Gellini Anna Maria
Vite digitali
2020/10, p. 47
L’A. teologo moralista, sviluppa una approfondita e puntuale lettura di un’inedita e imprevista condizione in cui l’essere umano viene a trovarsi e nella quale alcune sue esperienze umane fondamentali subiscono mutazioni tali da chiamare in causa l’etica teologica.

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Giovanni Del Missier Vite digitali EDB, 2020 pp. 69 € 9,50
L’A. teologo moralista, sviluppa una approfondita e puntuale lettura di un'inedita e imprevista condizione in cui l'essere umano viene a trovarsi e nella quale alcune sue esperienze umane fondamentali subiscono mutazioni tali da chiamare in causa l'etica teologica. Da essa ci si aspetta una riflessione sapienziale che indichi le modalità attraverso le quali l'umanità possa fiorire nel nuovo contesto esistenziale, senza perdersi o compromettere la propria dignità, offrendo elementi concettuali e pratici per interpretare, comprendere ed evangelizzare il «nuovo mondo digitale». Non di semplici mezzi strumentali ci si deve occupare, ma di un nuovo mondo da abitare e nel quale fare esperienza autenticamente umana e cristiana, secondo forme il cui esito non è scontato perché dipendono dalla libertà e dalla capacità progettuale che deve continuamente riproporsi in forme autentiche. L'ambiente digitale, affascinante e per molti aspetti ancora inesplorato, segnato da confini sempre più incerti tra reale e virtuale, è una vera e propria rivoluzione culturale. Esso condiziona l'esperienza individuale e sociale e deve essere compreso a fondo se si vuole che le persone riescano ad attribuire un nuovo significato al silenzio e siano in grado di riappropriarsi di uno sguardo più contemplativo sulla realtà. L'obiettivo è di equilibrare l'ecosistema della comunicazione, donando profondità alla parola, spessore all'ascolto e autenticità al dialogo tra le persone. E non ultimo, imparare a contrastare il fenomeno delle fake news, maturando un rapporto più consapevole e critico nei confronti dell'informazione. È necessario un costante discernimento delle modalità con cui ciascuno è presente nel mondo dei media e delle motivazioni per cui in esso agiamo, per evitare di offuscare l'interiorità, inquinare e avvelenare le relazioni, perdere la libertà. È salutare recuperare la pazienza e i tempi lunghi dei processi di sedimentazione delle esperienze e ridefinire le questioni dell’identità e della coerenza, della verità e della testimonianza.