Stercal Claudio
Leggere la Bibbia insieme
2019/7, p. 22
La proposta a un gruppo di universitari e ad alcuni adulti: 260 sono i capitoli del Nuovo Testamento. Leggendone uno al giorno si può facilmente concludere la lettura dell’intero Nuovo Testamento in meno di nove mesi.

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Una proposta con risultati inaspettati
LEGGERE LA BIBBIA
INSIEME
La proposta a un gruppo di universitari e ad alcuni adulti: 260 sono i capitoli del Nuovo Testamento. Leggendone uno al giorno si può facilmente concludere la lettura dell'intero Nuovo Testamento in meno di nove mesi.
Lo scorso anno, abbiamo provato a proporre un'iniziativa di questo tipo a un gruppo di studenti universitari e ad alcuni adulti. Abbiamo organizzato e distribuito a tutti un calendario con il programma di lettura: un capitolo al giorno, da leggere personalmente, nel momento più adatto della propria giornata, se possibile in una chiesa. L'inizio è stato fissato il 1 gennaio 2018 e il termine il 17 settembre. Circa 160 i partecipanti. Il cammino è stato accompagnato da una serie di brevi messaggi, inviati via mail almeno una volta alla settimana, per scandire il cammino e offrire qualche spunto di riflessione. A settembre abbiamo proposto un incontro finale, per leggere insieme l'ultimo capitolo dell'Apocalisse, condividere qualche impressione sull'esperienza vissuta e celebrare l'eucaristia. Indubbiamente una bella esperienza.
Per questo abbiamo deciso di riproporla anche nel 2019. Inizio questa volta a Natale (25 dicembre 2018) e termine il 10 settembre 2019. A chi l'anno precedente aveva già partecipato all'iniziativa abbiamo offerto tre possibilità: leggere il Pentateuco (187 capitoli); rileggere il Nuovo Testamento; leggere insieme il Pentateuco e il Nuovo Testamento.
La lettura del Pentateuco è iniziata anch'essa il 25 dicembre 2018 ed è terminata il 29 giugno 2019. Anche quest'anno la lettura è stata accompagnata da brevi messaggi, inviati via mail, almeno una volta alla settimana. I partecipanti sono circa 350 per la lettura o rilettura del Nuovo Testamento e circa 50 per la lettura del Pentateuco.
Stiamo pensando, per il futuro, di riproporre ogni anno la lettura del Nuovo Testamento affiancandola di volta in volta a una parte dell'Antico Testamento: dopo il Pentateuco si potrebbe passare ai libri profetici (258 capitoli), ai libri storici (310 capitoli) e ai libri sapienziali (313 capitoli). Nell'arco di quattro/cinque anni si potrebbe, quindi, leggere insieme, anche se personalmente, l'intera Bibbia.
Impressioni
dei lettori
La prima e più comune constatazione fatta dai partecipanti all'iniziativa si potrebbe sintetizzare così: "insieme è più facile e più bello". Molti avevano già provato a leggere il Nuovo Testamento, ma non tutti erano riusciti ad arrivare alla fine. Sapere che altri, nello stesso giorno e con lo stesso calendario, condividono l'iniziativa aiuta molto a mantenere fedeltà all'impegno quotidiano e a gustare la lettura. Si potrebbe dire che una delle prime esperienze fatte è la forza e il senso della comunità. Come dichiarano alcuni partecipanti: «Anche “a distanza” è sentirsi parte di una comunità. È sapere che ogni giorno altre persone leggono le stesse parole o, meglio, la stessa Parola. […] Leggere “insieme” è spinta a continuare, spinta ad affrontare anche le pagine più difficili, spinta a cercare di capire e interiorizzare» (Cristina). «Sembrava un'impresa impossibile, eppure […] la modalità "non da soli", ma in gruppo – oserei dire un popolo in cammino, anche se una comunità un po' particolare, fatta di persone che non si conoscono personalmente – aiuta» (Chiara).
Vari i frutti che i partecipanti riconoscono di avere raccolto. Margherita ha trovato nella Parola di Dio una fedele compagna di viaggio: «La mattina mi sveglio e ho già in mano la Bibbia, desiderosa di leggere il capitolo del giorno, pensandomi in comunione di preghiera con altri. […] Parola di Dio vera, viva, che interpella, che risponde, sostiene, accompagna. Nutrimento per il mio cammino». Edoardo e Sandra avvertono questa esperienza come un "antidoto" alla fretta e alla superficialità delle proprie giornate: «Credo che l'idea di un cammino, per di più insieme a qualcuno, sia un antidoto alla fretta, alla volontà di avere un risultato entro la giornata, a cercare veloci conclusioni alle proprie domande» (Edoardo); «Ha permesso degli attimi di raccoglimento nella quotidianità che altrimenti sarebbero andati perduti» (Sandra).
Rosangela e Marta interpretano questa iniziativa come un'occasione per riconoscere la presenza e la volontà di Dio nelle proprie giornate: «Questa lettura è diventata un momento importante della giornata: è come se Dio mi desse appuntamento al mattino appena sveglia; aprendo la Bibbia mi chiedo cosa vorrà dirmi per vivere, secondo la Sua volontà, tutto quanto ho in agenda» (Rosangela); «Mi ha fatto bene questo appuntamento che ho conservato fisso al mattino molto presto, in treno, mentre andavo al lavoro. Gesù ha dato un sapore diverso ai miei giorni. Era come incontrarlo per strada al mattino... e saperlo vicino tutto il giorno. Voglio continuare così» (Marta).
