Parrocchie.
Sr Anna Monia Alfieri ha offerto una riflessione sulla realtà delle scuole paritarie. Sr Claudia Grenga, economa dell'USMI Nazionale, ha informato circa alcune questioni amministrative.
La tre giorni assembleare si è conclusa con l’incontro col cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha incoraggiato tutte le presenti ad essere nella Chiesa autentiche consacrate che annunciano il Vangelo, entrando nelle famiglie. Già Madre Reungoat aveva espresso la necessità di condividere in maniera sempre più concreta i cambiamenti della società, rafforzando anche la condivisione fra i diversi carismi.
ANNA MARIA GELLINI