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Dopo la ripresa dei temi del sinodo pan amazzonico
e della protezione dei minori e di adulti vulnerabili,
l’intervento più atteso - aperto ad un vero e proprio
“cammino pasquale”- sulla VR nel XXI secolo.
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito,
motu proprio, trentadue onorificenze al Merito
della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono
distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà,
nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela
dei minori, nella promozione della cultura e della legalità,
per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione,
della ricerca e della tutela dell’ambiente.
Suor Gabriella Bottani, 55 anni (Milano), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la totale dedizione con cui da anni è impegnata nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla tratta degli esseri umani”.
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Quando ero giovane e stavo per decidermi ad entrare in convento, mi sarebbe piaciuto diventare
missionaria e partire per terre lontane per aiutare i missionari nella diffusione del Vangelo, servendo i
poveri negretti e gli ammalati. Mi vedevo entrare ed uscire dalle capanne povere ma simpatiche, accolta
con sorpresa e gratitudine. Fantasticavo molto su questa vita che rendeva presente la bontà del Signore
tra i poveri pagani…
Ma le mie Ancelle non avevano ancora missioni tra gli infedeli e di fronte al mio desiderio di partire, mi
dicevano che gli infedeli erano più numerosi qui da noi che laggiù, che le missioni più difficili erano qui
da noi, dove non si sapeva più né sorridere né sperare…
2020/1, p. 6
In questi ultimi tempi si sono compiuti molti progressi.
Adesso rimane aperto il grande tema: Chiesa, eucaristia, ministero.
Ma ciò non avviene dall’oggi al domani.
Tuttavia si può dire che sta avvenendo più di quanto si pensi.
2020/1, p. 7
2020/1, p. 8
Tutto è presente al Dio della misericordia e della pace.
Ma a Lui ci rivolgiamo, secondo l’insegnamento del Maestro, formulando delle richieste: “Dacci il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori…”. A riguardo di un mistero tanto singolare, quale è il dialogo della creatura con il suo Creatore e Redentore, il nostro è sempre uno sperimentare, un tentativo mai pienamente soddisfacente.
Anzitutto dunque procuriamo di non smettere mai di cercare come meglio pregare, e dunque di vivere la preghiera ogni giorno come fosse la prima volta nella nostra vita.
2020/1, p. 9
Come deve comportarsi un operatore pastorale (prete, religioso e laico) davanti alla
pratica del suicidio assistito? I vescovi svizzeri hanno scritto un testo che considera
nella sua complessità tale situazione.
2020/1, p. 11
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt 11,28).
Questo versetto, tratto dal vangelo di Matteo, è il tema della XXVIII Giornata
Mondiale del Malato (11 febbraio 2020).
2020/1, p. 14
Può il monachesimo avere nostalgia del suo passato o deve avere nostalgia del Regno di Dio che viene per tutti? L’aspetto escatologico, insito alla scelta monastica, non può essere confuso con una sorta di assenteismo storico.
2020/1, p. 17
L’autrice traccia una biografia di colei che fu badessa dell’Eremo agostiniano di Lecceto (SI) dal 1989 al 2005, seguendo la sua vicenda a due livelli: da un lato le tappe esteriori della sua vita, dalla nascita nel 1931 alla formazione giovanile all’interno dell’Azione Cattolica a Macerata, ai suoi studi di filosofia e l’incontro con S. Agostino; nel 1963 l’ingresso nel monastero di Cascia e i primi anni di vita monastica, fino all’elezione a Preside della Federazione dei Monasteri Agostiniani d’Italia, nel 1971, e infine l’approdo all’Eremo di Lecceto, di cui fu guida per 16 anni, fino al giorno della sua morte.
2020/1, p. 19
Nell’incontro si desiderava mettere in sharing i cuori, le intenzioni, le paure,
i desideri di ciascuno. Si voleva provare a vedere se è vero che
«è dolce che i fratelli vivano insieme».
2020/1, p. 22
È stato un Congresso di notevole livello, promosso dalla Conferenza Episcopale
messicana (6-8 novembre 2019) e organizzato dal Centro per la protezione del minore in Messico, ma con partecipanti un po’ da tutta la Chiesa latinoamericana.
2020/1, p. 24
2020/1, p. 25
Al termine della preghiera dell’Angelus del 10 novembre scorso, papa Francesco ha
annunciato per il prossimo anno un suo viaggio nel Sud Sudan. Si compie così un
desiderio a lungo coltivato e ripetutamente espresso.
