Ambrosio Alberto Fabio, Pangrazzi Arnaldo
L'infinitamente piccolo. Il tempo ... nel tempo del coronavirus
2021/1, p. 40
... Io spero, e imploro il Signore, che questo infinitamente piccolo che sta imperversando ci insegni che quel che avevamo dato per scontato... è infinitamente grande. Che il Signore protegga l’umanità.

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Testimoni
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VOCE DELLO SPIRITO
L’infinitamente piccolo
Avevamo ormai dato tutto per scontato: i rapporti familiari, le amicizie, le conoscenze, i rapporti di lavoro, perché erano diventati un bene commerciale. Avevamo dato per scontato che gli amici si potessero abbracciare sempre. […] Avevamo dato per scontato tante cose, forse l'essenziale. Un semplice saluto, una stretta di mano, un abbraccio, gesti del quotidiano che costituiscono un patrimonio umano immenso. Avevamo dimenticato che abbracciare un anziano fa vivere e dona coraggio. Avevamo dimenticato che chiamare più sovente amici e cari può essere un fattore vitale. […] Ma avevamo anche dato per scontato che per andare a messa ci vuole un prete, in buona salute, che ci vuole una chiesa aperta e che ci vuole un popolo sano. Avevamo dato per scontato che, per vivere da cristiani, la santa messa fosse essenziale, e questo in virtù del cosiddetto precetto domenicale. E sia! Il precetto domenicale non verrà mai meno, ma non è assoluto nemmeno quello. […] E in quel mentre, in un millesimo di millimetro, un agente patogeno, un virus, distrugge quei comportamenti che non solo davamo per scontati, ma che ormai ci annoiavano pure. Quell'impercettibile nemico ha messo in ginocchio l'infinitamente grande, il desiderio sempre più infinito di potenza umana di voler gestire tutto, di dare tutto per scontato, a partire dalle cose più semplici. E l’infinitamente piccolo può perciò mettere in ginocchio l'infinitamente grande. Forse questo agente patogeno ci insegna che l'infinitamente semplice gesto di una normalissima messa in una chiesa di paese ha un valore inestimabile. Io spero, e imploro il Signore, che questo infinitamente piccolo che sta imperversando ci insegni che quel che avevamo dato per scontato... è infinitamente grande. Che il Signore protegga l'umanità.
ALBERTO FABIO AMBROSIO
da “La messa di tutti
EDB, Bologna 2020
Il Tempo... Nel tempo del coronavirus
O Signore, siamo osservatori e spettatori
di eventi e mutamenti mai immaginati.
Un minuscolo virus, chiamato Covid-19,
come il giovane Davide che ha demolito l'arroganza di Golia,
si è preso gioco delle nostre false illusioni,
ha sgretolato i castelli
del nostro apparente controllo.
Questo maestro implacabile e severo
ha frenato la nostra folle corsa ed estratto il cartellino rosso,
ci ha tolto la patente
di circolazione,
espropriandoci della gioia di abbracciare
i nostri cari
sottraendoci il diritto
di socializzare.
Smarriti in un mondo ridimensionato,
dalle nostre finestre abbiamo ruminato pensieri
sul significato del tempo, mosaico dove scriviamo la nostra storia,
ora abitato da agende sospese e libertà condizionate.
Il Covid-19 ci ha fatti passare:
dal tempo della frenesia al tempo della quiete;
dal tempo dei contatti al tempo delle distanze;
dal tempo del piacere al tempo del sacrificio;
dal tempo dello spreco al tempo del risparmio;
dal tempo delle comodità al tempo dell’essenzialità;
dal tempo della progettualità al tempo dell’imprevedibilità.
Il passaggio del coronavirus ha scombussolato
la scaletta dei nostri
rituali insegnandoci
a vivere una stagione trasformativa:
ci ha tolto il tempo delle certezze
per formarci
alla provvisorietà,
ci ha tolto il tempo dell’autosufficienza
per aprirci alla fratellanza,
ci ha tolto il tempo dell’azione per educarci al riposo.
O Signore, aiutaci a ricordarci che il tempo è un dono, non un diritto;
un’opportunità, non una prigione; un’arena di incontri e di scontri;
un avvicendarsi di traguardi raggiunti
e di opportunità perdute.
Ti ringraziamo per tutti i tempi ricevuti, intrisi di sorrisi
e di lacrime,
occasioni in cui ci siamo sentiti astri e disastri,
esperienze di fertilità
e di sterilità,
gallerie che hanno custodito amori
e distacchi.
Fortifica il nostro spirito per far fronte
ai disagi di oggi,
per avere pazienza con chi ci irrita o infastidisce,
per allenarci alla resistenza e alla positività.
Quando il tempo non sarà più una certezza e giungerà l’ora del tramonto, fa' che intraprendiamo l'ultimo viaggio, dal tempo all’eternità,
affidandoci a Te, con tutti i tempi vissuti nella tua creazione. Amen.
p. ARNALDO PANGRAZZI M.I.