Gellini Anna Maria
Rinnovare lo sguardo, abbracciare il futuro
2021/11, p. 25
Numerose Congregazioni e Ordini religiosi hanno celebrato il loro Capitolo generale in questo anno post-pandemia. Eletto il nuovo Superiore Generale dei Carmelitani Scalzi e dei Frati Minori Francescani, e la nuova Madre Generale delle Suore di S. Antida Thouret, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e delle Figlie di S. Camillo.

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CAPITOLI GENERALI NEL 2021
Rinnovare lo sguardo
abbracciare il futuro
Numerose Congregazioni e Ordini religiosi hanno celebrato il loro Capitolo generale in questo anno post-pandemia.
Eletto il nuovo Superiore Generale dei Carmelitani Scalzi e dei Frati Minori Francescani, e la nuova Madre Generale delle Suore di S. Antida Thouret, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e delle Figlie di S. Camillo.
«In questo tempo difficile e complesso, in cui si rischia di rimanere “paralizzati”, nonostante tutto, state sperimentando la grazia di celebrare il Capitolo generale ordinario, e ciò è già motivo di lode e ringraziamento a Dio. In questo Capitolo vi proponete di “rinnovare la vostra visione” e “abbracciare il vostro futuro”. Vi guida la parola di san Paolo: «Sorgi… e Cristo ti illuminerà» (Ef 5,14). È una parola di risurrezione, che vi radica nella dinamica pasquale, perché non c’è rinnovamento e non c’è futuro se non in Cristo risorto». Queste parole di papa Francesco, nel messaggio ai partecipanti al Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori, possono essere considerate un augurio e un incoraggiamento per tutti gli Ordini e le Congregazioni che nel 2021 hanno celebrato il loro Capitolo generale.
Frati Minori Francescani
«Rinnovare la nostra visione. Abbracciare il nostro futuro» è stato il tema che ha ispirato e guidato dal 3 al 18 luglio 2021 il Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati Minori. Il 13 luglio, al Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi (Roma), il card. J. Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, designato da papa Francesco come cardinale delegato a presiedere il Capitolo Generale OFM 2021, ha annunciato l’elezione di p. Massimo Fusarelli a nuovo Ministro Generale OFM per il sessennio 2021-2027, succedendo a p. Michael A. Perry. E ai Minori Francescani, riuniti in S. Giovanni in Laterano il 15 luglio, papa Francesco ha rivolto un incoraggiante messaggio: «Rinnovare la propria visione: è ciò che è accaduto al giovane Francesco d’Assisi. Lo attesta egli stesso, raccontando l’esperienza che, nel suo Testamento, pone al principio della propria conversione: l’incontro con i lebbrosi, quando «ciò che era amaro gli si mutò in dolcezza di anima e di corpo» (Test 1-4). Alle radici della vostra spiritualità sta questo incontro con gli ultimi e con i sofferenti, nel segno del “fare misericordia”. Dio ha toccato il cuore di Francesco attraverso la misericordia offerta al fratello, e continua a toccare i nostri cuori attraverso l’incontro con gli altri, soprattutto con le persone più bisognose. Il rinnovamento della vostra visione non può che ripartire da questo sguardo nuovo con il quale contemplare il fratello povero ed emarginato, segno, quasi sacramento, della presenza di Dio… Da questo sguardo rinnovato, da questa concreta esperienza di incontro con il prossimo e con le sue piaghe, può nascere una rinnovata energia per guardare al futuro da fratelli e da minori, secondo il bel nome di “frati minori”, che San Francesco ha scelto per sé e per voi».
Il Papa ha poi incoraggiato ad andare incontro agli uomini e alle donne che soffrono nell’anima e nel corpo, ai poveri, alle vittime delle moderne schiavitù, ai profughi e agli esclusi di questo mondo, per offrire una presenza umile e fraterna, senza grandi discorsi, ma facendo sentire la vicinanza di fratelli minori. «Ad andare verso una creazione ferita, la nostra casa comune, che soffre di uno sfruttamento distorto dei beni della terra per l’arricchimento di pochi, mentre si creano condizioni di miseria per molti. Ad andare come uomini di dialogo, cercando di costruire ponti al posto dei muri, offrendo il dono della fraternità e dell’amicizia sociale in un mondo che stenta a trovare la rotta di un progetto comune. Ad andare come uomini di pace e di riconciliazione, invitando coloro che seminano odio, divisione e violenza alla conversione del cuore, e offrendo alle vittime la speranza che nasce dalla verità, dalla giustizia e dal perdono».
