Gellini Anna Maria
Uomini e animali
2019/7, p. 47
Il libro invita a riflettere come nel nostro tempo sia l’uomo sia l’animale vedano oscurata sempre più la loro natura autentica di esseri viventi per diventare oggetti plasmati e manufatti. L’invasione dell’artificio nella vita umana e la manipolazione del corpo sino al superamento della stessa condizione umana nell’inquietante utopia post-umana sono il corrispettivo della sorte dell’animale, ridotto a oggetto e a macchina, usato, manipolato geneticamente, costretto a condizioni di vita innaturali.

Accedi alla tua area riservata per visualizzare i contenuti.

Questo contenuto è riservato agli abbonati a
Testimoni
.
Faggioni - Giorgi Uomini e animali EDB 2019
P. Faggioni, ordinario di Bioetica all'Accademia Alfonsiana di Roma, consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione per le cause dei santi, è Consigliere del Tribunale della Penitenzieria Apostolica, e membro corrispondente della Pontificia Accademia pro Vita. La Giorgi è docente emerita di Sacra Scrittura all’ISSR di Siena e nelle scuole di formazione teologica delle diocesi di Grosseto e di Massa Marittima-Piombino. Il libro invita a riflettere come nel nostro tempo sia l'uomo sia l'animale vedano oscurata sempre più la loro natura autentica di esseri viventi per diventare oggetti plasmati e manufatti. L'invasione dell'artificio nella vita umana e la manipolazione del corpo sino al superamento della stessa condizione umana nell'inquietante utopia post-umana sono il corrispettivo della sorte dell'animale, ridotto a oggetto e a macchina, usato, manipolato geneticamente, costretto a condizioni di vita innaturali. La risposta alla riduzione scientista e oggettivista dell'uomo e la difesa dei valori umani passano, paradossalmente, per il riconoscimento dei valori animali e per il superamento di una visione scientista e meccanicista dell'animale: non si difende l'uomo umiliando l'animale, né si difende l'animale umiliando l'uomo, ma riconoscendo la realtà profonda dell'uno e dell'altro.
Gli AA. hanno pertanto cercato nella fede cristiana della creazione i fondamenti per narrare la storia di uomini e animali come creature, aprendo la riflessione verso un’etica della relazione e dei destini comuni. Le conseguenze pratiche di questa visione sono il superamento di un'etica del dominio umano per passare a un'etica del rispetto e della responsabilità dell'uomo verso la vita animale. È chiaro che riconoscere il senso, la consistenza e il valore della vita animale, altro non è che un aspetto di una nuova visione del mondo, una nuova visione che ci permetta di leggere e affrontare le grandi questioni legate all'ecologia e all'impatto delle attività e progettualità umane sull'ecosistema terrestre.