Castellucci Erio - Pangrazzi Arnaldo
La fede è incontro
2021/4, p. 41
La fede non fa scomparire i segni dell’umano ma li porta con sé e li fa incontrare con il Signore. La fede è questo incontro della nostra carne e delle nostre ossa con la carne e le ossa di Gesù, è l’incontro delle ferite del nostro cuore con le ferite del suo corpo: è un incontro che porta davanti a lui tutta la nostra umanità, dubbi, sofferenze e turbamenti compresi...

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VOCE DELLO SPIRITO
La fede è incontro
La fede non fa scomparire i segni dell'umano ma li porta con sé e li fa incontrare con il Signore. La fede è questo incontro della nostra carne e delle nostre ossa con la carne e le ossa di Gesù, è l'incontro delle ferite del nostro cuore con le ferite del suo corpo: è un incontro che porta davanti a lui tutta la nostra umanità, dubbi, sofferenze e turbamenti compresi; perché lui non è un fantasma, ma un uomo che ha vissuto nella sua carne dubbi, turbamenti e sofferenze. Per dimostrare che non è un fantasma, Gesù si fa invitare a pranzo: «Avete qui qualche cosa da mangiare? Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro». La fede diventa accoglienza dell'ospite, sfugge al pericolo di essere astratta e illusoria quando si trasforma in carità, si traduce nell'amore. […] Solo quando la fede diventa accoglienza concreta è capace di riconoscere Gesù risorto in carne e ossa e non come se fosse un fantasma. […] A tavola Gesù ha smesso di apparire come un fantasma agli occhi dei discepoli, ha smesso di destare la loro paura e il loro turbamento, è stato riconosciuto e ha portato la gioia. Nell'accoglienza dei fratelli, nella carità reciproca, alla tavola dell'incontro e della condivisione, svaniscono i pregiudizi e i fantasmi creati dalle nostre paure e nasce la gioia di riconoscere i segni del Signore risorto presenti dovunque, anche in coloro che credevamo lontani, indifferenti o nemici. Solo a questo punto Gesù fa la predica — «aprì loro la mente per comprendere le Scritture» —, perché le parole sono vere quando nascono dai fatti, dall'accoglienza, dall'incontro. Troppo facile dire belle parole, anche quelle della fede, saltando l’accoglienza e la condivisione. Non possiamo essere contenti fino a che le nostre comunità non saranno percepite come luoghi di accoglienza e condivisione, più che di belle parole. Spendiamo troppe energie nelle discussioni tra di noi, nel confronto dei nostri punti di vista, e trascuriamo l’unica cosa che davvero conta: incontrare anche oggi Gesù risorto nelle persone, specialmente in quelle bisognose di maggiore accoglienza.
ERIO CASTELLUCCI
da «In ogni cosa rendete grazie»
EDB, Bologna 2020
Preghiera di speranza
O Signore,
dammi la pazienza sufficiente per sopportare
le lunghe attese,
per adattarmi agli imprevisti,
per perseverare
dinanzi ai dispiaceri,
per sopportare
chi mi dà fastidio,
per convivere
con i miei limiti.
Dammi il coraggio necessario
per esprimere
le mie convinzioni,
per contrappormi all'insensibilità,
per lottare
contro le tentazioni,
per affrontare le avversità,
per credere
in ciò che è possibile.
Dammi la sapienza indispensabile
per ponderare con equilibrio,
per orientare
con discrezione,
per apprezzare
le cose semplici,
per accogliere
il mistero di ogni giorno
e confidare
nella Tua provvidenza.
Amen.
p. ARNALDO PANGRAZZI, M.I.