Odoardo Focherini (1907-1944)
Nota biografica
1907 (6 giugno): Odoardo Focherini nasce a Carpi (MO) da una famiglia di origini trentine. Cresce e si impegna nella realtà ecclesiale locale, diventando anche Presidente diocesano dell’Azione Cattolica.
1924: in collaborazione con Zeno Saltini fonda L’Aspirante, la prima testata cattolica in Italia dedicata espressamente ai ragazzi.
1927: diventa corrispondente locale per il quotidiano bolognese L’Avvenire d’Italia e per L’Osservatore Romano.
1930: sposa Maria Marchesi. Fra il 1931 e il 1943 nasceranno sette figli.
1934: viene assunto dalla Società Cattolica di Assicurazione di Verona, prima come agente poi come ispettore.
1939:riceve l’incarico di consigliere mandatario, cioè amministratore delegato, de L’Avvenire d’Italia.
1942: inizia l’attività a favore degli ebrei perseguitati: procura loro documenti falsi e li fa espatriare grazie a una fitta rete di contatti costituita da sacerdoti e persone comuni.
1943: dopo l’8 settembre intensifica l’attività a favore degli ebrei: ne salva oltre un centinaio in pochi mesi.
1944 (11 marzo): è arrestato all’ospedale di Carpi mentre organizza la fuga dell’ebreo Enrico Donati. Portato dal reggente del fascio di Carpi alla questura di Modena, viene recluso nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, dove viene interrogato ma non processato.
1944 (5 luglio): è trasferito al campo di concentramento di Fossoli (frazione di Carpi). Qui conosce e salva dalla fucilazione l’ufficiale degli alpini Teresio Olivelli, che sarà suo compagno di deportazione in Germania e lo assisterà anche negli ultimi giorni di vita, per poi morire egli stesso a Hersbruck nel 1945 ed essere proclamato beato nel 2018.
1944 (5 agosto): è trasferito al campo di concentramento di Gries (Bolzano).
1944 (5 settembre): è deportato in Germania nel campo di Flossenburg, successivamente nel sotto-campo di Hersbruck.
1944 (27 dicembre): muore nell’infermeria del lager di Hersbruck, a causa di una setticemia per una ferita non curata alla gamba.
1955: la comunità israelitica di Milano gli conferisce la Medaglia d’oro alla memoria.
1969: lo Stato di Israele gli conferisce il titolo di «Giusto fra le Nazioni».
1996: ha inizio il processo di beatificazione.
2007: il presidente Giorgio Napolitano gli conferisce la Medaglia d’oro della Repubblica Italiana al merito civile.
2013: la congregazione delle Cause dei Santi lo riconosce beato per il martirio in odium fidei. Il 15 giugno in piazza Martiri a Carpi avviene la cerimonia ufficiale della beatificazione, presieduta dal prefetto card. Amato.
2019: davanti alla sua ultima abitazione a Mirandola (MO) viene posata una Pietra d’inciampo (Stolperstein) a memoria del suo sacrificio e della deportazione nei lager nazisti.
Per approfondimenti:
G. Vecchio, Un « Giusto fra le Nazioni»: Odoardo Focherini (1907-1944). Dall’Azione cattolica ai lager nazisti, EDB, Bologna 2017
I. Vellani – M. Peri – F. Manicardi, Odoardo Focherini. Il sorriso distintivo della santità, Ave-LEV, Roma 2013
O. Focherini, Lettere dalla prigionia e dai campi di concentramento (1944). A cura di U. Parente, M. Peri, O. Semellini, EDB, Bologna 2013
M. Marchesi, Con tutta l’angoscia del mio cuore di sposa. Lettere inedite a Odoardo Focherini, EDB, Bologna 2018
www.odoardofocherini.it
www.causesanti.va › santi-e-beati › odoardo-focherini
http://giustiemiliaromagna.it/giusti/storia-di-odoardo-focherini/
a cura Elena Boni