Papa Francesco
Messaggio di papa Francesco ai partecipanti al Congresso della vita religiosa dell’America Latina e dei Caraibi
2021/10, p. 3
Proponiamo uno stralcio del videomessaggio di papa Francesco al Congresso Virtuale Continentale della Vita Religiosa, convocato dalla CLAR dal 13 al 15 agosto 2021 sul tema: «Verso una vita religiosa intercongregazionale, interculturale e itinerante». Decisiva è l’inculturazione della fede.

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Messaggio di papa Francescoai partecipanti al Congresso della vita religiosadell’America Latina e dei Caraibi
Proponiamo uno stralcio del videomessaggio di papa Francesco al Congresso Virtuale Continentale della Vita Religiosa, convocato dalla CLAR dal 13 al 15 agosto 2021 sul tema: «Verso una vita religiosa intercongregazionale, interculturale e itinerante». Decisiva è l’inculturazione della fede.
«Vi ricordo quanto sia importante per la vita consacrata la sfida che ci pone l’inculturazione della fede. Quanto bene ci può fare scoprire che l’unità non è uniformità, ma armonia pluriforme (cfr. Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 220), e non dimentichiamo che è lo Spirito Santo che crea l’armonia. Un’armonia pluriforme per assumere le differenze, valorizzare le particolarità, in uno spirito di sana e aperta interculturalità.
La vostra presenza è necessaria affinché possa esserci e svilupparsi, naturalmente, una teologia inculturata, che si adatti alla realtà locale e che sia veicolo di evangelizzazione. Non dimentichiamo che una fede che non è inculturata non è autentica. Perciò vi invito ad entrare in quello che ci darà questa realtà, che ci darà il vero significato di una cultura che è nell’anima dei popoli. Entrate nella vita del popolo fedele, entrate con rispetto per i suoi costumi, le sue tradizioni, cercando di portare avanti la missione di inculturare la fede ed evangelizzare la cultura. È un binomio, inculturare la fede ed evangelizzare la cultura. Valorizzando ciò che lo Spirito Santo ha seminato nei popoli, che è anche un dono per noi (Ibid 246).
Quando questa inculturazione non avviene, la vita cristiana, e ancor più la vita consacrata, finisce nelle posizioni gnostiche più aberranti e ridicole. Lo abbiamo visto, per esempio, nel cattivo uso della liturgia. Ciò che conta è l’ideologia e non la realtà delle persone, e questo non è il Vangelo. Non si dimentichi il binomio: inculturare la fede ed evangelizzare la cultura.
La vita consacrata è esperta in comunione; la vita consacrata è itinerante, è promotrice di fraternità. Tuttavia, nel nostro tempo deve affrontare la tentazione della “sopravvivenza”. Quante volte si fa il calcolo di quanti religiosi o quante religiose ha la propria congregazione, o delle curve di diminuzione. Quella della sopravvivenza è una tentazione. È bene rinunciare al criterio dei numeri, al criterio dell’efficienza, che potrebbe trasformarvi in discepoli timorosi, chiusi nel passato e abbandonati alla nostalgia. Questa nostalgia che è in fondo il canto delle sirene della vita religiosa.
Di fronte a ciò, la strategia e la decisione più sagge sarebbero quelle di cogliere l’opportunità di percorrere con il Signore le vie della speranza, riconoscendo che il frutto è sotto la guida esclusiva dello Spirito Santo. Allora, cosa dobbiamo fare? Entrare nel santo popolo fedele di Dio, rispettare il santo popolo fedele di Dio, evangelizzare, testimoniare, e lasciare il resto allo Spirito Santo.
Per aiutarvi a raggiungere l’obiettivo che vi siete prefissi, vorrei ricordarvi che la gioia, l’espressione più alta della vita in Cristo, è la migliore testimonianza che possiamo offrire al santo popolo fedele di Dio, che siamo chiamati a servire e ad accompagnare nel suo pellegrinaggio verso l’incontro con il Padre.
Gioia, gioia in molteplici forme. Pace, gioia, senso dell’umorismo. Per favore, chiedete questa grazia. Nell’esortazione sulla santità ho voluto mettere appunto un capitolo sul senso dell’umorismo. È così triste vedere uomini e donne consacrati che non hanno senso dell’umorismo, che prendono tutto sul serio. Per favore. Stare con Gesù è essere gioiosi, è anche avere la capacità di questo senso dell’umorismo che dà la santità. Leggete questo piccolo capitolo della mia esortazione sulla santità.
[…] Che Dio vi benedica e che lo Spirito Santo vi conceda la luce della sua grazia affinché possiate essere sempre uomini e donne di incontro, di fraternità. Che la Santa Vergine vegli su di voi».
PAPA FRANCESCO