Gellini Anna Maria
Il capolavoro imperfetto
2020/3, p. 47
Ambrogio Spreafico, vescovo della diocesi di Frosinone-Veroli- Ferentino e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, apre la riflessione proponendo domande comuni a ogni uomo: Chi siamo? Da dove veniamo? Perché ridiamo, piangiamo, ci appassioniamo, soffriamo, ci ammaliamo, guariamo?...

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Ambrogio SPREAFICO Il capolavoro imperfetto EDB, Bologna 2019
Ambrogio Spreafico, vescovo della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e presidente della Commissione Cei per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, apre la riflessione proponendo domande comuni a ogni uomo: Chi siamo? Da dove veniamo? Perché ridiamo, piangiamo, ci appassioniamo, soffriamo, ci ammaliamo, guariamo? Il male e la sua forza distruttiva perché attraversano la storia dell'umanità fin dall'inizio e nessuna generazione è mai riuscita a liberarsene, nonostante il progresso e le scoperte scientifiche abbiano notevolmente migliorato la qualità della nostra esistenza terrena? Da dove viene questo nostro desiderio di infinito dentro una vita che ha sempre, comunque, un limite? E poi, è un male questo limite o è quello che dà senso al tempo, proprio la limitatezza del tempo, l'alternarsi di luce e buio, di freddo e caldo, il cambiamento del nostro corpo, della natura, della nostra mente? L’A. cerca di rispondere proponendo una riflessione sul tema della custodia del creato a partire dalla Bibbia. La prima parte del libro evidenzia la creazione nel suo insieme, l’essere umano in questo contesto, l'ordine e il disordine cosmico. La seconda rilegge la creazione tenendo come punto di riferimento ideale le quattro componenti del cosmo: acqua, sorgente di vita e di morte; aria, respiro della terra; terra, luogo della manifestazione dei doni di Dio; fuoco, energia divina e umana. La nostra società ha spesso perso la dimensione della gratuità e del dono, e il settimo giorno della creazione è diventato il giorno degli affari e delle spese. Niente riposo, niente contemplazione delle opere di Dio, ma anche niente sguardo nuovo su se stessi e sul mondo. Nel racconto biblico è interessante notare come il compimento della creazione non sia l'essere umano, ma il sabato, cioè il riconoscimento della presenza di Dio nella vita del mondo.
Il libro si conclude con un capitolo che propone una breve rilettura della Laudato si' e quattro schede che riassumono gli elementi del creato in una visione attuale e scientifica e offrono motivi di riflessione sul nostro tempo.