Terenzi Vittoria
Aprendo nuovi cammini
2019/9, p. 5
Dal 13 al 15 giugno si è svolto, a Roma, il V Incontro delle Nuove Forme di Vita Consacrata, cui sono intervenuti 130 partecipanti provenienti da 22 Paesi, dell’Africa, America del Sud e del Nord, Asia ed Europa.

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V Incontro nuove forme di vita consacrata
APRENDO NUOVI
CAMMINI
Dal 13 al 15 giugno si è svolto, a Roma, il V Incontro delle Nuove Forme di Vita Consacrata, cui sono intervenuti 130 partecipanti provenienti da 22 Paesi, dell’Africa, America del Sud e del Nord, Asia ed Europa.
L’incontro ha avuto come tema «Aprendo cammini: consacrazione e stati di vita nelle nuove forme di vita consacrata». Nel convegno si sono alternate relazioni e momenti di condivisione nei gruppi in cui i partecipanti hanno potuto riflettere e condividere esperienze sugli argomenti proposti dai relatori: la consacrazione carismatica, messa in luce da Lourdes Grosso García, M.Id; il termine “famiglie ecclesiali e rapporti tra stati di vita”, proposto da P. Friedrich Bechina, fso; il tema della consacrazione come Alleanza con Dio, approfondito da P. José Cristo Rey García Paredes, cfm, e quello della comunione missionaria, analizzato da P. Rodrigo Moya, fmvd.
All'inizio dei lavori P. Jesús Fernández, presidente dell’Istituto di Cristo Redentore missionarie e missionari identes, ha sottolineato che ciò che contraddistingue i consacrati è l’aspirazione all’unione mistica e alla santità e che, per aiutare la Chiesa ad essere fermento di santità, i consacrati devono essere testimoni credibili del Vangelo. Queste riflessioni hanno dato l'avvio al Convegno conclusosi, poi, con l'intervento di mons. José Rodríguez Carballo, arc. Segretario della CIVCSVA.
Al termine del convegno, abbiamo intervistato Lourdes Grosso García, M.Id, Direttrice del Segretariato della Commissione Episcopale per la Vita Consacrata (Conferenza Episcopale Spagnola) e Consultrice della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, che è stata anche una delle organizzatrici.
Quali erano le finalità del convegno?
Gli incontri delle Nuove Forme di vita consacrata sono convocati da alcune delle Nuove Forme di vita consacrata riconosciute dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica (CIVCSVA), in particolare dall'Istituto Id di Cristo Redentore, missionarie e missionari identes e la Fraternità Missionaria Verbum Dei. In questa edizione la Famiglia Spirituale "L'Opera" è entrata a far parte dell'équipe di coordinamento.
L'obiettivo generale era quello di riunire in particolare gli istituti e le associazioni di diritto pontificio e diocesano già approvati con questa denominazione - o che siano almeno su questo sentiero perché si riconoscono come tali - per approfondire, a partire da una conoscenza istituzionale, familiare e diretta, gli aspetti di questi nuovi carismi che lo Spirito ha donato alla Chiesa. L'incontro voleva anche percorrere un cammino che portasse a conoscere e condividere la ricchezza di questi doni ricevuti, in risposta grata all'ispirazione data dallo Spirito Santo ai fondatori e alle fondatrici e in servizio alla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, che con materna sollecitudine ci accompagna in questo processo.
Quali punti sono stati maggiormente sottolineati nel corso del Convegno?
La struttura del Meeting comprendeva relazioni, dialoghi con relatori e gruppi di lavoro su ciascuna delle relazioni, con successiva condivisione, che ha reso possibile l'approfondimento di ciascuno degli argomenti e uno scambio molto arricchente. Le tematiche affrontate nelle relazioni sono state le seguenti: Consecratio et Consecratio per Evangelica Consilia. Status quaestionis; Nuove forme e Famiglia Ecclesiale; Carisma e Consacrazione; Consacrazione e missione negli stati di vita. Una tavola rotonda è stata anche dedicata alla riflessione sulla comunione tra gli stati della vita nelle Nuove Forme di vita consacrata.
Quali sono le caratteristiche principali delle nuove forme di vita consacrata?
Le nuove forme di vita consacrata, in generale, appaiono come una singola istituzione dove ci sono uomini e donne, celibi, chierici e sposati. Fanno voto di povertà, castità e obbedienza, hanno vita comune con membri che fanno voto di castità, inteso secondo il codice come celibato; hanno un governo unificato dell'intera istituzione e poi ci sono altri superiori che sono a capo dei diversi rami. Hanno una forte spiritualità e una grande capacità di evangelizzazione; lavorano come professionisti o impiegati in diversi ambienti, assistenziali e culturali, raggiungendo tutti gli angoli del mondo con il loro apostolato.
