Battaglia Domenico
Dal sepolcro vuoto a discepoli del Risorto
2020/5, p. 41
Dove il povero comincia a vivere, dove il povero comincia a liberarsi, dove gli uomini sono capaci di sedersi attorno ad una tavola comune per condividere ciò che possiedono, Dio è presente. Povero è sempre colui che si mette in cammino e cerca. I poveri, maestri del cercare interiore, camminatori nell’infinito di una sete che non trova risposte lungo le strade ma solo il calore del cuore, del loro e di quelli che incontrano.

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VOCE DELLO SPIRITO
Dal sepolcro vuoto
a discepoli del Risorto
Dove il povero comincia a vivere, dove il povero comincia a liberarsi, dove gli uomini sono capaci di sedersi attorno ad una tavola comune per condividere ciò che possiedono, Dio è presente. Povero è sempre colui che si mette in cammino e cerca. I poveri, maestri del cercare interiore, camminatori nell'infinito di una sete che non trova risposte lungo le strade ma solo il calore del cuore, del loro e di quelli che incontrano. I poveri possono parlare della semplicità delle cose e della vita. Ci possono dire dove si trova quello che stiamo cercando. Possono parlarci di orizzonti che per loro si aprono quando un altro semplicemente si accosta a loro. Poveri siamo noi quando, mendicanti di luce e di acqua, torniamo alla fonte, al pozzo della nostra liberazione. Al pozzo della presenza. Al pozzo della prossimità di Dio, della nostra nuova nascita. Scorrono davanti a noi le ore del dolore che vive Maria di Magdala. È povera di tutto. Si aggrappa alla ricerca di un corpo morto. Maria è stata sempre accanto a Gesù con gli altri discepoli, rendendosi utile alle loro necessità, ha ascoltato Gesù, lo ha accompagnato. Il sepolcro diventa stranamente il pozzo della sua liberazione, il giardino della sua risurrezione. Maria di Magdala è già stata guarita da Gesù ed è diventata sua discepola, lo ha seguito insieme agli altri. Ora Gesù non le vuole più donare solo la sua vicinanza, i suoi occhi, la sua Parola, ma vuole che tutto questo diventi suo. Desidera che il discepolato diventi consapevolezza profonda e radicata, vita nuova e per sempre sua, sua unica ricchezza. D'ora in poi Maria di Magdala sarà Maria incontrata dal Risorto. Nicodemo, un fariseo, un discepolo che vive all'ombra della paura del giudizio degli altri, va di notte da Gesù, per non farsi vedere. Come può un uomo rinascere quando è vecchio? Come possiamo rinascere dall'alto? Una liberazione che Nicodemo capirà solo in seguito. Sarà lui con Giuseppe di Arimatea a chiedere il corpo di Gesù e a deporlo nel sepolcro. La difficoltà che avvertiamo, l’incapacità di essere gratuiti, l’avviluppamento su noi stessi, l'allontanamento dall’altro, quella solitudine che attanaglia l’anima anche quando non si è soli, non possono restare fuori dalla preghiera. Siamo stati troppo abituati a cercare le speranze e gli dei fuori di noi, a delegare ai mercenari la gestione della nostra pace o della nostra lotta, ad accettare, in nome dei valori costruiti da pochi, troppe catene, illusioni, paure, attentanti alla nostra coscienza. […] Abbiamo dato un prezzo a tutto e sentiamo la tentazione di presentarci anche noi nel grande mercato della menzogna per mettere all'asta anche l’ultima nostra dimensione: la speranza di ricominciare, di ribattezzare le parole ultime dell’esistenza, di parlare una lingua nuova, fatta non più di suoni mercantilizzati ma di gesti di vita, dove l'amore non possa più essere scambiato con l'oppressione, la libertà con l'ordine, la pace con l'immobilismo. Entriamo in questa tensione, entriamo nella profondità del nostro essere, entriamo nella dimensione dell'ascolto di noi stessi, dell’altro, di Dio. Convertiamo il nostro spirito.
Domenico Battaglia
da “Sulle tracce di Dio”
Editrice AVE, Roma 2019