2020/9, p. 1
La crisi della pandemia ha avuto anzitutto aspetti positivi, ossia dei benefici sia a livello sociale che personale; ma anche aspetti negativi, alcuni di tipo più
personale. Che cosa concludere: ne usciremo migliorati o disperderemo il bene che questo periodo ci ha insegnato?
2020/9, p. 5
Può essere (ma di questo sono meno convinto) che l’attuale crisi sanitaria e sociale mondiale non sia l’effetto diretto delle nostre scelte o delle nostre omissioni in rapporto al pianeta. Né dobbiamo pensarla come la nemesi
di una natura in rivolta. Facciamo però attenzione a evitare una tranquilla,
quanto superficiale assoluzione generale, che ci permetta di uscire dall’arca di Noè dopo la quarantena, per tornare a fare tutto come prima, come se niente
fosse accaduto.
2020/9, p. 6
Sr. Noëlle Hausman, responsabile della rivista Vies consacrées (il sito: www.viesconsacrees.be), intervista sr. Véronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi/e di Francia. Note di famiglie, appunti di Chiesa e sguardo al futuro.
2020/9, p. 7
Il coronavirus è arrivato in un momento in cui si stava lanciando l’anno dedicato a Dante Alighieri, ricorrendo nel 2021 il settimo centenario della morte del Sommo Poeta. E così anch’io ho ripreso in mano il vecchio Dante, scoprendolo, questa volta, come maestro di vitaù spirituale, anche per l’oggi, compreso l’oggi della vita religiosa. Un maestro attendibile, per la sua sofferta autobiografia, un maestro realista per la sua conoscenza del mondo e dei suoi drammi, delle sue miserie e delle sue potenzialità, un maestro affascinante per l’inarrivabile bellezza della sua poesia.
2020/9, p. 9
Il paese oggi ha bisogno di rigenerarsi e di reinventarsi. Il vecchio sistema è ormai in
frantumi. La speranza viene dai giovani. Ma niente sarà possibile senza un ingente
aiuto internazionale e senza la liberazione dalle interferenze dei paesi vicini.
2020/9, p. 10
Per comprendere cosa sta succedendo nel contesto politico e sociale dell’America Latina, prenderò in prestito una parola che appare in alcuni passaggi dell’esortazione postsinodale di papa Francesco Querida Amazonia. A mio
modo di vedere, questo termine dice molto del modo di sentire latinoamericano e certamente dice molto allo stesso papa Francesco. Si tratta del termine “colonizzazione” che, nell’esortazione, ricorre sia come verbo sia come sostantivo. Nel documento appare undici volte e ciò dimostra la sua importanza nel testo e nel contesto.
2020/9, p. 12
Una inchiesta interna e un saggio storico denunciano comportamenti impropri di due
fondatori: p. Georges Finet (Foyers de charité) e p. Josef Kentenich (Opera di
Schönstatt). Interrogarsi senza avvilirsi.
2020/9, p. 15
Come Discepole del Vangelo ci siamo sentite interpellate dall’importanza di
annunciare il Vangelo quando, nel 1973, le prime sorelle hanno raccolto le loro prime intuizioni, in ascolto del Concilio Vaticano II.
2020/9, p. 17
2020/9, p. 18
Si é spento l’8 agosto 2020. Frei Betto, autore di questo articolo, amico di Casaldáliga, ha scritto di lui: “Ora mi accorgo di aver conosciuto un santo e un profeta. Santo per la sua fedeltà radicale al Vangelo e profeta per i rischi di vita affrontati e le avversità sofferte.
2020/9, p. 21
La Madre di Dio ci è donata quale modello da imitare, è la via che ci porta a Gesù, la
Madre che ci è sempre vicina, è la “donna eucaristica”, secondo la felice espressione di san Giovanni Paolo II, che ci introduce nel Tabernacolo. A lei sono affidate le chiavi del monastero e di tutti i cuori.
