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La Chiesa e la vita consacrata hanno bisogno che Bose continui il suo cammino. Il senso e la fatica dell’allontanamento del fondatore (E. Bianchi) e di altri.
Cronaca, commenti, discussioni e attese.
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C’erano tempi in cui ci si confrontava continuamente con i Fondatori, non solo per dire che “il mio è più grande, o più santo, del tuo”, ma per verificare se si stava camminando sulla via giusta. Il Fondatore, con la sua santità peculiare e le sue scelte apostoliche, era la pietra di paragone cui rifarsi continuamente e umilmente. Padre Arrupe diceva col suo sorriso disarmante, che la differenza tra
sant’Ignazio e lui, era che il primo era il fondatore e lui l’affondatore della Compagnia.
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In seguito all’incontro congiunto UISG e USG del 25 maggio scorso, i consigli esecutivi hanno voluto condividere, con tutte le realtà di Vita Consacrata, preoccupazioni, esperienze, spunti per il discernimento in questo tempo di prova e sofferenza per l’intera umanità.
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I vescovi, e non solo, hanno denunciato “molte irregolarità”, circa una decina, per
quanto concerne la libertà e la trasparenza del processo elettorale e si domandano se queste irregolarità non pregiudichino i risultati.
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Dal 28 al 31 maggio 2020, doveva aver luogo a Roma il terzo Incontro internazionale. Ma è stato rimandato a causa del Covid 19. Erano iscritte oltre 700 donne consacrate, con diversi Vescovi e delegati, provenienti da 61 Nazioni.
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In occasione del 50° anniversario della promulgazione del Rito di Consacrazione delle Vergini e in vista del convegno internazionale organizzato dalla Congregazione
per la vita consacrata (annullato a causa della pandemia), è stata realizzata una raccolta dati sulla presenza delle consacrate nelle diocesi italiane.
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Laura Marangoni racconta in prima persona cosa ha significato gestire una residenza per anziani nel periodo del Covid-19. Un’esperienza drammatica, commovente e impossibile da dimenticare.
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Il mondo di cui siamo parte è, per noi credenti, creazione di Dio. E come opera di Dio è anche mantenuta in vita dalla decisione divina di ‘creare’. Questa convinzione nasce dall’ascolto della Parola di Dio e della tradizione religiosa.
L’accompagnamento della religione alla domanda “che cosa c’è all’origine del mondo”, è un grande sostegno alla vita del credente, e aiuta a vivere gratitudine e curiosità per l’opera di Dio. Dio ha creato il mondo e con questo vogliamo dire che lo mantiene in vita, anzi Gesù più volte afferma addirittura che Dio ama il creato, e
tutta la storia dell’umanità.
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Dal Concilio il dialogo ecumenico ha conosciuto un continuo crescendo. Ma, dopo i
numerosi risultati raggiunti, attualmente una delle maggiori sfide resta la mancanza
di un consenso realmente solido sull’obiettivo da raggiungere.
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In questi ultimi anni siamo testimoni di eventi che, se da un lato appaiono indicare
un futuro percorribile al cammino dell’unità, dall’altro segnalano una crisi profonda
che sembra rendere vani gli sforzi compiuti.
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Il cuore della sua spiritualità sta nell’aver voluto farsi radicalmente dono per gli altri
abbandonandosi senza riserve alla volontà di Dio. Da questo cuore ardente è nato
l’Istituto delle Suore Missionarie Saveriane, presente oggi in Africa, Americhe e in
Asia. Dichiarata Venerabile da papa Francesco.
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Secondo il cardinal Tonini Annalena Tonelli (Forlì, 1943 – Borama 2003) appartiene al “genere di persone che ricevono da Dio il suo stesso sguardo e guardano prima del tempo e al di là del tempo”. Annalena può suscitare in chi
l’accosta due riferimenti: Charles de Foucauld e Teresa di Calcutta.
Persona totalmente fuori norma per intelligenza, fortezza, attitudine profetica, senso pratico, talento organizzativo, capacità di coinvolgere chiunque nei suoi progetti di salvezza dei più poveri. Qualità poste sempre a servizio del suo carisma, percepito fin da bimba: l’accoglienza dell’amore divorante di Dio in Gesù Cristo, vivo in ogni essere umano, trasparente soprattutto nei brandelli di umanità ferita che riempiono il mondo.
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Dalla martoriata Siria giungono testimonianze e segnali di come ripartire dal
femminile. Le donne passano da vittime di violenze perpetrate dagli uomini a pilastro
che regge la famiglia e guida la società al di là della guerra.
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L’idea ispiratrice che sta alla base del progetto educativo dei futuri presbiteri è la
‘carità pastorale’ in tutte le sue espressioni: come atteggiamento di una vita in
permanente attitudine oblativa.
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Dio attraverso la sua creazione non manifesta solo ciò che è visibile e temporale, ma anche ciò che è invisibile ed eterno»: con queste parole Santa Ildegarda
di Bingen, dottore della Chiesa, ci fa parte della sua esperienza sensibile della presenza di Dio nel mondo e in tutte le cose. L’esperienza della mistica benedettina trova eco nella frase che Gesù risorto rivolge agli apostoli: «Andate
per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura» (Mc 16,15). La redenzione
non riguarda solo le donne e gli uomini, ma tutta la creazione.
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Iraq: segni di rinascita e speranza
Nigeria: I villaggi del nord in balìa di attacchi armati e saccheggi
Aleppo: A 7 anni dal rapimento dei due metropoliti
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Nei momenti di tristezza, nella sofferenza della malattia, nell’angoscia della persecuzione e nel dolore del lutto, ognuno cerca una parola di consolazione. Sperimentiamo che cosa significhi essere disorientati, confusi, colpiti nel profondo
come mai avevamo pensato. La mente si riempie di domande, ma le risposte non arrivano. La ragione da sola non è capace di fare luce nell’intimo, di cogliere il dolore che proviamo e fornire la risposta che attendiamo.
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L’autore di questo articolo, Luís Oviedo Torró, OFM, propone quattro chiavi di
lettura del fenomeno della pandemia, a partire dalla fede: la chiave apocalittica,
quella di segno che invita alla conversione, la chiave pasquale e quella
dell’incarnazione e accompagnamento.
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Il titolo del volume riprende il tema del Convegno organizzato un anno fa dal Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione della Facoltà teologica dell’Emilia- Romagna e colloca il vangelo dentro la città. Questo «essere dentro» del vangelo va inteso tanto nel senso che esso già risuona nella città, perché Dio abita in essa prima che noi ve lo scopriamo e lo annunciamo, quanto nel senso che non è possibile recare la buona notizia di un’esistenza umana risanata e felice, se non stando dentro la città, condividendone la vita, risvegliando la coscienza di una reciproca appartenenza e convergendo con l’impegno di tutti verso un bene comune.
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In 8 capitoli, l’A. sviluppa un approfondito studio sulle nanotecnologie, che
manipolano la materia a livello atomico e molecolare, e trasformano anche la società. In campo economico incidono sugli altri prodotti e sugli altri processi affinché siano allineati all’introduzione dei suoi artefatti competitivi. Hanno potenzialmente la capacità di influenzare le istituzioni e di trasformare le relazioni sociali, il lavoro, l’economia.