Taneburgo Pier Giorgio
Torniamo a gustare il pane
2021/11, p. 4
Anche i consacrati d’Italia si apprestano a vivere il tempo di grazia del prossimo Congresso eucaristico nazionale, in programma a Matera, città del pane e dei Sassi, alla fine di settembre 2022.

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PREPARANDOCI AL CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE DI MATERA
A SETTEMBRE 2022
Torniamo a gustare il pane
Anche i consacrati d’Italia si apprestano a vivere il tempo di grazia del prossimo Congresso eucaristico nazionale, in programma a Matera, città del pane e dei Sassi, alla fine di settembre 2022.
Presso la sede della Conferenza episcopale italiana, a Roma, il 13 e il 14 settembre scorso, si è tenuto il secondo incontro di preparazione del Comitato nazionale per i Congressi Eucaristici. Ad aprire il dibattito, il giorno 13, è stato mons. Stefano Russo, Segretario generale della Cei, che ha illustrato gli appuntamenti che caratterizzeranno il cammino delle Chiese in Italia e che sono già al centro dell’attenzione del Consiglio permanente, riunitosi a fine settembre in vista dell’Assemblea generale dei vescovi italiani, in programma nel mese di novembre.
Si cerca di restare in sintonia con quanto papa Francesco ha proposto nell’invito già fatto a gennaio 2021 a tutta la Chiesa in Italia ad avviare possibilmente un cammino sinodale nella forma e nei contenuti. Perciò il Congresso eucaristico di Matera sarà parte di questo cammino sinodale nazionale. Non sarà un appuntamento come numerosi altri lungo l’itinerario di cinque anni, né una conseguenza di una mera calendarizzazione. Dovrà essere, invece, un’occasione speciale di vita che fiorisce all’interno delle comunità cristiane.
I primi due anni del cammino sinodale saranno di ascolto, per cui anche il Congresso eucaristico materano si situerà all’interno di questo tempo speciale. Il Congresso eucaristico vorrebbe diventare un momento contemplativo. Già a Budapest, nella solenne conclusione del Congresso eucaristico internazionale (settembre 2021), papa Francesco ha detto che si trattava di «un tempo di adorazione e preghiera nel cuore dell’Europa». Nel caso di Matera 2022 sarà evidentemente “nel cuore dell’Italia”. È qui che le delegazioni arriveranno per dialogare, mettendo al centro non la quantità ma la qualità, non il tanto ma il come. Questa sobrietà, nella città dei Sassi, dovrà tradursi non nel moltiplicare gli appuntamenti ma nel dare spessore e qualità all’evento. Lo slogan scelto per il prossimo Congresso eucaristico dal Consiglio permanente della Cei traduce questa linea: «Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale».
È impossibile dimenticare quanto i rispettivi fondatori degli Ordini e degli Istituti religiosi si siano lasciati folgorare in ogni tempo dal silenzio e dalla bellezza del Mistero. L’Eucaristia al centro della vita dei consacrati è emblematicamente rappresentata anche nelle comunità, dove il più delle volte gli ambienti ruotano intorno alla cappella o alla chiesa in cui si officia tutti i giorni: «Lavo nell’innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare, o Signore. Amo la casa dove tu dimori e il luogo dove abita la tua gloria» (Salmo 26,6.8). Questo salmo si svolge come una vera e propria confessione d’innocenza, un’invocazione fiduciosa. Il Congresso Eucaristico vorrebbe far riandare agli anni dell’innamoramento, donando tempo e visioni per gustare i frutti dell’adorazione: la preghiera mentale, lo “sperpero” di Betania (cfr. Marco 14,3) col profumo della vita silenziosa di Gesù, la lode comunitaria.
PIER GIORGIO TANEBURGO, OFM CAP