Riconoscono il valore della comunione ecclesiale, con il desiderio di poter aiutare la Chiesa: nella parrocchia, nella diocesi o in altri campi più generali e laici, sia a livello nazionale che internazionale; hanno il desiderio di collaborare con altri gruppi o istituzioni religiose per essere, insieme, in grado di svolgere la missione ad gentes più fruttuosamente.
La vita di preghiera e l'esperienza contemplativa sono di grande importanza per le Nuove Forme di vita consacrata, quindi (indipendentemente dalla varietà delle sue manifestazioni) si può parlare di una nuova presentazione del carattere monastico che si basa sulla vita mistica.
Uno degli aspetti che richiede un approfondimento è il significato del concetto di consacrazione e, di conseguenza, dei voti e dei vincoli sacri.
Dobbiamo continuare a lavorare per rafforzare tutto ciò che è nuovo o più specifico per le Nuove Forme di vita consacrata, specialmente nel modo di istituzionalizzare i carismi e fornire una formazione solida e adeguata per la comunione tra gli stati di vita e la missione evangelizzatrice nel mondo attuale.
Quali linee per il futuro sono emerse dai lavori di gruppo?
Ci sono molti aspetti che sono stati affrontati in questi giorni, ma possono essere riassunti in due linee principali di riflessione che rimangono aperte:
1. Consacrazione: distinzione tra consacrazione battesimale e consacrazione carismatica; in che modo questa speciale consacrazione si manifesta nelle Nuove forme di vita consacrata?
2. Definizione di famiglia ecclesiale.
Cosa si intende quando si parla di "famiglia ecclesiale"?
È quello che si sta cercando di definire. Secondo l'oratore che ha sviluppato questo argomento, nel diritto canonico non esiste ancora una forma definita di "Famiglia ecclesiale" e il competente Dicastero della Santa Sede (o anche i competenti Dicasteri) non hanno ancora ricevuto alcun regolamento esecutivo concreto per l'approvazione di una comunità con questo nome.
Allo stesso tempo, tuttavia, bisogna riconoscere che alcuni istituti che sono nuove forme di vita consacrata (cf. 605) nel decreto della loro erezione sono già chiamati "Famiglia ecclesiale" e che in vista di ciò esiste una serie di elementi di struttura e forma, che sono comuni a tutti. Pertanto, è necessario partire da questi elementi comuni che potrebbero, in un modo coerente con le considerazioni della CIVCSVA, essere decisivi in futuro per le future approvazioni sotto questo titolo. Per questo motivo, è essenziale esaminarli bene e svilupparli all'interno della legge appropriata.
Il Convegno è andato secondo le vostre aspettative?
Questa riunione ha ampiamente risposto agli obiettivi proposti. Per quanto riguarda la partecipazione, il numero di partecipanti è cresciuto rispetto agli altri anni.
Da parte di tutti sono state affrontate le questioni con profondità e chiarezza, come si è visto sia dalle domande poste ai relatori che dalle conclusioni dei gruppi.
C'è stato anche l'accompagnamento e la presenza della CIVCSVA, attraverso l'assistenza dell'arc. Segretario mons. José Rodríguez Carballo alla sessione conclusiva e alla chiusura dell'Incontro. Sottolineando che lo Spirito Santo non si ripete, ma che è creativo, ci ha spinto a mantenere la "diversità carismatica" e ha sottolineato alcuni aspetti da considerare nel futuro lavoro delle Nuove Forme di vita consacrata: il quadro giuridico, la comunione ecclesiale, il rapporto con i fondatori e fondatrici, la nozione di consacrazione e l'importanza della formazione.
Rispetto all'ultimo convegno, quali passi avanti sono stati fatti?
Sottolineo che sono state incorporate nuove comunità, il che implica che c'è una maggiore conoscenza di questi incontri e la necessità di camminare insieme per comprendere ciò che lo Spirito Santo ispira in quest'ora della Chiesa. In coloro che avevano partecipato prima, c'è stata una maggiore chiarezza della vocazione e della missione del loro specifico carisma, oltre alla maturità per riflettere sulle caratteristiche comuni dei nostri istituti, per trovare il giusto quadro giuridico. Indubbiamente si continuano a consolidare i legami di fraternità e comunione tra tutti.
Vittoria Terenzi