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Il mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla
evangelizzazione, invita ancora una volta la Chiesa a
riflettere sulle “sfide” che sempre nuovamente si pongono
in un mondo in continuo rapido cambiamento.
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Anche da Papa, padre Bevilacqua lo chiamava don Battista
e quando poteva, gli faceva delle visite. Era nelle ore serali
che le amenità e le battute dell’anziano maestro creavano
un clima distensivo, sollevavano l’animo del pontefice dalla
pesantezza delle gravose preoccupazioni. Il Padre era atteso
con simpatia anche dalla “famiglia pontificia” dei segretari e
delle suore che lo accudivano.
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Nel convegno si è cercato di arrivare a un chiarimento
del termine “consacrazione”, distinguendo la consacrazione
fondamentale – che è quella battesimale – dalla
consacrazione per i consigli evangelici, che è una
consacrazione specifica.
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P. Samir sintetizza per punti il messaggio e l’invito
complessivo agli “amici musulmani” per una strada più
bella di convivenza come fratelli, rifiutando la violenza, con
un impegno a rispettare la cittadinanza di tutti, senza
dividere i diritti fra cristiani e musulmani.
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Il documento è un testo corposo che affronta questioni
delicate quali le strutture e i processi decisionali delle due
Chiese, ed esplora le modalità per il mantenimento della
comunione fra esse ad ogni livello. È un importante passo
in avanti nei rapporti tra le due Chiese.
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Il prossimo 14 ottobre la Chiesa universale potrà
camminare in compagnia di sei nuovi santi: papa Paolo VI,
mons. Oscar Arnulfo Romero, i sacerdoti Francesco Spinelli
e Vincenzo Romano, sr. Maria Caterina Kasper
e sr. Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù.
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Intervista a Gudrun Nassauer, esegeta e accademica a
Monaco e all’università del Saarland (Germania). Cosa
significa nell’oggi della Chiesa l’Ordo Virginum, quali i criteri
per una valutazione delle vocazioni, quali percorsi
personali per una vocazione che riappare dopo secoli.
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Il fenomeno negli ultimi tempi si va allargando a dismisura
aumentando il divario tra ricchi e poveri. Parliamo del
“Land grabbing”, espressione inglese che indica
l’accaparramento delle terre che priva i contadini dei
terreni da coltivare, spesso solo per sopravvivere.
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Serve una Chiesa – e dunque anche una vita di
consacrazione – capace di nuova immaginazione e perciò
capace di ripensare se stessa all’interno del nuovo
contesto culturale che oggi si propone come stagione di
potatura e di alleggerimento, di fantasia.
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I grandi cambiamenti che stanno avvenendo sul piano
mondiale, non solo politico ed economico, ma anche
demografico non risparmiano nemmeno il cristianesimo.
Ciò che già si intravvede non è però facile da decifrare.
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È impossibile intuire il percorso spirituale di una persona
schiva, ma l’agire umano ne lascia trasparire aspetti che
parlano oltre ogni parola. La dedizione appassionata al
lavoro, il servizio alla Chiesa, al Magistero, rivelano la
concretezza di un grande amore a Cristo.
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Dai dati diffusi da Amnesty risulta un quadro mondiale
assai fosco, sia per le politiche adottate in molti Paesi sia
per i loro riflessi sul piano economico. Sono anni che
denunciano queste situazioni, ma la realtà anziché
migliorare tende a peggiorare, scaricando i suoi nefasti
effetti sui paesi più poveri e le fasce più deboli.
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Medjugorje è una realtà ancora tutta aperta
di cui si discute molto. Ma come si presenta realmente
la situazione? Ce la racconta il medico viennese,
Christian Stelzer.
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Acinquant’anni dalla fondazione e a trent’anni dallo
scisma la Fraternità sacerdotale san Pio X, fondata
da mons. M. Lefebvre, ha aperto il suo capitolo generale
a Écône (11-21 luglio, Svizzera). Con la maggioranza
dei due terzi, i 41 capitolari hanno eletto il nuovo
superiore generale con un mandato di 12 anni.Il nuovo superiore generale è don Davide Pagliarani e i suoi assistenti sono mons. de Galarreta e don Christian
Bouchacourt.
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Celebriamo con gioia la natività della Beata Vergine
Maria. Se per la nascita di ogni bambino si fa festa,
quale festa per la nascita di questa Bambina! Anche la
nascita di un uccellino, di un filo d’erba e di qualsiasi
pur piccolissima creatura porta novità nel mondo,
quanto più la nascita di Maria!
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Una delle domande in vista del Sinodo riguarda anche la vita consacrata
e il problema vocazionale in particolare. Su questo argomento
riprendiamo ciò che don Pascual Chávez (SDB) ha scritto in un lungo
intervento pubblicato su Sequela Christi.
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Gli autori Gabriele Palasciano e
Michael Paul Gallagher, avevano
molte cose che li differenziavano e
li separavano: la cittadinanza, l’età, la
formazione universitaria, lo stato di
vita. Ma il giovane studente di teologia
Gabriele, laico e italiano, avvertì
che il grande professore di teologia
Michael Paul, gesuita e irlandese, aveva
un cuore di padre e di fratello, una
mente acuta e attenta, un orecchio
“simpatico” per chi vedeva il mondo
diversamente, un «naso» preciso per
annusare le gioie e le speranze, le tristezze
e le angosce di chiunque gli veniva
incontro.
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L’autrice, Chiara D’Urbano offre un percorso interessante di riflessione
e lettura dei diversi passaggi della crescita umana e vocazionale, con particolare
attenzione alle motivazioni, all’influenza della comunità sul processo vocazionale,
ai vari livelli di maturità personale, alle caratteristiche dei formatori.