2020/1, p. 27
«Non serve una povertà teorica, ma la povertà che si impara toccando la carne di
Cristo povero, negli umili, negli ammalati, nei bambini». È questo il modo con cui il
Papa oggi si pone a contatto con il mondo.
2020/1, p. 27
«Non serve una povertà teorica, ma la povertà che si impara toccando la carne di
Cristo povero, negli umili, negli ammalati, nei bambini». È questo il modo con cui il
Papa oggi si pone a contatto con il mondo.
2020/1, p. 30
Da secoli l’umanità tenta di definire in cosa consista la felicità e quale sia il modo per conseguirla. La felicità rimane sempre un’idea soggettiva, ma dipende anche fortemente dal contesto sociale e dalle condizioni in cui ci troviamo a vivere. Nella modernità si è fatto sempre più coincidere il benessere e la felicità con la disponibilità crescente di beni materiali. Infatti per fornire orientamenti
alla politica, le società odierne utilizzano il Prodotto Interno Lordo (PIL), che è un indicatore sintetico: una società progredisce e i cittadini vivono una vita migliore se cresce la ricchezza materiale – misurata come somma di beni e servizi prodotti (il suo PIL) –, mentre il segno di disagio più evidente è il PIL in declino.
2020/1, p. 31
L’internazionalità è un tema qualificante, ed è il futuro. Non deve rassicurarci la
costatazione che i membri delle nostre comunità o famiglie religiose appartengono a
diverse nazioni; non è sufficiente per dire che è maturato tra noi un atteggiamento di
accoglienza reciproca, di internazionalità.
2020/1, p. 34
Attraverso di loro il Signore ci chiama a una conversione, a liberarci dagli
esclusivismi, dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto. Attraverso di loro il Signore
ci invita a riappropriarci della nostra vita cristiana nella sua interezza.
2020/1, p. 36
2020/1, p. 37
ROMA Il card. Tagle, nuovo Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli
INDIA - RAJASTHAN Le suore dello Spirito Santo ‘rivoluzionano’ la vita di 10mila tribali
CONGO Sofferenza senza fine
CHIESA NEL BISOGNO La persecuzione contro i cristiani
2020/1, p. 39
L’episodio di Cana avviene il settimo giorno, poiché Giovanni struttura il primo capitolo del suo vangelo contando i «giorni» a partire dall’«In principio» (Gv 1,29.35.43; 2,1). È evidente quindi che nel suo sentire Gesù è la nuova creazione, la sua vicenda è proseguimento e rinnovamento dell’antica creazione.
Nell’episodio di Cana si compie anche il primo dei sette «segni» di Gesù.
«Segno» è il termine che Giovanni usa, preferendolo a «miracolo», poiché nella sua lettura profonda i miracoli di Gesù sono tutti segni di qualcosa che va al di là del semplice fatto.
2020/1, p. 40
Il 30 ottobre 2019, all’università Urbaniana di Roma, si è inaugurato l’anno
accademico con una lectio magistralis di p. Amedeo Cencini sul tema «Prospettive e segni di futuro, oggi, nella vita consacrata». Riprendiamo in forma
abbreviata la conferenza che apparirà integrale in Sequela Christi della
Congregazione per i religiosi.
2020/1, p. 46
«La musica prima di tutto» è un motto celebre del poeta francese Paul Verlaine
(1844-1896), precursore del movimento simbolista, nella sua Arte Poetica. Secondo Verlaine, nella poesia conta innanzitutto la sonorità e il ritmo perché l’unità del poema è un’unità di tonalità.
Jean-Louis Ska, gesuita belga, docente al Pontificio Istituto Biblico e direttore della sezione per l’A.T. della rivista scientifica Biblica, ritiene «essenziale individuare la tonalità di un brano biblico appena si inizia la lettura per sentirne tutta la melodia, con le sue variazioni, le sue sfaccettature e la sua complessità.
2020/1, p. 47
L’Autore, prete della diocesi di Bergamo, insegnante di Latino e Greco nei
licei, si occupa dagli anni ’80 di problemi pastorali legati alla realtà dei Testimoni
di Geova. Il suo intento è di presentare, a partire da un confronto sulla Bibbia,
alcuni aspetti della fede cattolica in confronto con la dottrina e le prassi dei Testimoni di Geova. È possibile dialogare con loro senza far polemiche?