Qualcuno segnala la differenza rispetto alla lettura del Vangelo della messa del giorno: «Lascia un'impronta più forte, dà una continuità che la lectio del Vangelo del giorno non dà» (Chiara). Secondo Celina, consente più facilmente un progressivo avvicinamento a Gesù: «Una lettura continuata, abbraccia e focalizza la vita e il messaggio di Gesù in modo completo, ampio e immediato; intensifica il contatto diretto con la Parola, favorisce ulteriormente l'incontro, il confronto, il conforto, la partecipazione e la conformazione a Cristo».
Per Paola è interessante anche l'accostamento più immediato alla vita delle prime comunità cristiane: «Sto apprezzando molto l'esperienza di leggere continuativamente la Parola (per me è la prima volta) perché mi consente di accostarmi all'esperienza di Gesù e a quella dei primi cristiani e riportarla nella mia vita».
Alcuni, come Adele e Rosangela, tengono – come era suggerito nella proposta rivolta a tutti – un piccolo "diario di viaggio" nel quale annotare domande e riflessioni: «Dall'anno scorso tengo il "diario di viaggio", riscrivendo qualche versetto e scrivendo qualche pensiero di riflessione, cercando di non superare la mezza pagina del quaderno» (Adele); «Ho cominciato subito a trascrivere alcune frasi che mi catturano spiritualmente, per tradurle in vita durante il giorno. Ogni tanto, quando mi sento più ispirata, aggiungo anche qualche mia preghiera» (Rosangela).
Per alcuni, come Paola e Gabriele, è diventata un'occasione anche per favorire un confronto in famiglia: «Grazie per aver proposto questa iniziativa, che anche nostra figlia Gaia sta seguendo. Spesso ci troviamo a confrontarci insieme in famiglia sui vari brani ed è bello. […] Ogni momento della vita trova fondamento e senso in questa Parola: ci si sente pensati e accompagnati da Dio, mai soli, non solo nella fatica e nella tristezza, ma anche nei momenti gioiosi».
Laura apprezza, in particolare, la libertà e la gratuità dell'iniziativa: «Mi piace la gratuità con cui si sfruttano i mezzi di ora e si lascia in mano alle persone di raccogliere ciò che può risultare più utile, senza la preoccupazione di avere tutto "sotto controllo"».
Obiettivi
È da precisare che la proposta si caratterizza come una "semplice lettura" della Bibbia. Non è preceduta né da un'introduzione storica, letteraria e teologica alla Bibbia né, tanto meno, propone approfondimenti o saggi di esegesi. Anche la mail che viene inviata settimanalmente, pur apprezzata da molti, si limita a tenere vivo l'impegno dei partecipanti e a mettere in luce alcuni dei temi fondamentali incontrati nei testi. Approfondimenti sono certamente possibili e auspicabili, ma potranno essere proposti in altre circostanze e con modalità diverse.
Questa "semplice lettura" della Bibbia sembra rispondere a una duplice finalità: introduttiva e sintetica. Introduttiva per chi non ha mai avuto occasione di leggere personalmente e integralmente la Bibbia. Sintetica, per i più esperti, perché aiuta a far maturare uno sguardo più unitario e complessivo sull'intero messaggio biblico. Da non dimenticare, inoltre, il "senso ecclesiale" che una lettura fatta insieme, anche se personalmente e a distanza, fa maturare. Come abbiamo detto, è uno degli aspetti che più colpisce i partecipanti.
Destinatari
Un'ultima considerazione a proposito di chi può essere invitato a questa iniziativa. Verrebbe da dire: "tutti". È facile, infatti, pensare che un'esperienza di questo tipo possa essere legata a vari momenti della vita. Potrebbe essere proposta come: strumento privilegiato per un percorso formativo; "rito di passaggio" al momento del raggiungimento della maggiore età; aiuto per la maturazione di una fede adulta; occasione di riflessione nel periodo dell'educazione dei propri figli o dei propri nipoti; compagna di viaggio nei periodi nei quali, liberi da impegni di lavoro e da responsabilità, si può dedicare più tempo alla "vita dello spirito".
A conferma del fatto che la proposta può essere fatta a tutti, segnaliamo che, nel 2019, è stata condivisa anche da un gruppo di studenti di una scuola secondaria di primo grado alle porte di Milano. Ecco alcune delle loro "impressioni di viaggio": «Il cammino che abbiamo iniziato leggendo alcuni capitoli della Bibbia è stato molto bello e anche interessante. Io personalmente mi sono sentita coinvolta in molte letture e ognuna ha avuto un significato diverso. […] Lo chiamo cammino perché penso che possiamo arrivare sempre più vicini, sia tra noi sia con Gesù» (Clarissa). «Ogni giorno ci deve essere un momento dove possiamo riflettere e questo percorso mi ha aiutato a riflettere e a conoscere la Parola di Dio sempre di più» (Nathan). «Questo percorso che ogni giorno abbiamo fatto tutti insieme mi ha tranquillizzata. Anche perché ho un po' di ansia per gli esami. Leggere la Parola di Dio tutti insieme mi ha calmata» (Nicoletta). Con saggezza, una delle loro insegnanti conclude: «Nonostante le difficoltà che la vita ci fa affrontare, ritroviamo nella giornata le piccole gioie e soddisfazioni».
Difficile, quindi, dire che la Bibbia non può essere letta personalmente e con frutto da tutti. Forse basta un pizzico di buona volontà e l'aiuto di un buon metodo.
Claudio Stercal
(stercalc@ftis.it)