Ordine dei Carmelitani Scalzi
Dal 30 agosto al 14 settembre si è svolto a Roma il 92° Capitolo Generale dei Carmelitani Scalzi, «guidati da tre testi biblici molto significativi. Primo: ascoltare ciò che dice lo Spirito (cfr Ap 2,7); secondo: discernere i segni dei tempi (cfr Mt 16,3); terzo: diventare testimoni sino ai confini della terra (cfr At 1,8). Da queste linee programmatiche, papa Francesco ha preso spunto per il suo discorso ai partecipanti al Capitolo, in Sala Clementina l’11 settembre scorso, insieme al nuovo Preposito Generale dell'Ordine, padre Miguel Marquez Calle che succede a p. Saverio Cannistrà. «Ascoltare è l’atteggiamento fondamentale del discepolo, – ha esordito il Papa –, di chi si mette alla scuola di Gesù e vuole rispondere a quello che Lui ci chiede in questo momento difficile ma sempre bello, perché è tempo di Dio. Ascoltare lo Spirito, per poter discernere ciò che viene dal Signore e ciò che gli è contrario e, in questo modo, rispondere, a partire dal Vangelo, rispondere ai segni dei tempi attraverso i quali il Signore della storia ci parla e si rivela. Ascolto e discernimento, in vista della testimonianza, della missione portata avanti con l’annuncio del Vangelo, sia con le parole sia, soprattutto, con la vita. La fedeltà evangelica non è stabilità di luogo, ma stabilità del cuore; che non consiste nel rifiutare il cambiamento, ma nel fare i cambiamenti necessari per venire incontro a quanto ci chiede il Signore, qui e adesso. E pertanto la fedeltà richiede un fermo impegno sui valori del Vangelo e del proprio carisma e la rinuncia a ciò che impedisce di dare il meglio di sé al Signore e agli altri. L’amicizia con Dio matura nel silenzio, nel raccoglimento, nell’ascolto della Parola di Dio; è un fuoco che va alimentato e custodito giorno per giorno. Il calore di questo fuoco interiore aiuta anche a praticare la vita fraterna in comunità. Essa non è un elemento accessorio, è sostanziale. A voi lo ricorda il vostro stesso nome: “Fratelli scalzi”. Radicati nella relazione con Dio, Trinità d’Amore, siete chiamati a coltivare le relazioni nello Spirito, in una sana tensione tra lo stare soli e lo stare con gli altri, controcorrente rispetto all’individualismo e alla massificazione del mondo».
Riguardo alla vita comunitaria, papa Francesco ha richiamato la santa madre Teresa che esortava allo “stile di fraternità”, “el estilo de hermandad”. È un’arte che si impara giorno per giorno: essere famiglia unita in Cristo, “fratelli scalzi di Maria”, tenendo come modelli la santa Famiglia di Nazaret e la comunità apostolica». L’invito finale di papa Francesco, rivolto ai Carmelitani, può risuonare come messaggio per ogni persona consacrata: «A partire dall’amicizia con Dio e dallo stile di fraternità siete chiamati a ripensare anche la vostra missione, con creatività e un deciso slancio apostolico, prestando grande attenzione al mondo di oggi».
Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret
Dal 25 settembre al 15 ottobre, le Suore della Carità di s. Giovanna Antida hanno celebrato il loro 21° Capitolo generale e hanno eletto il nuovo Consiglio Generale per il quinquennio 2021-2026: suor Maria Rosa Muscarella – con 30 anni di esperienza missionaria in Africa – è la nuova Superiora Generale che succede a suor Nunzia de Gori.
Anche alle Suore della Carità, papa Francesco ha rivolto parole di apprezzamento e incoraggiamento, evidenziando che «l’impegno che ci assumiamo come Chiesa di crescere nella sinodalità è uno stimolo forte anche per gli Istituti di vita consacrata». In particolare, le consacrate sono «una presenza insostituibile nella grande comunità in cammino che è la Chiesa. Viene alla mente l’immagine di Gesù che percorre le strade della Galilea, della Samaria e della Giudea: con lui ci sono i discepoli, e tra loro molte donne; di alcune conosciamo anche i nomi (cfr Lc 8,1-3)».
Le consacrate – ha ribadito il Papa – sono «un prolungamento di quella presenza femminile che camminava con Gesù e con i Dodici, condividendo la missione e dando il proprio peculiare apporto». E ha proseguito sul valore della presenza femminile nella missione della Chiesa, riprendendo il tema ispiratore di questo Capitolo Generale: «Ripartire da Betania, con la sollecitudine di Marta e l’ascolto di Maria».
«Qui c’è di nuovo la presenza di due donne, Marta e Maria, con i loro nomi e i loro volti. Due discepole che hanno avuto un posto molto importante nella vita di Gesù e dei Dodici, lo si vede bene nei Vangeli. Questo conferma che anzitutto in quanto donne e in quanto battezzate, cioè discepole di Gesù, voi siete presenza viva nella Chiesa, partecipando alla comunione e alla missione».
Figlie di Maria Ausiliatrice
Anche le FMA si sono riunite dal 17 settembre al 25 ottobre, a Roma, presso la Curia generalizia, per il loro 24° Capitolo Generale, momento importante di verifica, di riflessione e di orientamento, secondo il tema ispiratore: «Comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità». Il 6 ottobre è stata eletta come Madre Generale dell’Istituto suor Chiara Cazzuola, finora Vicaria Generale. Madre Cazzuola succede a Madre Yvonne Reungoat, che guidava l’Istituto dal 2008.
Figlie di San Camillo
Dal 2 al 20 ottobre ha avuto luogo il 20° Capitolo Generale delle Figlie di San Camillo, a Grottaferrata. Il 7 ottobre è stata rieletta Madre Generale Zelia Andrighetti, per un secondo mandato.
Il tema ispiratore dei lavori capitolari: Quali Figlie di San Camillo per l’umanità sofferente di oggi?” ha avuto l’intento di approfondire:
• l'essere camilliana nello stile di Santa Giuseppina Vannini e del Beato Luigi Tezza tra passato, presente e futuro, per poter dare una migliore risposta evangelica alle aspettative dell'umanità sofferente di oggi e di domani;
• rispondere al pressante invito di papa Francesco, che chiede specialmente una testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa. "Che tutti possano ammirare come vi prendete cura gli uni degli altri, come vi incoraggiate mutuamente e come vi accompagnate" (Evangelii gaudium, 99).
Le vicissitudini mondiali, legate alla pandemia, rendono ancora più attuale questa tematica.
ANNA MARIA GELLINI