Vera sapienza è l'incontro con l'altro
2019/6, p. 47
Il dono è una dimensione fondamentale dell’umano.
Ma oggi è ancora possibile il dono, come frutto di gratuità, di condivisione,
di scambio sui molteplici piani dell’esistenza umana?
L’A. ( Filippo Manini) ci indica la Bibbia come autorevole voce che offre
risposte a questa domanda.
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Filippo Manini Vera sapienza è l’incontro con l’altro Città Nuova 2019
Il dono è una dimensione fondamentale dell’umano. Ma oggi è ancora possibile il dono, come frutto di gratuità, di condivisione, di scambio sui molteplici piani dell’esistenza umana? L’A. ci indica la Bibbia come autorevole voce che offre risposte a questa domanda. La via maestra è la via della sapienza e la vera sapienza è l’incontro con l’altro, la disponibilità al dialogo in una relazione di riconoscimento reciproco. Oggi (non senza tensioni) si accetta facilmente la circolazione di denaro e merci, mentre più faticoso e complesso è l'incontro e il dialogo tra popoli e culture. I richiami alla Scrittura possono aiutarci a leggere e ad orientare le esperienze attuali. Nel Libro della Genesi, ad esempio, attraverso le genealogie e i racconti si afferma la comune umanità di tutti i popoli pur non tacendo i conflitti tra fratelli; nei racconti sulla liberazione dall'Egitto, come luogo d'oppressione, non si tace che Mosè è cresciuto alla corte del faraone. L'ingresso nella terra promessa è narrato come una conquista con lo sterminio degli abitanti, ma anche convivenza pacifica regolata da accordi. La schiavitù in Egitto è ricordata come monito per non infliggerla ad altri…Esempio di dialogo e di scambio di doni è offerto dall’incontro tra la regina di Saba e Salomone, come dall’incontro tra Elia, israelita e la vedova straniera di Sarepta di Sidone, in un tempo di siccità e di miseria. Le tre grandi religioni abramitiche - ebraismo, cristianesimo, islam - per il loro legame rappresentano la vicinanza che può divenire sia convivenza pacifica sia conflitto e pretesa d'esclusivo possesso della comune eredità; inoltre le varietà e divisioni interne a ciascuna impediscono ogni semplificazione e spronano alla tolleranza. In poco più di settanta pagine l’A. incoraggia a riscoprire diversi aspetti del dono e del dialogo come possibili e ricchi di significato e di speranza, pur riconoscendo le profonde differenze culturali e religiose, non componibili superficialmente. E lo scambio di doni tra uomini apre allo scambio di doni con Dio e alla possibilità di dialogo tra Dio e l’umanità.