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Il documento papale si colloca oltre le dispute che hanno accompagnato il lavoro sinodale e sviluppa quattro sogni per una Chiesa aperta all’audacia dello Spirito e marcatamente laicale.
Intervista a don Maurizio Gronchi.
2020/3, p. 4
Il deserto avanza, non solo geograficamente. La solitudine indesiderata si espande silenziosa e subdola in tutto il mondo, desertificando esistenze, provocando isolamenti che producono altre solitudini, agendo come un killer sulla salute delle persone, mettendo in difficoltà collaudati sistemi di assistenza
sanitaria, gettando un’ombra sul futuro delle nuove generazioni, che crescono in una società segnata dal numero crescente di famiglie unipersonali, dalla crisi demografica, dal prolungamento della vita, dal dominio dei social.
Le solitudini sono innumerevoli e assumono molti volti.
2020/3, p. 5
Per la prima volta i vescovi dei Paesi del “Mare nostrum” si sono incontrati a Bari,
per dialogare sulle problematiche più scottanti e tentare di offrire percorsi e proposte
condivise, alla luce delle parole di papa Francesco.
2020/3, p. 8
Per la Giornata della vita consacrata, l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace,
Vincenzo Bertolone, ha scritto ai religiosi/e della sua diocesi:
«Abbiate sempre il coraggio di comunicare la gioia di un’esperienza:
la gioia dell’incontro intimo, gioioso e fruttuoso col Signore!».
2020/3, p. 12
L’ambito del nostro impegno quotidiano, qualunque esso sia, si svolge in gesti semplici; vi sono incontri, collaborazioni, gesti, decisioni. Da queste azioni è formato il tessuto concreto dei nostri giorni. Madre Teresa di Calcutta ha scritto: “La preghiera sta in tutte le cose, in tutti i gesti”. Ella ci dà testimonianza che è possibile aprire all’amore di Dio ciò che stiamo facendo.
2020/3, p. 13
A oltre un anno di distanza dall’Accordo tra Vaticano e Cina sulla nomina dei vescovi, le discussioni non si placano. Le gravi sfide al Regno di mezzo, il ruolo del paese nel mondo e il processo di “sinizzazione” delle fedi.
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Possiamo ricavare qualche tratto dalle relazioni presentate nei primi giorni
del Capitolo, nonché dalle Linee conclusive, frutto dell’elaborazione dei gruppi di lavoro e poi dell’Assemblea.
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Il convegno organizzato dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata
e le Società di vita apostolica ha sviluppato il tema Economia a servizio delle forme
di vita contemplativa. Molto alta la partecipazione.
2020/3, p. 21
La Quaresima è itinerario di progressiva spoliazione, semplificazione, liberazione.
Bisogna passare dal deserto al giardino, protesi alla gioia pasquale, per diventare
veramente uomini recuperati a se stessi, alla comunità e a Dio.
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Il viaggio del Papa, la situazione sociale ed ecclesiale del paese: il vescovo di Beira
(Mozambico) racconta la sua Chiesa. Forza e debolezza della vita consacrata.
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"Ascoltare, discernere, comunicare, animare e accompagnare» sono i verbi che hanno tessuto la trama del VI incontro internazionale dei direttori delle riviste di vita consacrata (Fatima, 27-29 gennaio).
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Il linguaggio che i giovani comprendono è quello di coloro che danno la vita, che
sono lì a causa loro e per loro, e di coloro che, nonostante i propri limiti e le proprie
debolezze, si sforzano di vivere la fede in modo coerente.
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Questa è un’esperienza di Chiesa, nata e cresciuta con un forte radicamento nella
Chiesa locale e parrocchiale. Sottovoce, vorremmo quasi offrire alle diocesi un piccolo modello di Chiesa sinodale, accogliente che annuncia il Vangelo nel modo più semplice e vero: da persona a persona, con gioia.
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Maria Vingiani, fin dagli anni giovanili, manifestò la sua passione per il dialogo
ecumenico e cercò con tenacia l’incontro con le altre fedi, sino a fondare il SAE
(Segretariato per le attività ecumeniche) associazione laica e interconfessionale, nata negli anni del Concilio Vaticano II.
2020/3, p. 36
Africa: Nigeria/ Abuja / Brasile: diminuisce la percentuale dei cattolici /Enfine libre! Finalmente libera!
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La cura è quell’atteggiamento che rende familiare lo straniero, vicino il lontano, che genera tra le persone ponti talmente forti da creare legami eterni e duraturi. Vive la cura colui che è decentrato da sé, sbilanciato verso l’altro, in un continuo esodo dal proprio io narcisistico verso un tu da cercare, da custodire, da promuovere e da valorizzare. Non è facile vivere questa radicale disponibilità all’altro, questa propensione all’ascolto che si fa dono. Per questo servono
persone che «si hanno in mano», che non temono di perdersi in questo viaggio verso l’alterità.
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Le due autrici di questo volume insegnano all’Istituto di studi teologici,
nella Facoltà di teologia dei gesuiti a Bruxelles, che ha formato nel corso di cinquant’anni centinaia di religiosi e religiose, di sacerdoti e una decina di vescovi. Con competenza esse affrontano la questione della vita consacrata secondo le loro personali risorse nel campo delle scienze umane e della teologia.
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Ambrogio Spreafico, vescovo della diocesi di Frosinone-Veroli- Ferentino e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso,
apre la riflessione proponendo domande comuni a ogni uomo: Chi siamo? Da
dove veniamo? Perché ridiamo, piangiamo, ci appassioniamo, soffriamo, ci
ammaliamo, guariamo?...