Giuè Rosario - Pangrazzi Arnaldo
La responsabilità che ci è stata affidata - Un altro sguardo
2021/3, p. 39
Amare il mondo è la responsabilità che ci è stata affidata. Amare è fare noi la storia del mondo. Amarlo come Dio lo ha amato e lo ama. Stare nel mondo, dentro il mondo, per farlo bello e splendente, pieno di luce, di cambiamento, della luce calorosa della misericordia. Liberarlo dalle tenebre del dolore, delle discriminazioni, della corruzione e della solitudine. Amare il mondo è quello che ha fatto Gesù, a rischio della sua vita fino a essere «innalzato» sulla croce.

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VOCE DELLO SPIRITO
La responsabilità
che ci è stata affidata
Amare il mondo è la responsabilità che ci è stata affidata. Amare è fare noi la storia del mondo. Amarlo come Dio lo ha amato e lo ama. Stare nel mondo, dentro il mondo, per farlo bello e splendente, pieno di luce, di cambiamento, della luce calorosa della misericordia. Liberarlo dalle tenebre del dolore, delle discriminazioni, della corruzione e della solitudine. Amare il mondo è quello che ha fatto Gesù, a rischio della sua vita fino a essere «innalzato» sulla croce. Ma amare il mondo significa, anche, smascherarne le tenebre, svelarne la malvagità, sebbene questo non sia facile. Le guerre, la fame, la miseria, le dittature, le scomparse di chi si oppone al potere, sono cose tenebrose. […] Si tratta di smascherare in noi, nella Chiesa e nel mondo, l'ipocrisia viscida e tenebrosa che si nasconde dietro le belle apparenze. Vivere così è «fare la verità». Perché la verità si fa, si fa nella vicenda umana e storica. Più che una dottrina da dire, da spiegare, da catechismo, la verità è un'esperienza luminosa di amore per il mondo, che può trasformarlo con opere di verità. Anche se ciò può comportare dei conflitti che non possiamo eludere. Di questo oggi ha bisogno il mondo: di chi opera la verità senza pretese di possederla, senza pretesa di avere il racconto «giusto». La verità è nel fare e offrire l'esperienza dell'amore. […] Amare il mondo significa abitarlo con amicizia, con rispetto, con trepidazione per ciò che vi accade. Amare significa «dare», Dio ha «dato». Dare una parte di se stessi, delle proprie cose più care: dare il nostro tempo perché il mondo sia più splendente di opere di bene e non di opere di malvagità. Solo così potremo con Gesù di Nazaret uscire dalle tenebre del sepolcro, per dono di Dio: Dio che non ha mai abbandonato il suo Figlio e noi con lui.
ROSARIO GIUÈ
da “La Perla e il Campo
EDB, Bologna 2020
Un altro sguardo
O Signore,
fa' che il linguaggio
della natura diventi scuola
e ispirazione per me
a riconciliarmi
con il processo delle cose
a scoprire le verità della vita a vivere in pienezza
le mie stagioni.
Aiutami a credere
che dietro le nuvole c'è il sole,
che all’ombra delle foglie autunnali ingiallite
si nasconde una nuova primavera e che una candela può dare la sua luce
solo attraverso il suo lento consumarsi.
Aiutami a ricordarmi che
non c’è pace senza conflitto,
non ci sono sorrisi
senza lacrime, non c'è aurora senza tramonto,
non c'è resurrezione
senza venerdì santo,
non c'è vita senza morte.
Aiutami ad essere consapevole che tutto
nella vita si trasforma,
tutto è limite
prima che opportunità,
tutto è ipotesi
prima che certezza,
tutto è dono
prima che diritto,
tutto è mortale
prima che eterno.
Illuminami, Signore,
a rendere feconda
la mia storia,
a lasciare buoni ricordi
del mio passaggio.
Amen.
p. ARNALDO PANGRAZZI, M.I.