Presenza e testimonianza
2019/12, p. 25
I Frati Minori Cappuccini sono presenti in Brasile, Costa
d’Avorio, Camerun, Etiopia e Thailandia con centri di
formazione alla vita consacrata, parrocchie, scuole,
strutture sociali, ospedali, lebbrosari, centri di accoglienza
e cooperative di lavoro.
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Testimoni
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Missione dei Cappuccini in Thailandia
PRESENZA
E TESTIMONIANZA
I Frati Minori Cappuccini sono presenti in Brasile, Costa d’Avorio, Camerun, Etiopia e Thailandia con centri di formazione alla vita consacrata, parrocchie, scuole, strutture sociali, ospedali, lebbrosari, centri di accoglienza e cooperative di lavoro.
La storia della missione dei Cappuccini in Thailandia, un paese a maggioranza buddista, inizia il 24 novembre 1980 con l’arrivo dei primi tre frati lombardi su richiesta di mons. Joseph Ek Thabping, allora vescovo della diocesi di Ratchaburi, con tre impegni: la presenza concreta della spiritualità cristiana, la formazione delle clarisse cappuccine e l’educazione alla fede più matura per i giovani attraverso un periodo di esperienza di vita monastica. Questi primi frati furono accolti inizialmente dai salesiani a Bangkok per un periodo dell’apprendimento della lingua. Dopo circa sei mesi dall’arrivo entrarono a Bangtan in diocesi di Ratchaburi dove aprirono la prima casa, con i primi tre novizi thailandesi, l’8 maggio 1983. La seconda casa si trova a Sampran in arcidiocesi di Bangkok dal 10 dicembre 1992. Nel 1995 John Corriveau, allora ministro generale, ha eretto la missione a delegazione, nominando il primo delegato, fra Raffaele Della Torre. La terza casa dei Cappuccini è nella parrocchia di Nong Bua Thong con la convenzione con l’arcidiocesi di Tharé-Nongseng nel 2003. Nello stesso anno fu aperto il seminario minore a Bangtan.
L’arrivo delle
prime clarisse cappuccine
È molto interessante che la presenza cappuccina in Thailandia sia iniziata con le clarisse cappuccine nel 1936 e quando i frati cappuccini vi sono giunti nel 1980 già vi era un ambiente preparato ad accoglierli. Che sia stato l’insediamento femminile a precedere quello maschile è un caso più unico che raro. Infatti normalmente prima si insedia il ramo maschile il quale poi chiama a collaborare quello femminile sia di claustrali che congregazioni di vita attiva.
Le clarisse cappuccine furono donne coraggiose per la missione in un paese a maggioranza buddista, con l’obiettivo chiaro di sostenere il lavoro pastorale della diocesi mediante la loro preghiera. Iniziò la missione suor M. Serafina del monastero di Firenze, con l’aiuto di padre Leonardo da Prato che fece da tramite con mons. Gaetano Pasotti, allora Prefetto Apostolico in Siam (Thailandia) per chiedere di aiutare la missione attraverso la preghiera. Nel 1936, le prime cinque cappuccine stabilirono la loro presenza in Thailandia. Quarantaquattro anni dopo, nel 1980, arrivarono i frati cappuccini per servire la Chiesa locale secondo i precisi motivi che i vescovi avevano loro affidato: uno di questi era aiutare le Cappuccine per la formazione permanente.
La fondazione
in un’unica provincia
Su richiesta dei vescovi e tramite il ministro generale, la fondazione dei Cappuccini in Thailandia è costituita da un’unica provincia, la provincia di San Carlo in Lombardia che in trent’anni di presenza, ha inviato dodici frati in questa missione. Fino al 2010 rimanevano nella missione tre frati missionari italiani: fra Antonio Valsecchi, fra Walter Morgante e fra Giovanni Cropelli. Inoltre c’erano due frati missionari indonesiani, venuti ad aiutare i frati lombardi per la missione, e quindici cappuccini thailandesi.
Grazie alla fondazione curata da una sola provincia, il risultato è molto positivo. La provincia sente di più la responsabilità per la missione affidata dall’Ordine come si vede chiaramente attraverso le tante attività del «Centro Missionario di Musocco» a favore delle missioni anche in Thailandia: sostegno alle missioni con vari tipi di progetti; accoglienza dei missionari; formazione dei seminaristi; animazione missionaria attraverso amici delle missioni, gruppi missionari, volontari in missione, feste di beneficenza ed eventi di promozione missionaria; strumenti di animazione missionaria: rivista Missionari cappuccini, (sito missioni.org).
