Giuè Rosario - Pangrazzi Arnaldo
Sperare resistendo, pregando. Preghiera per i colpiti da coronavirus
2020/12, p. 36
Come discepoli e discepole di Gesù siamo convinti che il tempo stia dentro un’alleanza tra Dio e noi. Siamo fiduciosi che, al di là del fluire storico con le sue contraddizioni, un senso nella vita vi sia. Che la nostra vita scorra dentro una densità di senso, verso un orizzonte che intravediamo appena e che, insieme, attendiamo nel suo manifestarsi. Ecco il senso dell’Avvento.

Accedi alla tua area riservata per visualizzare i contenuti.

Questo contenuto è riservato agli abbonati a
Testimoni
.
VOCE DELLO SPIRITO
Sperare
resistendo, pregando
Come discepoli e discepole di Gesù siamo convinti che il tempo stia dentro un'alleanza tra Dio e noi. Siamo fiduciosi che, al di là del fluire storico con le sue contraddizioni, un senso nella vita vi sia. Che la nostra vita scorra dentro una densità di senso, verso un orizzonte che intravediamo appena e che, insieme, attendiamo nel suo manifestarsi. Ecco il senso dell'Avvento. Che non riguarda (almeno nella sua prima fase) la preparazione al Natale, quanto l’attesa/presenza di questo fine e senso ultimo che viene dalla fiducia/speranza di incontrare il Signore. Allora ci appare chiaro che l'anno liturgico ha una logica che ci accompagna, nella preghiera e nello studio della Scrittura, durante lo svolgersi della vita. […] Il tempo non è, dunque, disabitato, ma è abitato da noi in compagnia di Dio. Non siamo soli, buttati nel mondo. Anche di fronte al dolore e alla morte (per in quali non c'è alcuna giustificazione) siamo chiamati a resistere e sperare. […] Si tratta di "vigilare" per non smarrirsi» … Siamo in cammino in compagnia di nostro fratello Gesù verso il Regno di Dio, fino a quando Dio stesso «sarà tutto in tutti» (1Cor 15,28). Per cui ogni giorno, a casa, per strada, al lavoro o in comunità possiamo poter dire con le lampade accese: «Venga il tuo Regno». «Vieni, Signore» a dare un senso alle nostre giornate, alle nostre fatiche, alle nostre attese, alle nostre inquietudini. Attendiamo, vigilanti, la manifestazione della grazia di Dio. Ecco il senso dell'Avvento: l'irruzione di un tempo nuovo, che vale la pena vivere per sperare, resistendo, pregando. Attendiamo l’adempimento delle promesse di Dio: dell'oggi di Dio che si manifesta sempre in forme, modi e tempi inediti. E mentre facciamo spazio a una coscienza vigile, ci impegniamo nella società, ciascuno e ciascuna nel proprio compito, secondo quello che il Signore Gesù ha consegnato a ciascuno e ciascuna. Vivere come se tutto dipendesse da noi, vivere come se tutto dipendesse da Dio. Nella fiducia che la grazia di Dio ci renderà saldi.
Rosario Giuè
da “La Perla e il Campo
Omelie per un tempo nuovo. Anno B
EDB, Bologna 2020
Preghiera per i colpiti da coronavirus
O Signore,
accogli le nostre suppliche in questo tempo critico e drammatico
contrassegnato da un virus che ci ha spogliato delle nostre certezze.
È un virus che ha trovato un'infinità di nicchie dove nascondersi
e una catena impensabile di strategie per diffondersi,
ardue da individuare
e contrastare.
La preghiera, in mezzo allo sgomento e l’inquietudine che avvertiamo,
resta il filo misterioso che ci unisce a Te e agli altri,
un atto che ci permette di narrare i nostri timori e le nostre attese,
rinvigorire la nostra fede e il nostro senso di fratellanza.
In questo momento vogliamo pregare per tutti i colpiti dal corona virus,
quanti nelle loro abitazioni e negli ospedali sono aggrediti da questo ospite
che si è impadronito dei loro pensieri e del loro futuro.
Ti affidiamo, in particolare, quanti sono nei reparti di terapia intensiva,
persone in affanno, in cerca d'aria e di aiuto,
che implorano vita, timorose di morire.
Te li affidiamo nella loro angoscia, nel loro Orto degli Ulivi,
nei loro sguardi in cerca di volti
cui comunicare i loro sentimenti, affetti e messaggi,
ma talvolta impossibilitati a farlo dalla loro prigione forzata.
Fa' che quanti li assistono trasmettano gentilezza e conforto,
fa' che nella loro solitudine e smarrimento avvertano
la tua presenza misteriosa e le tue parole:
"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi e io vi darò ristoro”.
La tua grazia sopperisca ai nostri limiti e turbamenti
e ci aiuti a fidarci e ad affidarci a Te. Amen
P. ARNALDO PANGRAZZI, M.I.