Prezzi Lorenzo
La “visione” del cardinale
2021/10, p. 25
Il 12 settembre nella chiesa più grande della capitale polacca, 6.000 persone onorano il “cardinale del millennio” e, fra questi, un centinaio di vescovi, il presidente della repubblica Andrzej Duda, il capo del governo e del parlamento, oltre a molte altre autorità dello Stato. La celebrazione è trasmessa in diretta in tutte le televisioni e radio del paese.

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La “visione” del cardinale
Il 12 settembre nella chiesa più grande della capitale polacca, 6.000 persone onorano il “cardinale del millennio” e, fra questi, un centinaio di vescovi, il presidente della repubblica Andrzej Duda, il capo del governo e del parlamento, oltre a molte altre autorità dello Stato. La celebrazione è trasmessa in diretta in tutte le televisioni e radio del paese. Presieduto dal prefetto della congregazione dei santi, il card. Marcello Semeraro, il rito che interessa, oltre a Wyszyński, anche suor Elżbieta Czacka, prevede, all’interno della celebrazione eucaristica, la formula della beatificazione, lo scoprimento delle immagini dei due beati, la presentazione delle loro reliquie e la solenne benedizione. Sei cori, alcuni solisti e l’orchestra sinfonica dell’esercito arricchiscono l’insieme. Wyszyński sarà ricordato il 28 maggio, sr. Czacka il 19 maggio.
Oggi, mentre la Chiesa polacca registra una drammatica frana nei consensi a causa degli abusi e di una politica intransigente e troppo vicina alla destra al potere, l’eredità spirituale di Wyszyński sembra spaccata. Da una parte, vi è l’intransigenza che ha espressioni nella “predicazione” di Radio Marja e del gruppo mediale che le ruota attorno, come anche nella pretesa del magistero locale di poter far rispettare i cosiddetti principi non negoziabili da parte del potere statuale (ben lontano dalla predicazione di papa Francesco). E, dall’altra, lo sforzo di trasparenza della Chiesa polacca in ordine alla denuncia degli abusi, anche ai livelli massimi di responsabilità pastorale, e la volontà di rinnovare l’annuncio evangelico. «Sono convinto che lo spirito di Laski (il luogo dell’iniziativa a favore dei ciechi proposta da sr. Czacka, beatificata assieme al cardinale) che ha così fortemente ispirato certi ambienti (intellettuali) nel periodo fra le due guerre e nel dopoguerra, dovrebbe oggi ispirare il nostro cattolicesimo, in particolare dei laici». «Ci manca un pensiero di vasta portata come allora» (card. Kazimierz Nycz). La sistematica polemica contro Bruxelles e la decadenza dell’Occidente, seppur plausibile in alcuni elementi, non ha la qualità della visione del “cardinale del millennio”.
LORENZO PREZZI