MONACHE AGOSTINIANE di Rossano (CS)
Rallegrata da Dio
2020/1, p. 17
L’autrice traccia una biografia di colei che fu badessa dell’Eremo agostiniano di Lecceto (SI) dal 1989 al 2005, seguendo la sua vicenda a due livelli: da un lato le tappe esteriori della sua vita, dalla nascita nel 1931 alla formazione giovanile all’interno dell’Azione Cattolica a Macerata, ai suoi studi di filosofia e l’incontro con S. Agostino; nel 1963 l’ingresso nel monastero di Cascia e i primi anni di vita monastica, fino all’elezione a Preside della Federazione dei Monasteri Agostiniani d’Italia, nel 1971, e infine l’approdo all’Eremo di Lecceto, di cui fu guida per 16 anni, fino al giorno della sua morte.

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Rallegrata da Dio
Paola BIGNARDI, Rallegrata da Dio. Madre Alessandra Macajone, monaca agostiniana, Cantagalli, Siena 2019, pp. 204
L’autrice traccia una biografia di colei che fu badessa dell’Eremo agostiniano di Lecceto (SI) dal 1989 al 2005, seguendo la sua vicenda a due livelli: da un lato le tappe esteriori della sua vita, dalla nascita nel 1931 alla formazione giovanile all’interno dell’Azione Cattolica a Macerata, ai suoi studi di filosofia e l’incontro con S. Agostino; nel 1963 l’ingresso nel monastero di Cascia e i primi anni di vita monastica, fino all’elezione a Preside della Federazione dei Monasteri Agostiniani d’Italia, nel 1971, e infine l’approdo all’Eremo di Lecceto, di cui fu guida per 16 anni, fino al giorno della sua morte.
Ad un secondo livello, la Bignardi, che fu amica di Madre Alessandra negli ultimi anni di vita, ne traccia l’itinerario interiore, attingendo in gran parte ai suoi Diari.
Ne emerge una figura di intensa umanità e spessore interiore, sensibile all’amicizia, vissuta come un “ministero” verso chiunque: Madre Alessandra ha pensato e vissuto il monachesimo non come via avulsa dalla storia, ma anzi come sentiero per far incontrare il mondo e gli altri in Dio, in un’esperienza dagli orizzonti universali. E Lecceto divenne, oltre che un centro di spiritualità ricercato soprattutto da Seminari, Sacerdoti e persone consacrate, un porto dove tutti, da qualunque provenienza, potevano attraccare.
L’amore per S. Agostino la porta a riscoprire l’immenso tesoro dei suoi scritti e a trasmettere alle sue monache la passione per lo studio, come nutrimento per la sapienza del cuore e insieme come ricerca da condividere con tutti, a partire dagli ospiti del monastero.
Si può definire una sorta di vocazione nella vocazione l’attrattiva di Madre Alessandra per il recupero dell’innocenza originaria: vede nel Battesimo il momento in cui l’uomo ha un’anima davvero innocente, semplice, e si sente chiamata a vivere “in una disposizione interiore che tutto guarda con gli occhi e col cuore di un bimbo, incondizionatamente aperto e totalmente abbandonato a Te e ai fratelli: in tutto disarmato” (dal Diario).
Davanti ai cambiamenti epocali affrontati, Madre Alessandra non si è lasciata sgomentare, ma ha saputo viverli con intelligenza, curiosità e coraggio; ecco perché la sua vita può continuare ad essere una parola significativa per tanti: comunità cristiane in genere e non solo monastiche, credenti e non, umili cercatori di senso e di speranza.
a cura delle Monache Agostiniane di Rossano (Cs)