Cabra Piergiordano
L'opzione Pietro ... e l'Infinito
2019/3, p. 4
Quaresima, tempo di un serio esame di coscienza personale e comunitario: “Siamo ancora cristiani cattolici, in questa società in cui il Dio di Gesù Cristo sembra contare sempre di meno?” Sei cristiano se metti al primo posto Dio e non altri idoli, quali il denaro, il sesso, il potere. Sei cristiano se rispetti e aiuti il tuo prossimo, creando fraternità. Il che non è mai stato facile. Neppure nella vita consacrata. Nella storia della Chiesa, nei momenti di particolare difficoltà, il Signore ha suscitato delle guide che hanno aiutato il popolo cristiano a fare le scelte necessarie per non smarrirsi.

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L’opzione Pietro…
Quaresima, tempo di un serio esame di coscienza personale e comunitario: “Siamo ancora cristiani cattolici, in questa società in cui il Dio di Gesù Cristo sembra contare sempre di meno?”
Sei cristiano se metti al primo posto Dio e non altri idoli, quali il denaro, il sesso, il potere. Sei cristiano se rispetti e aiuti il tuo prossimo, creando fraternità. Il che non è mai stato facile. Neppure nella vita consacrata.
Nella storia della Chiesa, nei momenti di particolare difficoltà, il Signore ha suscitato delle guide che hanno aiutato il popolo cristiano a fare le scelte necessarie per non smarrirsi.
Oggi, nel deserto della secolarizzazione, si parla dell’«Opzione Benedetto» (dal titolo di un libro che ha fatto discutere, soprattutto negli Stati Uniti); ma si può parlare anche dell’«Opzione Francesco», due santi che hanno inciso nella storia, il primo accentuando il primato di Dio, il secondo richiamando l’importanza della fraternità.
Anche oggi il Signore non ci abbandona: dopo averci dato papa Benedetto, ci ha dato papa Francesco. Il primo ricordava l’opzione fondamentale per Dio, il secondo ricorda l’opzione preferenziale per i poveri, dove è dato a tutti di incontrare e servire Dio.
Papa Francesco, figlio di Ignazio, con la fede di Benedetto e il cuore di Francesco è anche, e soprattutto, successore di Pietro. È a Pietro che il Signore ha detto “conferma i tuoi fratelli”, perché non perdano la strada che porta all’incomparabile mondo della risurrezione.
Il mattino di Pasqua, il discepolo amato che corre con lui verso il sepolcro, giunge per primo, tuttavia attende Pietro, perché è a lui che sono state promesse le chiavi del Regno dei cieli.
Il discepolo che si sente amato dal Signore, comprende l’apostolo al quale il Signore ha chiesto un amore più grande per guidare i fratelli sulla via della Vita.
Come non fare “l’opzione Pietro”, correndo con lui, assieme ai giganti della fede e dell’amore che ci hanno preceduto, lasciando a lui il passo definitivo, per immetterci con sicurezza nel mondo luminoso della risurrezione ?
… e l’Infinito
Duecento anni fa il giovane Giacomo Leopardi componeva l’Infinito, uno dei suoi canti più belli, certamente il più amato e ammirato per la tranquilla forza evocativa del mistero sconfinato che ci circonda. Canti e poemi simili troverò negli scrigni del cielo, dove sono conservati i versi più sublimi scaturiti dal cuore umano quando contempla stupito il Crocefisso, sconvolgente Infinito concreto, che si svela come amore che soffre e perdona, innamorato di me sua creatura, alla quale chiede solo d’essere creduto e riamato.
In questi giorni della Passione del mio Signore, salgo sull’ “ermo colle” dell’Amore e qui “tra questa immensità, s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare”.
Piergiordano Cabra