Kasper Walter
Un cuore per noi
2019/6, p. 39
La rivelazione della misericordia di Dio è concretamente avvenuta in Gesù Cristo. In lui Dio ci ha tutti eletti dall’eternità. Chi vede lui, vede il Padre (Gv 14,9). La lettera agli Ebrei dice: “per poter essere un sommo sacerdote misericordioso davanti a Dio egli dovette essere in tutto uguale a noi (Eb 2,17). Egli è il trono della grazia, a cui possiamo accostarci con fiducia per trovare perdono e grazia (Eb 4,16). Gesù Cristo, Figlio incarnato di Dio, è il trono della misericordia”. La devozione al Sacro Cuore di Gesù fu considerata in molti secoli come espressione particolare della fede nell’amore e nella misericordia di Dio, manifestati in Gesù Cristo. […] Tale devozione ha radici bibliche.

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VOCE DELLO SPIRITO
UN CUORE
PER NOI
La rivelazione della misericordia di Dio è concretamente avvenuta in Gesù Cristo. In lui Dio ci ha tutti eletti dall'eternità. Chi vede lui, vede il Padre (Gv 14,9). La lettera agli Ebrei dice: “per poter essere un sommo sacerdote misericordioso davanti a Dio egli dovette essere in tutto uguale a noi (Eb 2,17). Egli è il trono della grazia, a cui possiamo accostarci con fiducia per trovare perdono e grazia (Eb 4,16). Gesù Cristo, Figlio incarnato di Dio, è il trono della misericordia”. La devozione al Sacro Cuore di Gesù fu considerata in molti secoli come espressione particolare della fede nell'amore e nella misericordia di Dio, manifestati in Gesù Cristo. […] Tale devozione ha radici bibliche. Possiamo vedere tali radici già nella promessa del profeta Zaccaria (Zc 12,10), ripresa dal vangelo di Giovanni: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto» (Gv 19,37). In questa predizione il cuore trafitto di Gesù rappresenta tutta l'umanità di Cristo condannata a morte per noi. Lo sguardo rivolto al cuore trafitto permette nello stesso tempo di vedere l'amore di Dio in lui incarnato e divenuto manifesto. Nel Cuore di Gesù riconosciamo che anche Dio ha un cuore (cor) per noi, i poveri (miseri), intesi nel senso più ampio del termine, e che quindi egli è misericors, misericordioso. […] Per una rappresentazione iconografica, rispondente alla nostra sensibilità odierna, di una devozione al Cuore di Gesù biblicamente, patristicamente e dogmaticamente rinnovata possono essere di aiuto due passi del vangelo di Giovanni. Da un lato si tratta delle rappresentazioni medievali dell'amor cortese per Cristo, le quali mostrano come il discepolo prediletto posa il proprio capo sul cuore di Gesù (Gv 13,23). Tali rappresentazioni possono illustrare come nel bel mezzo dell'inquietudine e delle tribolazioni del mondo esista un luogo nel quale possiamo trovare la quiete e la pace interiore. L'altra immagine deriva dalla scena dell'incontro dell'"incredulo" Tommaso con il Signore risorto. In quella occasione lo scettico Tommaso arriva alla fede solo quando può mettere le sue dita nella ferita del costato del Signore pasqualmente trasfigurato (Gv 20,24-29). Come Tommaso a volte neppure noi vogliamo semplicemente credere sulla parola degli altri. Come Tommaso anche noi troviamo la fede solo nell'incontro personale con il Signore risorto. L'incontro personale non deve rimanere nel campo puramente personale, ma deve aprirsi a tutti coloro che soffrono accanto a noi e attorno a noi. Guardando il cuore trafitto di Gesù constatiamo infatti che Dio ha tanto amato il mondo da dare il proprio unico Figlio (Gv 3,16). Perciò dobbiamo e possiamo condividere le sofferenze con Dio e diventare solidali con tutti coloro che soffrono in mezzo alle tenebre e alle atrocità del mondo attuale. Perciò la Chiesa può partecipare, come corpo di Cristo, in rappresentanza vicaria alla sofferenza del mondo, condividerla e sopportarla sino alla fine. In mezzo alla profonda notte del mondo sappiamo naturalmente anche, con lo sguardo rivolto al cuore trafitto di Gesù, che in esso batte il cuore di Dio per questo nostro mondo. Esso è il cuore del mondo, la sua forza più intima e la sua grande speranza.
Walter Kasper
da Misericordia. Concetto fondamentale
del vangelo – Chiave della vita cristiana
Queriniana, Brescia 2016