Fecondità e fraternità
della missione
In trent’anni della presenza dei Cappuccini in Thailandia, numerose sono state le nuove vocazioni di frati missionari. E continuo e fecondo è stato lo scambio tra comunità cappuccine in Italia e in Thailandia. Alcuni frati, ritornati in provincia “madre”, hanno assunto ruoli di governo, hanno portato con sé la conoscenza, l’attenzione e la cura costante alla missione in Thailandia. Un esempio è fra Raffaele Della Torre che fu missionario in Thailandia per sette anni, poi fu scelto come primo definitore e vicario provinciale nel 2005 e nominato ministro provinciale nel 2011. Questo ha fatto sì che non si sia smarrito il legame tra provincia e missione, anzi ha rafforzato il senso di appartenenza e la fraternità.
Allo stesso modo, il fatto che alcune vocazioni thailandesi abbiano fatto una parte del cammino di formazione in Italia, cominciando dal 1988, per essere aiutati a crescere nel cammino francescano-cappuccino in un ambiente adatto, fa sì che la provincia di Milano riconosca i frati thai come propri fratelli, e ugualmente che i frati thailandesi sentano l’appartenenza alla provincia lombarda. Così pure da parte italiana, come fra Giovanni Cropelli diceva nel capitolo provinciale del 2011, alcuni giovani frati e formandi hanno fatto esperienza in Thailandia. Da questo scambio nasce la ricchezza della fraternità cappuccina e fa sentire ai frati in Thailandia la comunione con la provincia madre.
Anche la visita provinciale ogni anno rinsalda fortemente il rapporto fraterno e la comunione.
Collaborazione tra province
a favore della missione
Nel 1997 fra Maurizio Annoni, allora ministro provinciale, ebbe l’idea di chiedere una collaborazione alle province di Malta, di Varsavia e di Cracovia, ma ricevette risposta negativa. Nello stesso anno ci fu una proposta da parte di fra John Corriveau, allora ministro generale, di fare richiesta alle province dell’India per aiutare la missione in Thailandia. Questa proposta fu confermata nel 1998 da fra John Corriveau, il quale consigliò – senza esito positivo - di mandare i postulanti thailandesi a fare l’anno di noviziato nelle Filippine. Nello stesso anno il provinciale di Medan, in Indonesia, aveva accolto questa proposta di collaborazione con la delegazione della Thailandia. E nel 2003 arrivarono due frati indonesiani per la missione in Thailandia. Così nel 2004 la delegazione era pronta per aprire la nuova fraternità richiesta da mons. Lorenzo Khai Saenphon-on, arcivescovo della arcidiocesi di Tharé-Nongseng. Ma la collaborazione con l’Indonesia finì dopo 10 anni, quando nel 2013 i frati thailandesi furono sufficienti per il servizio delle quattro fraternità presenti.
La missione
a sostegno della Chiesa locale
La missione dei Cappuccini viene dalla richiesta iniziale, poi proseguita negli anni, dei vescovi thailandesi; questo è segno del sostegno ecclesiale riconosciuto ai frati missionari. Dall’inizio, cioè dal 1979, mons. Joseph Ek Tabping, vescovo della diocesi di Ratchaburi, chiamò i cappuccini nella sua diocesi per animare i ragazzi thailandesi nella preghiera e le clarisse cappuccine per far conoscere e diffondere la vita francescano-cappuccina. Diede con generosità un luogo a Bangtan per fondare l’Ordine, i terreni per costruire la casa, e altri sostegni necessari ai frati. Nel 1991 si insediò a Samphran la fraternità dei cappuccini in accordo con il cardinale Michael Michai Kitbunchu, arcivescovo dell’arcidiocesi di Bangkok, che per l’accoglienza e l’abitazione cercò un luogo vicino al seminario maggiore perchè i frati thailandesi potessero frequentare il loro studio di filosofia e di teologia. Nel 2003 i frati furono invitati da mons. Lorenzo Khai Saenphon-on, arcivescovo della arcidiocesi di Tharé-Nongseng, a essere presenti nella sua diocesi. Affidò loro una parrocchia e diede alla comunità l’aiuto per potere vivere e svolgere un servizio di testimonianza della vita religiosa nella sua diocesi e animare i fedeli nella fede. Dal 2014 i frati si stabilirono anche nella diocesi di Chiang Mai per un servizio di evangelizzazione. Con l’aiuto di mons. Francis Xavier Vira Arpondratana, vescovo di Chiang Mai, i cappuccini hanno potuto fondare la nuova fraternità di Me Teng, nella parrocchia dedicata alla Madonna della Medaglia Miracolosa.
A conclusione, si può dire che un elemento evidente nella missione cappuccina in Thailandia è la dimensione ecclesiale e comunionale. Questa esperienza di missione mostra in modo concreto che non vi può essere missione senza appartenenza alla Chiesa, nè senza apertura alla comunità di ogni parte del mondo in cui ci si trovi.
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