2020/9, p. 24
È sempre lui che viene a noi. Dio si fa nostro prossimo. A queste pecore senza pastore, a questi malati senza medico, a questi uomini spogliati delle loro speranze ma ancora abitati dal suo ricordo e che lo cercano anche là dove sanno bene di non trovarlo; proprio in questo povero tesoro dei sogni perduti, Gesù si avvicina. Essi lo rimpiangono ed egli è là che cammina con loro. “Lui” e “loro”: Luca inquadra la sua frase in queste due parole che riassumono la storia, ogni storia. Lui con noi».
2020/9, p. 25
Con il richiamo ad episodi della vita di s. Chiara d’Assisi, fr. Perry intende
incoraggiare le sorelle clarisse, illuminando i fatti avvenuti in diversi monasteri nei
mesi del lockdown a causa del Coronavirus.
2020/9, p. 27
Esempio silenzioso e mite di un’esistenza spesa per gli altri, con umiltà straordinaria
ha lasciato un’eredità di carità e di fede che continua a portare frutti abbondanti
attraverso la cura di centri di accoglienza, case-famiglia e comunità terapeutiche.
2020/9, p. 29
Come elaborare un’immagine non svalutata «della condizione di fragilità che possa
aprire la strada a una interpretazione della anzianità, non solo in termini di declino
e di degrado ma come un diverso modo di essere dell’umanità»?
2020/9, p. 32
2020/9, p. 33
Convegni, analisi e studi si sono succeduti negli anni, ma non hanno risolto il «caso
vita religiosa». L’intenzione qui è di muoverci da una prospettiva piuttosto disattesa,
quella ecclesiologico-fondamentale.
2020/9, p. 35
La Fase 1 della “chiusura” precauzionale introdotta a livello nazionale l’8 marzo ha
provocato un effetto contundente sull’esecuzione penale in genere e sul “sistema
carcere” in particolare, accendendo l’innesco di un processo potenzialmente virtuoso, ma non ancora implementato.
2020/9, p. 37
2020/9, p. 38
TAIZÉ A 15 anni dalla morte di Roger Schutz
EUROPA I Gesuiti accorpano le Province mitteleuropee
BRASILE Religiose/i brasiliani contro il governo
2020/9, p. 40
Il cammino nel deserto fa sperimentare continuamente incognite e difficoltà. (Libro dei Numeri 21,4-9) Il popolo sa reagire solo con un piagnucoloso lamento. Più che naturale sfogo, o un istintivo scaricamento di tensione, l’atteggiamento denota una relazione malata con Dio, di cui ci si fida poco o nulla. La fatica del momento e l’incognita del viaggio favoriscono un distacco psicologico e affettivo da colui che in ripetute occasioni aveva assicurato una amorosa presenza protettrice. La meta non sta più davanti agli occhi come polo attrattivo, perché l’angustia del presente occupa tutto l’orizzonte, oscurando ogni speranza.
2020/9, p. 41
Un excursus attraverso la Bibbia ci rivela che Dio abita là dov’è l’uomo.
L’accompagna nelle sue vicende umane, soffre con lui e gli prepara una dimora
eterna in cielo.
2020/9, p. 46
L’Autrice, docente di Storia del Cristianesimo alla Sapienza di Roma e all’Istituto
Patristico Augustinianum propone di leggere il Cantico dei cantici secondo il metodo interpretativo della tradizione ebraica e delle comunità cristiane dei primi
secoli. Questo testo biblico dell’AT veniva letto nella festa di Pasqua e proposto ai catecumeni che nella notte di Pasqua sarebbero stati battezzati.
Le coordinate interpretative del Cantico dei Cantici attingono alle risonanze del testo biblico in passi dell’AT e del NT che contengono le stesse parole e hanno
in Cristo Gesù la chiave di lettura principale. L’interpretazione diventa così cristologica, pasquale, liturgica.
2020/9, p. 47
Bruni, professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma, propone i due Libri di Samuele, nel contesto di una lettura originale, affascinante,
sviluppando le sue riflessioni in 31 capitoli. Insieme a una grande conoscenza
e fedeltà al testo biblico, l’A. mostra una grande apertura e libertà di sguardo sulle realtà umane, e tutte le illumina con la Parola.