2019/2, p. 1
Nel consueto incontro con il corpo diplomatico (7
gennaio) il Papa ammonisce a non sottovalutare i conflitti
e la crescita di tendenze isolazionistiche, nazionalistiche e
populistiche. Nel ‘900 furono i segnali di guerra.
2019/2, p. 4
Confesso che mi confesso sovente di “mancare di carità”
verso i miei fratelli (o le mie sorelle). Ma confesso pure
che spero che anche loro si confessino di questa
mancanza. E nel dire questo, sto mancando di nuovo di
carità…
Come è difficile esercitare la carità verso chi vive gomito
a gomito con noi! Sempre le stesse cose, sempre le stesse
reazioni, sempre le stesse difficoltà. Eppure non manca la
buona volontà di cambiare, anche se il più delle volte mi
trovo a pensare che siano gli altri che dovrebbero
cambiare.
2019/2, p. 5
Papa Francesco ha indicato ai giovani un’agenda di «sì»
per un impegno cristiano nel mondo, seguendo l’esempio
di Maria, che con poche parole ha avuto il coraggio di
dire “sì” e confidare nell’amore di Dio.
2019/2, p. 6
Soppressa la Commissione pontificia Ecclesia Dei e
assegnati i suoi compiti alla Congregazione della
dottrina della fede (http://www.settimananews.it/chiesa
/lafflizione-della-ecclesia-dei/) resta da capire il senso
della decisione e i suoi possibili sviluppi.
2019/2, p. 8
A 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani,
un cristiano su nove è a rischio persecuzione. 245 milioni
di cristiani sono perseguitati. Il loro numero è in crescita
da sei anni consecutivi.
2019/2, p. 10
La Quaresima c’è proprio perché possiamo nuovamente
armonizzarci, ricompattarci, riequilibrarci riprendendo in
mano il volante della nostra vita per ritornare in
carreggiata. Peculiarità di questo tempo forte è la gioia.
2019/2, p. 12
In occasione della XXVII Giornata Mondiale del
Malato, che si celebrerà in modo solenne a Calcutta, in
India, l’11 febbraio 2019, la Chiesa, Madre di tutti i suoi
figli, soprattutto infermi, ricorda che i gesti di dono gratuito,
come quelli del Buon Samaritano, sono la via più
credibile di evangelizzazione. La cura dei malati ha bisogno
di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti,
immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali
si fa sentire all’altro che è “caro”.
2019/2, p. 14
L’esperienza qui narrata è della priora del monastero delle
carmelitane della Concepción. Prendendo ispirazione dagli
insegnamenti di santa Teresa d’Ávila descrive in che cosa
consiste il discernimento e come lei e la sua comunità
hanno imparato a metterlo in pratica.
2019/2, p. 16
La categoria “popolo di Dio” esprime la fondamentale
uguaglianza e dignità di tutti nella Chiesa in quanto
battezzati, con un ripensamento radicale degli assetti
interni e del rapporto tra ministri e battezzati.
2019/2, p. 18
2019/2, p. 19
C’è preoccupazione per il fenomeno soprattutto dei preti
africani che cercano di sistemarsi in Europa. Alcuni vescovi
del continente hanno lanciato l’allarme. La loro perdita
danneggia le diocesi e gli istituti religiosi con «enorme
pericolo per le Chiese del luogo».
2019/2, p. 21
I presidenti delle conferenze episcopali ne parleranno a
Roma (21-24 febbraio). Emerge come un magma
sotterraneo il borbottio della violenza sulle suore.
Purificazioni e opportunità da non ignorare.
2019/2, p. 23
2019/2, p. 24
La prima ricerca del 2017 (“Monoteismi in Emilia-
Romagna”) si è soffermata su ebraismo, islam e
cristianesimo ortodosso; la seconda del 2018 (“Cristiani in
Emilia-Romagna”) ha studiato il complesso mondo della
comunità protestanti e cattoliche legate all’immigrazione.
I risultati delle ricerche presentati il 10 dicembre 2018.
2019/2, p. 27
Spesso riflettendo sul dialogo tra credenti di diverse
religioni si tende a opporre il dialogo degli studiosi
che si confrontano e la quotidianità di famiglie, parrocchie,
comunità religiose, che fa incontrare credenti
non cattolici. A questo livello si sa che si scopre che l’umano
ci accomuna. Abbiamo fedi diverse e ancora di
più tradizioni differenti, ma siamo uguali: con le stesse
speranze e le medesime paure. Con un po’ di tristezza
dobbiamo dire che neppure questo è sempre scontato
perché ancora si sente dire: “ho scoperto che sono persone
normali”.
2019/2, p. 28
Il dono che i religiosi/e possono e devono fare alla Chiesa
sta nell’essere sovrabbondanza di trasparenza evangelica
più che personaggi del tempio, della legge, del diritto, delle
istituzioni.
2019/2, p. 30
Newman fa sempre parlare di sé in modo controverso. La
sua ricchezza teologica e spirituale è a dire il vero ancora
in gran parte inespressa all’interno della Chiesa cattolica, a
causa della sua natura dialettica.
2019/2, p. 33
La legge del 10 marzo 2000 n. 62 sulla Parità scolastica ha
superato la maggiore età, ma la scuola paritaria in Italia
non ha ancora raggiunto il vero riconoscimento nella sua
funzione di servizio pubblico all’interno del sistema
integrato di istruzione.
2019/2, p. 35
2019/2, p. 38
A un nomade, Abramo - che vagava di pascolo in pascolo
con il suo gregge e il suo clan, ovunque straniero
e forestiero, senza figli, - [… ] il Signore fa una promessa:
«Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle
» e soggiunge: «Tale sarà la tua discendenza» (Gen
15,5). Abramo credette in questa promessa. Colui che
lo invitava ad alzare gli occhi per contemplare l’immensità
del firmamento stellato ne era l’artefice: «Dio
fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore
per governare il giorno e la fonte di luce minore per
governare la notte, e le stelle» (Gen 1,16). Se lo spettacolo
dell’infinità del numero delle stelle dona le vertigini,
quanto più si è colti da stupore quando si pensa
alla gloria del loro creatore.
2019/2, p. 39
Sono trascorsi 50 anni dalla II assemblea latinomericana di Medellín, in
cui la Chiesa e la vita consacrata hanno cercato di tradurre in pratica
sul piano continentale il rinnovamento promosso dal Concilio. Oggi, a
distanza di mezzo secolo, si possono già vedere i copiosi frutti che sono
da allora maturati.
2019/2, p. 46
ANairobi, nel fuoco di una pira
all’ombra delle giacarande
che amava tanto, Annalena bruciava:
era la fine di tutto o forse l’inizio.
Annalena se n’era appena andata,
senza un cuscino né una mano fraterna
sul selciato scabro dove era stata
abbattuta. Come «un agnello al
macello», come sapeva sarebbe accaduto.
Finalmente nel suo solco per
l’eternità, alla soglia dei 60 anni, a un
passo dal ritorno all’agognato silenzio
dei suoi eremi, alla vigilia della
partenza, ormai inevitabile, da Borama.
2019/2, p. 47
In un tempo che
scopre l’importanza
di integrare
gruppi, etnie, religioni
e culture diverse,
è prezioso
fare memoria anche
delle nostre
minoranze religiose
presenti da tempo.