Chiaro Mario
Una lunga marcia verso la libertà. Il movimento pentecostale tra il 1935 e il 1955
2019/2, p. 47
In un tempo che scopre l’importanza di integrare gruppi, etnie, religioni e culture diverse, è prezioso fare memoria anche delle nostre minoranze religiose presenti da tempo.

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Giancarlo Rinaldi
Una lunga marcia verso la libertà. Il movimento pentecostale tra il 1935 e il 1955
Edizioni GBU, Chieti 2017, pp. 307, € 16,00
In un tempo che scopre l’importanza di integrare gruppi, etnie, religioni e culture diverse, è prezioso fare memoria anche delle nostre minoranze religiose presenti da tempo. L’autore, già docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, ha ricostruito la vicenda del movimento pentecostale nel ventennio che va dal regime fascista alla prima fase repubblicana. Emerge la dolorosa pagina di lotta per la libertà di coscienza e di evangelizzazione, combattuta dalle comunità oggi denominate Assemblee di Dio in Italia (ADI). Il volume mette in parallelo tre filoni riguardanti la libertà di culto in Italia: lo sviluppo delle normative specifiche indirizzate ai pentecostali, gli interventi a loro favore da parte degli USA e le vicissitudini del movimento protestante. Mentre i pentecostali d’America respiravano l’aria di libertà della loro patria di adozione, le autorità cattoliche in Italia iniziarono a reprimere un’azione missionaria ritenuta pericolosa nei nostri paesi. Molti prefetti portarono avanti indagini per appurare se questa “aggregazione settaria” fosse in contrasto con l’ordine nazionale fascista. Con la Nota Circolare di polizia del ministro degli Interni Buffarini Guidi /9/4/1935) fu vietato Il culto pentecostale in quanto contrario “all’ordine sociale” e nocivo “all’integrità fisica e psichica della razza”! Dopo la stipula dei Patti Lateranensi (11/2/1929) venne approvata la legge 1159 che sanciva il principio della libera ammissione dei culti diversi dalla religione cattolica e della piena “libertà di discussione” in materia religiosa. La continua legale contestazione dei leader pentecostali insieme alla costante pressione sullo Stato italiano da parte di autorevoli esponenti del protestantesimo americano, romperà il muro di gomma governativo portando all’abrogazione della circolare Buffarini Guidi solo nel 1955! Così «la battaglia per la libertà dei pentecostali rappresenta una pagina luminosa nella storia del diritto italiano: una piccola emarginata denominazione, si è fatta carico di far sì che le relative norme costituzionali non fossero lettera morta bensì il fondamento di una nuova stagione di civiltà giuridica». M.C.